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Gian Mario Spacca

2013-09-09

Società pubblica di progetto per la “Fano – Grosseto”, la Giunta regionale approva lo schema di statuto

Spacca: “Altro passo in avanti verso la realizzazione dell’infrastruttura stradale”

 

La Giunta regionale ha approvato lo schema di Statuto della società pubblica di progetto della Fano – Grosseto. Dopo la costituzione della società per la realizzazione della grande strada di comunicazione tra il Tirreno e l’Adriatico, l’approvazione della Statuto (che andrà sottoscritto con le Regioni Toscana e Umbria), rappresenta un ulteriore e significativo passo verso la realizzazione dell’infrastruttura. Le Marche hanno approvato la costituzione della società con la legge regionale 7/2013. La delibera oggi licenziata disciplina i “Patti parasociali tra le tre Regioni” che riguardano la formazione e il funzionamento degli organi societari, e incaricano il presidente Spacca a sottoscrivere le quote di partecipazione.

“La realizzazione della grande strada di comunicazione – evidenzia il presidente – è una priorità strategica per la nostra Regione, per la Toscana e l’Umbria. Rappresenta una via di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e sociale non solo dei territorio di riferimento, ma per l’intera comunità nazionale ed europea. Le Marche hanno svolto un ruolo strategico nel lungo percorso compiuto per riportare all’attenzione nazionale la priorità del completamento della Fano-Grosseto”.

Grazie a questo percorso, basato su un modello innovativo di società pubblica di progetto e del contratto di disponibilità, la realizzazione dell’arteria diventa oggi una realtà.

“È un’opera di straordinaria importanza per le Marche e per l’intera area centrale del Paese – ricorda Spacca – Il fatto che l’Europa l’abbia inserita nelle proprie reti infrastrutturali prioritarie, ne conferma la strategicità”. L’intervento, infatti, potenziando il collegamento tra il versante adriatico e il versante tirrenico della Penisola, rappresenta un vero e proprio “ponte di terra” tra la Spagna e i Balcani, che poggia su quattro pilastri: i porti di Ancona e Ravenna, per il versante Adriatico, di Civitavecchia e Livorno per quello Tirrenico.

Lo Statuto regolamenta l’attività della società, costituita per la promozione della realizzazione della E/78 (Fano-Grosseto). Nell’oggetto sociale rientrano, in particolare, la realizzazione delle tratte stradali del progetto; la redazione dai Piani di valorizzazione delle piattaforme territoriali collegate alla nuova strada per acquisire le risorse da devolvere al cofinanziamento del progetto e per giungere agli Accordi di programma con gli enti territoriali interessati; la valorizzazione e il collocamento delle piattaforme, così definite, sul mercato; il reperimento delle risorse finanziarie (statali, comunitarie, locali e private) necessarie alla completa copertura dell’investimento. La società avrà sede a Roma con un capitale sociale, iniziale, di 600 mila euro e un primo Consiglio di amministrazione composto da tre membri.

LA GIUNTA REGIONALE APPROVA IL PROGETTO DI FATTIBILITA’ DELLA PIATTAFORMA DI RICERCA E INNOVAZIONE PER IL SETTORE DEGLI APPARECCHI DOMESTICI: JANUS 275

Spacca: “Tempi rispettati, definite le linee guida operative del progetto, ora il confronto”

 

La Giunta regionale ha approvato le linee guida operative del progetto di Piattaforma fisica di ricerca e innovazione per il settore degli apparecchi domestici e professionali (JANUS 275), che ora saranno approfondite nei tavoli nazionali.

“Abbiamo mantenuto gli impegni in tempi rapidissimi – dichiara il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – per sviluppare questo progetto di politica industriale che mira a sostenere il radicamento in Italia di tutto il settore degli apparecchi domestici e professionali. Abbiamo lavorato in agosto per presentarci con le carte in regola alla ripresa del confronto di settembre nei tavoli nazionali. L’obiettivo è puntare su ricerca e innovazione quale leva strategica  per favorire i processi di sviluppo competitivo e tenuta occupazionale dell’intera filiera di settore, con una forte ricaduta territoriale. Inoltre l’obiettivo è dotare la nostra regione, finalmente, di un centro di ricerca nazionale in uno dei settori dove maggiore è la produzione di valore nell’economia regionale. Si vuole agevolare così la tutela occupazionale, rafforzando la competitività delle attività a più elevato margine della catena del valore della filiera produttiva. Il progetto prevede la localizzazione della Piattaforma nelle Marche, anche in considerazione della specializzazione produttiva più elevata in Italia a cui fa riscontro l’assenza di centri di ricerca nella regione. Siamo molto realisti: il progetto non risolve certamente tutti i problemi del settore, ma è sicuramente in grado di offrire opportunità rilevanti per sostenere strategie competitive ancorate al mantenimento in Italia di produzioni e lavoro. Il tema della competitività viene affrontato dunque nella maniera più decisa. L’augurio è che questo progetto di politica industriale possa favorire un’evoluzione positiva anche della vicenda Indesit, a tutela del lavoro e della coesione sociale dell’intera comunità marchigiana”.

