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L’alternativa alla privatizzazione della sfera pubblica nel volume di Di Cosimo e Lanzalaco

di | in: Cultura e Spettacoli

presentazione volume_Di Cosimo e Lanzalaco

MACERATA – Da vent’anni la sfera pubblica è sotto attacco da parte di chi sostiene che è inefficiente e, dunque, propone di privatizzare e affidare al mercato beni e servizi pubblici. Questa tesi è sottoposta a una radicale critica nel volume “Riscoprire la sfera pubblica. Confini, regole valori” a cura di Giovanni Di Cosimo e Luca Lanzalaco (Atì editore, 2012, pp.192), docenti dell’Università di Macerata. Il volume contiene saggi di costituzionalisti e politologi di varie università italiane. Gli autori non negano inefficienze e criticità del pubblico, ma propongono un modello alternativo alla privatizzazione. È un modello che nega la fungibilità tra sfera privata e sfera pubblica, nel senso che la sfera pubblica presenta “caratteri specifici e peculiari che la distinguono radicalmente da quella privata e non la rendono ad essa riducibile”. Il volume analizza questi caratteri peculiari della sfera pubblica: effettività, efficacia, efficienza, informazione, partecipazione, responsabilità. Dentro questi concetti stanno le basi per una “terza via” tra la conservazione della sfera pubblica con i suoi attuali limiti e il suo smantellamento a favore dell’affermazione dell’iniziativa privata. Questa terza via consiste “nell’evidenziare l’insostituibilità della sfera pubblica e nel pensare a come migliorarne il funzionamento, cioè nel riscoprire la sfera pubblica, i suoi confini, le sue regole, i suoi valori”.

Il volume è stato presentato stamattina in Ateneo. Al dibattito hanno partecipato, assieme ai curatori, l’assessore comunale Stefania Monteverde, il segretario della Cisl Marco Ferracuti e i docenti dell’ateneo Luigi Lacchè e Giulio Salerno.

 




27 Marzo 2013 alle 17:02 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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