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Mandragola al Teatro dell’Aquila di Fermo

di | in: Cultura e Spettacoli

MARTEDÌ 6 NOVEMBRE A FERMO MANDRAGOLA DI NICCOLÒ MACCHIAVELLI

INAUGURA AL TEATRO DELL’AQUILA CLASSICO CONTEMPORANEO



FERMO – Martedì 6 novembre prende avvio al Teatro dell’Aquila di Fermo con Mandragola di Niccolò Macchiavelli nella messa in scena proposta da Arca Azzurra e diretta da Ugo Chiti, Classico contemporaneo, rassegna promossa dal Comune di Fermo e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dedicata alle esperienze più giovani della scena che da anni affianca con successo la stagione di prosa.

Con Classico Contemporaneo torna anche Scuola di platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’AMAT e dal Comune di Fermo in collaborazione con il corso di Storia del Teatro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all’ospitalità offerta alle compagnie nell’ambito della rassegna “Classico Contemporaneo”. La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede incontri propedeutici e confronti con la compagnia. I seminari preliminari vogliono tracciare alcune linee di lettura dell’opera teatrale attraverso l’ausilio di materiali critici. Le scuole che partecipano al progetto sono il Liceo Classico “Annibal Caro”, l’Istituto d’Arte “U. Preziotti”, il Liceo Scientifico “T. C. Onesti”, l’Istituto Tecnico Industriale “G. M. Montani” e l’Istituto Tecnico per Geometri “Carducci Galilei”. Gli studenti fermani incontreranno la compagnia mercoledì 7 novembre dalle ore 11.30 presso il Centro Congressi San Martino.

 

“Ci sono appuntamenti che si possono rimandare a lungo, che si può per anni far finta di non dover onorare, ma arriva prima o poi il momento che quell’incontro diventa irrinunciabile e ti si presenta con l’urgenza che merita, come una necessità, un passo irrimandabile.” Questa è Mandragola per l’Arca Azzurra, “un incontro che si sapeva di non poter eludere eppure sempre rimandato, sempre spostato più in là nel tempo, finché appena doppiata la boa dei venticinque anni di attività, eccoci finalmente dinanzi a quella che da più parti viene definita la “commedia perfetta”, vero e proprio prototipo di tutta la letteratura teatrale italiana cinque e seicentesca. La beffa che porta Callimaco nel letto della bella Lucrezia, approfittando della dabbenaggine dell’anziano marito di lei messer Nicia, con l’aiuto del mezzano Ligurio e del cinismo di fra Timoteo, era da moltissimi anni nei piani della compagnia e del suo dramaturg Ugo Chiti.” Nell’affrontare Mandragola Chiti ha scelto un approccio diverso rispetto a tutti i suoi precedenti adattamenti, quasi sempre caratterizzati da una totale riscrittura del lavoro da rappresentare, che pur mantenendone personaggi, caratteri, situazioni si muoveva con grande libertà all’interno dei testi originali, in favore del linguaggio forte colorito e fortemente caratterizzato da espressioni dialettali. Questa volta, in presenza di una “macchina drammaturgicamente perfetta”, Chiti si muove con l’occhio sempre puntato sul testo originale operando una precisa distinzione all’interno della commedia tra le scene che descrivono direttamente l’azione della “beffa” ai danni dell’ingenuo Nicia e quelle nelle quali si gioca la descrizione dei caratteri dei personaggi che sono riscritti con la libertà dei testi precedenti. Chiti inoltre toglie le canzoni presenti prima del prologo e alla fine di ognuno dei cinque atti e affida il prologo stesso e la conclusione delle scene che segnano la fine dei vari atti, alle considerazioni di un personaggio di sua totale invenzione, una Ninfa che commenta l’azione e ne trae premesse e conclusioni.

I protagonisti dello spettacolo sono Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci e Lorenzo Carmagnini, Giulia Rupi e Paolo Ciotti. I costumi sono di Giuliana Colzi, le luci di Marco Messeri e le musiche di Vanni Cassori e Jonathan Chiti.


Per informazioni e biglietti (10 e 5 euro): biglietteria del Teatro dell’Aquila (tel. 0734 284295), Amat 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21.




1 Novembre 2012 alle 1:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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