Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 05:04 di Mer 24 Apr 2024

da Giulianova

di | in: Cronaca e Attualità

Suor Licia Mezzetti (la prima a sx)

Gli auguri del sindaco a Suor Licia Mezzetti per i suoi 100 anni.

 

 

Domani, 1 ottobre, Suor Licia Mezzetti, della Piccola Missione per i Sordomuti, festeggerà i 100 anni con una festa alla quale parteciperà il sindaco Francesco Mastromauro.

Suor Licia, alla quale rivolgo il mio più affettuoso saluto e quello dell’intera Amministrazione”, dice il sindaco, “ha dedicato veramente la gran parte della sua esistenza al servizio dei fratelli e delle sorelle nel silenzio. Sono 75 infatti gli anni di vita religiosa nella Piccola Missione per i Sordomuti e, nonostante qualche acciacco, Suor Licia era in prima fila, il 22 settembre scorso, alla Giornata Mondiale del Sordo, chiamata anche di Festa dell’Effata, celebrata nell’Istituto Gualandi di Giulianova. Un compleanno dunque speciale per una veramente persona speciale”.

 

 

Piccola Opera Charitas.

Il sindaco rinnova l’invito a partecipare all’incontro del 3 ottobre prossimo al Kursaal.

 

Il sindaco Francesco Mastromauro rinnova il suo invito a partecipare all’incontro fissato al Kursaal per il prossimo 3 ottobre, a partire dalle ore 20:30, riguardante il futuro della Piccola Opera Charitas e per concordare iniziative di sostegno alla struttura voluta da P. Serafino Colangeli. “Spero davvero – dice il sindaco – che i cittadini che hanno a cuore la splendida realtà sorta nella nostra città per volere di P. Serafino, e con loro le forze politiche, tutte, le associazioni e chiunque altro ritenga opportuno partecipare, siano presenti all’incontro del 3 ottobre che ho voluto facendo mia la forte preoccupazione manifestata dalle famiglie degli ospiti e presente anche tra gli operatori della Piccola Opera Charitas, i quali temono per il loro posto di lavoro. Come ho dichiarato, e lo ripeto, si tratta di una mobilitazione in cui non ha diritto di cittadinanza, e sarà bandita con energia, alcuna forma di strumentalizzazione perché tutti dovremo essere fianco a fianco in questa battaglia, senza distinguo, senza forme di appartenenza e senza bandiere da issare. Qui si tratta di persone già duramente colpite dalla sofferenza che meritano tutta la nostra vicinanza, e che hanno diritto ad una assistenza che permetta loro un’esistenza libera e dignitosa”.  




30 Settembre 2013 alle 14:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata