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Luca Abete incontra gli studenti di UniMc: “Non smettete di sognare”

di | in: Cronaca e Attualità

UniMc, Luca Abete

MACERATA – Lezione speciale e molto interattiva, oggi, per gli studenti dell’Università di Macerata. Questa mattina, infatti, a salire in cattedra è stato Luca Abete, noto inviato di “Striscia la Notizia” per la Campania. Introdotto dalla vicedirettrice del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Barbara Pojaghi, dalla docente di semiotica Gianna Angelini, che ha reso possibile l’incontro, e dal professor Antonio D’Amore dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.

 

“Io penso di essere particolarmente fortunato, perché ho la possibilità di raccontarmi e, addirittura, vedere la gente che mi ascolta”, ha esordito Abete, che ha raccontato ai ragazzi la sua carriera, i suoi scatti, come nasce un servizio, come i sogni possono diventare realtà: un percorso fatto di tanti sacrifici, nessun aiuto e tanta passione. “Ho sempre seguito la mia strada – ha detto -, che mi ha permesso di andare avanti, di progredire, di superare gli ostacoli. Ho ingoiato diversi bocconi amari, ma ho continuato a scommettere su me stesso, con tanto impegno e volontà di fare le cose per bene”.

 

Il giornalista ha raccontato anche il suo progetto fotografico OnePhotoOneDay: una immagine rappresentativa della sua giornata in giro come inviato. Una “Foto in pegno da Luca Abete” ha superato il mondo “virtuale” per calarsi, in giro per l’Italia, in una realtà fatta di incontri e dibattiti tra la gente. E così Luca crea un percorso narrativo originale, che prende la forma di show o di incontro culturale, rispecchiando la sua versatilità. “Tutto è nato per gioco. L’idea era quella di mettere online una foto al giorno senza una precisa tecnica o modalità, senza un preciso obbiettivo”.

 

Un rapporto speciale con gli studenti: “Mi sorprende ogni volta scoprire che c’è qualcuno che, grazie alle mie parole ed esperienze giornaliere, riesce ad avere ancora voglia di sognare. Ecco per guardare ad un futuro migliore bisogna ritornare a sognare, credere che le cose possono cambiare. Quando incontro studenti di scuole medie e superiori o universitari, nei loro occhi riesco a vedere quella luce necessaria ad illuminare i percorsi giusti per un futuro migliore”.

 




21 Marzo 2013 alle 18:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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