“Il progetto – dice il professor Marco Pacetti, incaricato della stesura del progetto – parte dall’analisi del contesto economico, tecnologico e di policy del settore degli apparecchi domestici e professionali per poi definire obiettivi, caratteristiche e attività operative della Piattaforma fisica ricerca e innovazione quale iniziativa di politica industriale a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione del settore”.

 

 

 

SCHEDA DI JANUS 275

 

LA PIATTAFORMA FISICA DI RICERCA E INNOVAZIONE PER IL SETTORE DEGLI APPARECCHI DOMESTICI E PROFESSIONALI

 

Il contesto economico, tecnologico e di policy del settore.

Gli apparecchi domestici e professionali rappresentano uno dei principali punti di forza del made in Italy, contribuendo in maniera strutturale alla creazione del reddito contribuendo con 15 miliardi di € di fatturato di cui il 60% di export e generando occupazione con 130.000 unità impegnate.

E’ un settore dell’industria manifatturiera nel quale l’Italia ha consolidato nel corso degli ultimi 50 anni una significativa leadership produttiva a livello europeo e mondiale. Appare, pertanto, rilevante la progettazione e realizzazione di interventi di politica industriale volti a contenere la perdita dei livelli produttivi osservata nell’ultimo decennio e a rilanciare la capacità competitiva dell’intera filiera produttiva.

La possibilità di mantenere in Italia una significativa attività manifatturiera in tale settore è associata ad una strategia di politica industriale volta a perseguire i seguenti principali obiettivi:

1.rafforzare la capacità innovativa delle imprese sui prodotti, sui processi e nell’organizzazione, soprattutto attraverso un più stretto raccordo con le istituzioni di ricerca; si tratta di modificare il modello di innovazione delle imprese dando maggiore enfasi al modello STI (Science, Technology and Innovation) rispetto al modello DUI (learning by Doing, Using and Interacting) prevalente nelle imprese italiane, in particolare quelle di piccola e media dimensione valorizzando il rapporto tra imprese di diverse dimensioni e con diverse specializzazioni;

2.rafforzare le relazioni di filiera con la finalità di facilitare i processi innovativi e diminuire i tempi di sviluppo di nuovi prodotti.

 

 

Obiettivi e attività della Piattaforma fisica di ricerca e innovazione

La costituzione di una ‘Piattaforma tecnologica fisica’ dedicata alla ricerca e sviluppo in tale settore costituisce un elemento chiave per il conseguimento di tali obiettivi.

 

Le attività della Piattaforma si focalizzeranno sui seguenti ambiti:

a)    Ricerca e Sviluppo

b)    Trasferimento Tecnologico

c)    Foresight Tecnologico

d)    Alta Formazione (Dottorato Industriale)

e)    Public Procurement.

 

La Piattaforma sviluppa e promuove progetti di ricerca e sviluppo, formazione e trasferimento tecnologico per l’intera filiera del settore degli apparecchi domestici e professionali, con una forte ricaduta territoriale, anche con bandi nelle aree strategiche per la competitività del settore, quali domotica, sensoristica, nanotecnologie, design.

 

Le principali linee di ricerca della Piattaforma, infatti, si fondano su alcuni aspetti chiave degli apparecchi domestici del futuro. Un primo gruppo di temi hanno caratteristica trasversale e attengono sostanzialmente alla progettazione ed al rapporto con il consumatore e riguardano:

        in primo luogo la smartness, ossia la possibilità di inglobare al proprio interno elementi di “intelligenza” in grado di farli funzionare autonomamente e “colloquiando” con l’ambiente circostante; quindi potranno essere contestualizzate nel paradigma ormai noto dell’Internet of  Things.

        un secondo aspetto importante è la centralità dell’utilizzatore, questo significa ideare dispositivi che siano piacevoli da usare sia per le funzionalità che mettono a disposizione sia per i meccanismi facili di interazione con l’utente;

         in terzo luogo, la sostenibilità ambientale dei prodotti e dei processi legati al ciclo di vita. Quindi è necessario studiare soluzioni che portino alla massima eco-sostenibilità sia nella fase di uso che nelle fasi di produzione e fine vita.

Un secondo gruppo attiene alla parte “hard” della produzione e riguarda:

        i materiali utilizzabili per costruire i componenti, per rivestire le parti ed ottenere le finiture volute, per realizzare processi tecnologici particolari ecc. Quindi un ulteriore pilastro della piattaforma deve essere lo studio di materiali innovativi, anche basati su nanotecnologie.

        gli aspetti relativi alla manifattura delle apparecchiature in oggetto. Essi sono  legati alla necessità di mettere a punto tecnologie più idonee, anche migliorando quelle esistenti, in termini di sostenibilità economica, energetica e ambientale dei processi, dei sistemi di produzione e delle fabbriche.

 

Per completare e rendere più pervasiva ed efficace l’azione della Piattaforma sono previste anche linee di azione verso l’esterno inteso sia come mondo delle imprese, della filiera o comunque interessate, che verso il mondo dei cittadini consumatori.

