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Il diritto allo studio nelle carceri: verso il Polo Universitario degli Istituti Penitenziari

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Università di Urbino

 

URBINO – Dopo che già varie regioni come Veneto, Emilia Romagna e Toscana hanno attivato Il Polo Universitario degli Istituti Penitenziari, il Garante dei diritti della Regione Marche, Professor Italo Tanoni, ha incontrato il rettore Stefano Pivato il quale ha raccolto immediatamente l’invito dando il via alle procedure amministrative per l’approvazione di una bozza di convenzione che sarà poi sottoposta anche agli altri atenei marchigiani. L’l’iter, che si auspica rapido e favorevole, si concluderà con la firma congiunta da parte di tutti i rettori e dello stesso Ombudsman marchigiano.

 

I problemi da affrontare saranno quelli di reperimento delle risorse che consentano agli atenei di agevolare gli studi sia ai detenuti che alla polizia penitenziaria. Il problema è particolarmente sentito da coloro che sono sottoposti a misure particolarmente restrittive come il 41bis e alla limitata possibilità di comunicare con l’esterno. Particolare attenzione sarà dedicata perciò all’attivazione della teledidattica che consenta di assistere a lezioni on line e ottenere una specifica bibliografia che consenta di sostenere gi esami in via telematica. La domanda più forte in tal senso, come è intuibile, proviene dai “fine pena mai” e da coloro che sono sottoposti .

 

Per il Garante “è un primo, fondamentale passo per garantire il diritto all’istruzione ai detenuti, in vista della costituzione di un Polo Scolastico Regionale presso l’Istituto penitenziario Barcaglione di Ancona a vigilanza attenuata, dove”, secondo Tanoni, “si vorrebbero istituire degli specifici corsi professionali aperti anche alla polizia penitenziaria”.

 




12 Aprile 2013 alle 14:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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