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Foto di gruppo

CONCORSO REGIONALE: PREMIATI I MIGLIORI POTATORI DI OLIVO DELLE MARCHE

54 concorrenti provenienti da tutte le Marche, armati di forbici, seghetto e svettatoio, si sono sfidati a Fano, all’interno dell’Azienda Le Martinozze, nella potatura dell’olivo allevato a vaso polifonico. Era la dodicesima edizione del Concorso regionale “Le forbici d’oro”, organizzato dall’ASSAM – Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche, in collaborazione con le Associazioni olivicole marchigiane.

La prova consisteva nella potatura di produzione di 3 piante di olivo a testa in un tempo complessivo di 30 minuti. Rigorosamente vietato salire sulle piante.

Al termine della prova Alberto Dolcini di Osimo è stato decretato il miglior potatore delle Marche – anno 2013. Un secondo posto, invece, tutto al femminile, il premio è stato assegnato ad Alessia Corvaro, che ha da poco concluso l’apposito di corso di potatura.

Il lavoro è stato valutato da una Giuria, presieduta da Giorgio Pannelli e composta dai tecnici dell’ASSAM Barbara Alfei e Alfio Santinelli, da Davide Neri dell’Università Politecnica delle Marche e Mirco Boco dell’Università di Perugia.

I primi 6 classificati, premiati dalla ditta Lampacrescia, avranno la possibilità di accedere all’11° Campionato Nazionale di potatura dell’olivo che si svolgerà in Umbria, ad Alviano (TR) il 5-6 aprile prossimi; tutti gli idonei (punteggio maggiore di 36/60) potranno iscriversi all’Elenco degli operatori abilitati alla potatura dell’olivo, tenuto presso l’ASSAM e aggiornato annualmente (www.assam.marche.it, sezione notizie e comunicati).

All’evento è intervenuto Gianluca Carrabs, amministratore unico dell’ASSAM, sottolineando come questa manifestazione, insieme alla Rassegna Nazionale degli oli monovarietali, concorra alla valorizzazione della filiera olivicola marchigiana di qualità.

1° classificato

1° classificato

 

AERDORICA OTTIENE LA GESTIONE DEFINITIVA DELL’AEROPORTO DELLE MARCHE – Il presidente Spacca: ”Un fatto straordinario: ora lo scalo potrà consolidare la sua crescita”

La Società Aerdorica ha ottenuto, con decreto interministeriale, l’affidamento della gestione dell’Aeroporto delle Marche in concessione formale e soprattutto “definitiva” per 35 anni. La notizia è stata trasmessa ieri sera dall’Ente Nazionale di Aviazione Civile.

Possiamo essere davvero soddisfatti – commenta il presidente della Regione Gian Mario Spacca -. Avere la concessione formale e definitiva per i prossimi 35 anni è un fatto straordinario per la società Aerdorica che può così programmare il proprio sviluppo con assoluta certezza. Ora l’aeroporto delle Marche potrà ulteriormente consolidarsi e partecipare da protagonista alla crescita dell’economia regionale. Un plauso al direttore Marco Morriale e al presidente Cleto Sagripanti per il lavoro svolto. Nonostante la crisi, le Marche continuano a costruire il proprio futuro”.

La concessione definitiva va ad aggiungersi agli altri importanti risultati conseguiti dallo scalo, che negli ultimi quattro anni ha aumentato il traffico passeggeri del 41% superando le 600mila unità. Dopo un 2012 soddisfacente durante il quale sono state formalmente depositate manifestazioni di interesse internazionale, anche il 2013 si è dunque aperto sotto i migliori auspici. Va infatti ricordato che a febbraio l’Aeroporto delle Marche è stato inserito tra gli scali di interesse nazionale del nuovo Piano di riassetto varato dal ministro delle Infrastrutture Corrado Passera. E’ di pochi giorni fa inoltre l’annuncio del nuovo volo che da giugno collegherà Ancona a Mosca con consistenti ricadute di carattere economico per la nostra economia e il nostro turismo.

Linea ferroviaria Orte-Falconara: sulla Gazzetta Ufficiale la delibera del Cipe

Viventi: “Rfi può procedere alla pubblicazione della gara per il Nodo di Falconara”

 

È stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo, la delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che prende atto del rifinanziamento del collegamento della linea ferroviaria Orte Falconara con la linea ferroviaria Adriatica (Nodo di Falconara – 1° Lotto funzionale). “A questo punto – spiega l’assessore ai Trasporti Luigi Viventi – Rfi può procedere immediatamente alla pubblicazione della gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori per quest’opera che, come noto, è ritenuta strategica all’interno del mandato della Giunta regionale. È un’opera che attendiamo da anni, poiché consentirà alle Marche di potenziare i collegamenti con la grande viabilità ferroviaria nazionale. Con la sua realizzazione, inoltre, sarà possibile eliminare l’attraversamento delle raffineria Api di Falconara, con evidenti benefici in termini di sicurezza, e creare una prospettiva interessante per l’utilizzo dell’interporto di Jesi”. La delibera era stata assunta nella seduta del Cipe dell’11 dicembre 2012. Il nuovo passaggio al Comitato interministeriale per la programmazione economica si era reso necessario in seguito alla rimodulazione (in diminuzione da 210 a 174 milioni di euro) dei fondi a disposizione per la prima fase del progetto. L’intervento consiste nella costruzione di una bretella, a binario semplice, di collegamento fra la linea Orte-Falconara e la linea Adriatica, diretta verso nord, per un lunghezza di 1,5 km, con possibilità di raddoppio quando sarà completato quello dell’intera linea.

COMUNICAZIONE IN MERITO ALLE VICENDE LEGATE ALLE AUTORIZZAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DELLE CENTRALI A BIOGAS E DEL PARCO EOLICO

Assemblea Legislativa Regionale del 20 marzo 2013

PREMESSA

Il principio ispiratore dell’azione regionale, anche nel settore energetico, è sempre stato e continuerà ad essere quello del pieno rispetto della legalità e della trasparenza.

Nel settore energetico, inoltre, come negli altri settori dell’Amministrazione, esiste una netta separazione tra le funzioni di indirizzo del governo regionale, espresse in atti di programmazione, e le funzioni di gestione dei singoli procedimenti di autorizzazione, affidati alle strutture tecniche.

Riguardo alle funzioni di indirizzo del governo regionale, le scelte in materia energetica si collocano in un quadro complessivo statale e, in parte comunitario, da tempo caratterizzato da incertezze e contraddizioni, che hanno determinato oggettive difficoltà.

LA STRATEGIA REGIONALE E IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE (PEAR)

Il Piano energetico ambientale (PEAR), approvato con deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 175 del 16 febbraio 2005, ha individuato nell’impiego e nello sfruttamento delle energie rinnovabili uno dei tre obiettivi principali della politica energetica regionale.

Ha assegnato, pertanto, in primis alla fonte biomassa, e poi alla fonte eolica un ruolo prioritario.

Sulla base, infatti, di un’analisi delle peculiarità del sistema marchigiano, il PEAR afferma che:

– le biomasse di origine agro-forestale possono garantire una quota significativa del fabbisogno energetico ed offrire nuove opportunità all’agricoltura regionale, attraverso l’innesco di una filiera agro-energetica che permetta di concentrare in ambiti territoriali ristretti l’offerta di biomasse (provenienti da colture dedicate e da residui agro-forestali) e la relativa domanda (per l’impiego di energia elettrica e termica e per l’impiego di biocombustibili).

– per l’eolico, in Regione, sono presenti siti tecnicamente idonei ad ospitare centrali con soddisfacente producibilità e ridotto impatto ambientale. 

Continua in allegato

Comunicazione Biogas




20 Marzo 2013 alle 14:44 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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