Vanno inquadrate in queste linee le attività di trasferimento tecnologico, sostenuto da percorsi di alta formazione (nuovi Dottorati Industriali) di Foresight Tecnologico e di Public Procurement di Innovazione Tecnologica.

 

La gestione della Piattaforma di ricerca e sviluppo viene affidata ad un soggetto pubblico (Fondazione) con il coinvolgimento dei Ministeri più direttamente interessati, a partire da MIUR e MISE, del CNR e delle Regioni.

Il CNR svilupperà uno specifico presidio territoriale fisico dell’ente di ricerca e la Fondazione potrà aprirsi alla collaborazione anche di altri istituti di ricerca, anche internazionali. La sede è prevista nello stesso stabilimento di Melano (AN).

 

Le fonti di finanziamento a supporto della piattaforma sono europee, nazionali e regionali. Tra queste: risorse UE 2014-202; risorse cluster nazionali “ambient assisted living” e “fabbrica intelligente”; progetto domotica regionale; ecc.

Raccolta differenziata e qualità dei materiali: due incontri regionali a Senigallia e Porto Sant’Elpidio

 

La raccolta differenziata e le sue potenzialità è il tema del seminario rivolto a Comuni e operatori del settore che si terrà l’11 e 12 settembre a Senigallia e Porto Sant’Elpidio.

Organizzato da Regione, Conai, Ancitel Energia e Ambiente, Comuni di Senigallia e Porto Sant’Elpidio, l’evento ha un duplice scopo: aumentare la consapevolezza che una raccolta differenziata di qualità garantisce un minor costo del servizio grazie anche ai contributi Conai; creare un momento di condivisione delle politiche regionali alla luce della stesura del nuovo piano regionale dei rifiuti.

Il seminario – con inizio alle ore 9 a Senigallia mercoledì 11 settembre, all’Auditorium San Rocco  (piazza Garibaldi) e a Porto Sant’Elpidio giovedì 12 settembre, in Villa Barucchello (via Belvedere n. 20) – vedrà la presenza dell’assessore all’Ambiente e Agricoltura, Maura Antonella Malaspina. L’assessore, partendo dall’esame della situazione gestionale che mostra a livello regionale un quadro variegato con realtà territoriali avanzate e situazioni in cui si registra una certa arretratezza, illustrerà quale strategia intende perseguire la Regione Marche con il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti.

“L’obiettivo prioritario del nuovo Piano – dichiara Malaspina – è quello di disegnare un futuro assetto gestionale che consenta il conseguimento di migliori prestazioni superando, a livello di singolo Ambito Territoriale Ottimale, le situazioni di difficoltà oggi registrate. A partire dall’attuale quadro gestionale e valutati gli specifici obiettivi normativi si è attualmente nella fase di disegno degli scenari evolutivi alla luce di diverse articolazioni delle variabili gestionali (livelli di produzione, obiettivi di recupero di materia, articolazione dell’impiantistica di trattamento e smaltimento). I possibili scenari alternativi saranno sottoposti ad analisi previsionali in merito alle ricadute di tipo tecnico, ambientale ed economico, al fine di individuare la scelta migliore per la pianificazione”.

Aerdorica, l’assessore Giorgi replica al Pdl

 

 

 

“Il positivo posizionamento dell’aeroporto delle Marche, ben lungi dal dissesto, è evidenziato dalle manifestazioni di interesse che gruppi internazionali stanno promuovendo. Esistono interessi nei confronti della struttura aeroportuale che prefigurano, fin dal prossimo aumento del capitale sociale, l’ingresso di nuovi soci, a partire dagli argentini Hope Founds, che hanno formalizzato la loro manifestazione a una partecipazione che, di fatto, azzererà le perdite del 2013 e sono previsti altri incontri con operatori internazionali. Questo testimonia quanto il profilo economico e finanziario, unitamente alla funzione strategica dell’infrastruttura aeroportuale regionale sia ben lungi dal dissesto e di grande interesse”. Così l’assessore Paola Giorgi replica alle considerazioni mosse dal Pdl nel corso dell’odierna conferenza stampa.

 

“Sono inoltre previsti investimenti per sviluppare, nel breve periodo, attività no-fly che alimenteranno in senso positivo il bilancio di Aerdorica: si tratta della realizzazione di un centro commerciale riservato ai viaggiatori nazionali ed internazionali che rappresenterà una vetrina commerciale permanete della manifattura del fashion marchigiano. La Regione, con senso di responsabilità e nell’ottica di un ulteriore sviluppo strategico dell’aeroporto ha provveduto, recentemente, a rimodulare la propria rappresentanza nel Consiglio di amministrazione di Aerdorica. La concessione 35ennale di affidamento della gestione alla società rafforza, poi, la possibilità di migliorare la programmazione già tesa verso un ulteriore sviluppo dell’aeroporto. Fondamentale è anche il ruolo dell’aeroporto nel contesto della strategia della macroregione adriatico ionica che vede nello scalo regionale una infrastruttura centrale”.




9 Settembre 2013 alle 12:19 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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