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Il viceministro Xu Lin visita l’Istituto Confucio dell’Università di Macerata

di | in: Cronaca e Attualità

un momento dell’incontro

Si tratta di un importante riconoscimento dei risultati raggiunti in meno di due anni

 

MACERATA – Il capo mondiale degli Istituti Confucio, madame Xu Lin, viceministro all’Istruzione e consigliere di Stato della Repubblica popolare cinese, visiterà sabato e domenica l’Istituto Confucio e l’Università di Macerata. Per l’occasione, sono stati organizzati anche incontri con imprenditori e autorità marchigiane.

 

In Italia in occasione della Conferenza Europea degli Istituti Confucio, che si terrà a Bologna da venerdì a domenica, la delegazione dell’Hanban, l’Ufficio Centrale per l’Insegnamento del Cinese come Lingua Straniera guidata dal direttore generale Xu Lin, ha scelto, anche se al di fuori del programma, di fare tappa a Macerata, dimostrando la grande attenzione degli uffici centrali cinesi per l’attività svolta dall’Istituto Confucio maceratese e per gli importanti risultati raggiunti in meno di due anni di attività. Lo hanno annunciato in conferenza stampa il rettore Luigi Lacchè, il direttore dell’Istituto Giorgio Trentin e la direttrice del China Center Francesca Spigarelli.

 

Le attività dell’Istituto sono legate a tre “pilastri”. Il primo è rappresentato dagli esami di certificazione internazionale e dai corsi organizzati in sede: si va da insegnamenti della lingua cinese a corsi di cultura, fino a lezioni sull’economia della Cina contemporanea o sulle arti marziali. Il secondo tema rilevante è legato all’economia e all’informazione che il Confucio offre alle imprese italiane interessate a opportunità di business nel Paese asiatico. Ultimo punto focale è quello delle “Classi Confucio”, per portare la lingua cinese nelle scuole superiori. La presenza del ministro Xu Lin rappresenta l’occasione migliore per verificare possibili ulteriori sviluppi.

 

Un dei primi punti è l’aumento degli incentivi per periodi di formazione in Cina. Proprio in questi giorni, ventidue studenti dell’Università di Macerata hanno ottenuto borse di studio di uno e due anni, interamente finanziate dal governo cinese; un dato che equipara l’Università di Macerata ad Atenei prestigiosi come Ca’ Foscari e La Sapienza.

 

Giusto un anno fa, l’Istituto ha avviato “Classi di esperienza cinese” nei licei “Francesco Filelfo” di Tolentino, “Giacomo Leopardi” di Recanati, “Carlo Rinaldini” di Ancona e “Saffo” di Roseto degli Abruzzi, coinvolgendo quasi 240 studenti. L’obiettivo è quello di estendere l’insegnamento della lingua cinese all’intero quinquennio, con la prospettiva di renderla una lingua curriculare. Per tre licei, in particolare, il “Rinaldini” di Ancona, il “Leopardi” di Recanati e il “Leopardi” di Macerata, si sta lavorando per la creazione di vere e proprie “Classi Confucio”, che potranno, a loro volta, chiedere finanziamenti direttamente all’Hanban. Proprio lo scorso mese, oltre 150 studenti delle superiori hanno sostenuto, per la prima volta nelle Marche, l‘esame di certificazione internazionale per la lingua cinese Yct.

 

Un altro fronte di sviluppo è quello di dottorati congiunti da svolgere in parte in Italia e in parte in Cina. Sono, infine, in via di definizione anche accordi con l’Accademia di Belle Arti di Macerata e con il Conservatorio Rossini di Pesaro, che ha organizzato alcuni concerti proprio in onore della delegazione.

 

Per quanto riguarda le imprese, l’Istituto agisce in coordinamento anche con il China Center istituito quest’anno dal Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc e diretto dalla ricercatrice Francesca Spigarelli. Le attività di ricerca si basano su un approccio interdisciplinare, con particolare attenzione al diritto, all’economia e all’international business. Tra gli obiettivi, la creazione di iniziative convegnistiche e di formazione destinate a imprese, enti, studenti e ricercatori, nonché la creazione di ulteriori convenzioni con Atenei cinesi per lo scambio sistematico di studenti.




6 Giugno 2013 alle 22:55 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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