Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 04:28 di Gio 9 Mag 2024

Stefania Colasanti: “Io, il ninnolo di Dio”

di | in: Cultura e Spettacoli

Stefania Colasanti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ancora un grande appuntamento con la Cultura e con lo spettacolo a cura dell’Associazione ALCHIMIE D’ARTE di San Benedetto del Tronto, dopo il grande successo con la scrittrice Pugliese: Giovanna Politi ecco arrivare la Romana Stefania Colasanti, come dire dall’Adriatico al Tirreno, l’arte e la Cultura dimostrano ancora una volta di non avere limiti di confini geografici.

 

Sabato 5 Ottobre ore 18.00 con il Patrocinio del Comune di San Benedetto presso la “Sala dellaPoesia” del Palazzo Bice Piacentini in via del Consolato,12, DOMENICOPARLAMENTI (Presidente dell’Associazione) e VALENTINA PACI, presenteranno Il Romanzo di STEFANIA COLASANTI dal titolo “IO, IL NINNOLO DI DIO”.

 

L’Autrice Romana stà davvero ottenendo un importante successo di critica e di pubblico un po’in tutta Italia infatti il tour iniziato da poco toccherà diverse città Italiane e in luoghi di grande prestigio, (prossimo appuntamento Pomigliano d’Arco).

 

Ambientato negli anni di piombo Il Romanzo racconta il viaggio dei protagonisti attraverso l’Italia, che vivono in una delle tappe anche solo per un breve istante, la tragedia della strage della Stazione di Bologna del 1980,ed è proprio la protagonista principale che rievoca con grande precisione, a distanza di tempo, esattamente nel 2008, la loro storia personale avvenuta 28 anni prima.

 

Come sempre avviene negli eventi di Alchimie d’Arte, ci sarà la possibilità di ascoltare musica e questa volta sarà presente il gruppo Jazz ELETTRO GIPSY, autori loro stessi dei pezzi che verranno eseguiti, e ancora esposizioni d’Arte di dipinti di Giusy Gaetani e Valentina Paci, la Bravissima Attrice di Teatro DANIELA AGOSTINI sarà invece la voce recitante.

 

L’ingresso come al solito è assolutamente gratuito. Verrà distribuito un cd a titolo gratuito fino a esaurimento scorta con uno slide show dell’attività del 2013 dell’Associazione Alchimie d’Arte!

 

Per info: tel.3285546583 email:pardo19@live.it 

Nel viaggio della vita fantastica ti rincontrai, per far di te la mia parte migliore.

Con questa frase si potrebbe sintetizzare la storia narrata dall’autrice.

Nel racconto ci sono sentimenti “comuni”, che tali non sono, che lasciano in dono, a chi li legge-vive, un pennello metafisico per poter dipingere, sulla tavolozza dell’immaginario, il quadro del non avuto, del desiderato, del rincorso e mai raggiunto.

Stefania Colasanti, in questa sua nuova opera letteraria, a guisa di un pittore surrealista, tratteggia un mondo, onirico-reale, nel quale ogni lettore, chi più, chi meno, ritroverà, incontrerà, se stesso in uno dei due protagonisti o, addirittura in taluni casi, in entrambi contemporaneamente.

La storia, il contesto e l’epoca descritti sono attuali ma ogni elemento potrebbe essere trasferito in un’epoca passata o futura in quanto le EMOZIONI narrate sono UNIVERSALI nel TEMPO.

Nel gioco eterno degli universi maschile e femminile, scambiandosi il ruolo di preda e cacciatore, i due protagonisti mettono a nudo le loro vite, reali e fantastiche, vere e illusorie e, di volta in volta, come di fronte ad uno specchio iridiscente riflettono (di/su) se stessi, descrivendosi.

Paradossalmente, i pensieri, le parole, gli atti dell’una potrebbero rappresentare quelli dell’altro e, viceversa, i sogni, i desideri, leciti e non, dell’altro, in realtà, essere quelli dell’altra.

Sviluppata con il moderno linguaggio della E-mail, la trama consente al lettore-guardone di spiare i personaggi, entrando nelle loro intimità, agli altri celate, osservarli mentre, fisicamente distinti-distanti, si fondono in un unicum spirituale, disarticolato, differenziato per esigenze narrative.

Le pagine si riempiono delle anime autentiche (?) dei due ed esse si alternano sul palco degli spazi bianchi delle facciate dove, come in un allestimento scenico contemporaneo, il segnale acustico della notifica di avvenuta ricezione del messaggio accende la luce illuminando l’attore, dandogli vita e parola, fino a spegnerlo quando esso saluta, epistolarmente, il cooprotagonista, lasciandogli la scena.

Parafrasando Pirandello, una, nessuna, centomila, delle emozioni descritte potranno essere condivise, condivisibili, agognate, vissute, immaginate, repulse da chi leggerà; da chi, divenuto esso stesso attore-protagonista, quasi segretamente automostrandosi, consentirà di svelare le parti più intime e segrete della propria personalità e, nel caso fosse necessario, addossare la colpa di quanto detto, nei passaggi più arditi e scabrosi, all’autrice-sceneggiatrice; fino al punto di prendere le distanze da essa per i tratti e i contenuti non ritenuti assolutamente possibili, plausibili, accettabili.

Con una sapiente regia, attraverso un processo ermeneutico e psicologico di riconoscimento delle proprie debolezze personali, l’autrice concederà al lettore, tramite il continuo, fitto scambio di messaggi che i due effettuano, di potersi rivedere in quella parte di vita che ognuno si autocostruisce ad uso e misura dei propri desideri, di qualunque natura essi siano.

Una storia immaginata, del reale costruita.

 

 

Con stima ed affetto, mimmo rossetti.

Stefania Colasanti

Stefania Colasanti




28 Settembre 2013 alle 14:42 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata