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Spazio Giovani a Sinfonie di Cinema, in scena i corti realizzati dai ragazzi ed il premio Oscar ‘Vita di Pi’

di | in: Primo Piano, Speciali

oltre il buio della ragione

di Rosita Spinozzi

MONTEFIORE DELL’ASOUn programma completamente dedicato ai più giovani, con la proiezione di un documentario realizzato dai ragazzi e la magia del film ‘Vita di Pi’ del regista taiwanese Ang Lee. È quanto propone la quarta serata del Festival ‘Sinfonie di Cinema’ (9-13 agosto), promosso dall’ amministrazione comunale di Montefiore dell’Aso, amministrazione provinciale di Ascoli Piceno, Marche Film Commission, Fondazione Marche Cinema Multimedia, ditta Imac, Carifermo Spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. S’inizierà alle ore 21,15 nel chiostro di San Francesco con ‘Spazio al corto’ che proporrà ‘Oltre il buio della ragione’ del prof. Pier Luigi Lunerti, ultima produzione realizzata dal Laboratorio di Cinema ‘La macchina dei sogni’ promossa dall’amministrazione comunale ed interpretata dagli studenti dell’Isc di Ripatransone, Montefiore dell’Aso e Cossignano. La storia che viene raccontata nel documentario ‘Oltre il buio della ragione’ è davvero straordinaria: Giuseppe Vitangeli, militare a Bolzano nel 1943, dopo l’otto settembre, venne arrestato dai tedeschi e deportato in Germania  perché  rifiutò di collaborare con i nazisti e la nuova Rsi. La sua sorte? Finì ai lavori forzati, trattato come uno schiavo in Germania, fino al 1945, e costretto a lavorare per le industrie belliche di Hitler. Impiegò poi altri tre anni per riacquistare la salute negli ospedali militari di Merano e Sondalo, dopodichè tornò a casa nel 1948. Il signor Vitangeli, che oggi ha 89 anni, è stato insignito recentemente della Medaglia d’Onore della Presidenza del Consiglio. «La vicenda degli Internati Militari Italiani è tutt’oggi quasi ignorata dai libri di storia, nonostante abbia coinvolto più di 600.000 soldati italiani che, dopo l’otto settembre 1943, rifiutarono di collaborare con i nazisti e i fascisti, subendo così una sorte analoga a quella di Giuseppe Vitangeli» spiega il prof.Lunerti «Il documentario è stato patrocinato dall’Anei- Associazione Nazionale Ex Internati, Anrp- Associazione Nazionale Reduci dalla Prigioni, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Ascoli Piceno, Comune di Montefiore dell’Aso. La proiezione di ‘Oltre il buio della ragione’ sarà seguita da un interessante incontro con i giovani protagonisti del video accompagnati dal docente e regista Pier Luigi Lunerti.

La seconda parte della serata inizierà con la proiezione del suggestivo film ‘Vita di Pi’, diretto da Ang Lee e basato sull’omonimo romanzo di Yann Martel. L’intera storia è incentrata sulle vicissitudini un ragazzo di 16 anni che attraversa l’Oceano Pacifico sognando una nuova vita americana, ed è raccontata dal punto di vista di Pi da grande, il quale parla rivolto a uno scrittore interessato a trarre dalla sua vicenda un libro: inizia così il lungo flashback che dura quasi tutto il film, vincitore di tantissimi riconoscimenti, tra cui il Premio Oscar nel 2013 per la Miglior regia, Migliore fotografia, Migliori effetti speciali e Miglior colonna sonora. Movimentato il viaggio di Pi, poichè un’imponente tempesta fa affondare la nave mercantile giapponese su cui era imbarcato insieme al altri passeggeri e agli animali dello zoo. Il ragazzo è l’unica persona sopravvissuta e riesce a salire su una lancia di salvataggio. Ma sulla scialuppa non è solo: infatti, insieme a lui, trovano la salvezza una iena, un orango e una zebra. Ma la iena divora la zebra e, dopo un’accesa lotta, uccide anche l’orango, mentre dalla coperta della piccola imbarcazione spunta improvvisamente la tigre del Bengala Richard Parker (porta il nome del cacciatore che l’aveva catturata), che divora a sua volta la iena. Restano soltanto Pi e la tigre a proseguire il lungo viaggio che li porterà, dopo 227 giorni di navigazione, in Messico. Una curiosità: nel film viene spiegata l’origine dell’insolito nome del protagonista, di cui è artefice l’amico più caro del padre che, esperto nuotatore e considerato come uno zio dal ragazzo, suggerisce di chiamare il piccolo con lo stesso nome della piscina pubblica di Parigi, a suo avviso la migliore in cui abbia mai nuotato. Ma Piscine, una volta cresciuto, decide di abbreviare il proprio nome in Pi, per evitarne le storpiature con cui i compagni di scuola non smettono di deriderlo. Per imprimere meglio il proprio nomignolo nella memoria dei compagni, impara a memoria numerose cifre decimali del Pi greco, riempiendone alcune lavagne e diventando così famoso come ‘il ragazzo del Pi greco’: Pi.

Nel corso della serata c’è la possibilità di visionare l’esposizione ‘Lacerazioni’, personale del pittore di scena Sandro Bettin, che rimarrà aperta fino al 25 agosto nella Sala Espositiva Partino del Polo Museale. La mostra è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 17 alle 20, mentre dal 9 al 13 agosto anche dalle ore 21 alle 24. L’ingresso alle serate è gratuito, in caso di pioggia il Festival si svilupperà all’interno del Polo Museale di San Francesco. Info:0734/938743.

Vita di Pi

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11 Agosto 2013 alle 14:23 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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