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Celebrata la giornata dell’8 marzo con il 2° Convegno su violenza di genere

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un momento dell’incontro

Riaffermare i valori e legalità partendo dal mondo della scuola

ASCOLI PICENO, 2013-03-09 – Educare alla legalità, alle corrette relazioni interpersonali tra i sessi, riscoprire insieme i valori della solidarietà e delle pari opportunità per tutti partendo dal mondo della scuola e dei giovani: sono questi i messaggi forti lanciati ieri, in occasione dell’8 marzo, dai rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine ed esperti di varie discipline nel corso della 2° tavola rotonda sulla violenza di genere nel Piceno, promossa dall’Assessorato e Commissione Provinciale alle Pari Opportunità, in collaborazione con l’Associazione Realtà Donna, svoltosi nella Sala Consiliare di palazzo San Filippo.

L’iniziativa si è aperta con il qualificato intervento del Prefetto dott.ssa Graziella Patrizi che ha ricordato l’importanza “di fare rete tra le istituzioni e di educare i giovani ad essere cittadini attivi recuperando i modelli etici fondanti della società”. Il Prefetto ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro compiuto dai centri antiviolenza istituiti dalla Provincia di Ascoli, l’unica delle Marche, a potere contare su due strutture attive ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.“I nostri centri antiviolenza – ha sottolineato il Vice Presidente e Assessore alle Pari Opportunità Pasqualino Piunti – hanno trattato ben 120 casi dalla loro apertura diventato un punto di riferimento anche per i territori limitrofi. Nel 2012 sono stati 40 casi a San Benedetto e 30 ad Ascoli di cui il 50% con violenze di tipo psicologico mentre l’altra metà dei casi hanno anche riguardato la violenza fisica”.

Dopo il saluto dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Donatella Ferretti, è intervenuto il Presidente della Provincia Piero Celani ha posto in evidenza il triste fenomeno “della cosiddetta ‘violenza assistita’, ossia l’82% delle violenze contro le donne all’interno delle mura domestiche avvengono davanti ai figli con il rischio per i minori di avviarsi alla vita adulta con problematiche comportamentali e psicologiche”. Il Presidente ha anche ricordato “il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia un con le maggiori istituzioni del territorio: Prefettura, Questura, Asur, Carabinieri, Ordine dei Medici, Ambiti Territoriali per la definizioni di strategie e azioni d’intervento in maniera di contrasto e di prevenzione della violenza nei confronti delle donne”.

La dott.sa Maria Antonietta Lupi Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità ha osservato che “la migliore arma per combattere la violenza di genere è quella della prevenzione e dell’informazione” annunciando a tal proposito dei corsi nelle scuole a partire a partire dal Liceo Scientifico e dall’Istituto Tecnico Tecnologico “Fermi” di Ascoli che hanno già aderito all’iniziativa.

Sul lavoro dei centri antiviolenza si è soffermata la Presidente dell’Associazione Realtà Donna Onlus Franca Maroni, mentre il Dott. Quinto Amadio dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Ascoli Piceno ha posto in risalto i dati della nuova normativa antistalking “che in questi anni ha registrato circa 24 mila denunce con 3868 arresti”. Molto interessanti le relazioni del dott. Nello Giordani, sociologo e criminologo clinico dell’Università Politecnica delle Marche, dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ascoli dott.sa Giovanna Cameli, degli avvocati Cristina Perozzi e Patrizia Carota, consulenti legali dei centri antiviolenza di San Benedetto e Ascoli Piceno, della dott.sa Marina Fiori ginecologa e membro dell’ Associazione Italiana Educazione Demografica (A.I.E.D.), delle dott.sse Laura Carpentieri, medico di medicina legale e Liliana Talamonti, medico dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto.




9 Marzo 2013 alle 17:55 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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