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Provincia Ap

Formati nuovi operatori socio sanitari

Consegna attestati Corso Oss SBT07-10-2013

Consegna degli attestati allo IAL Marche di San Benedetto del Tronto

“L’operatore socio sanitario è una figura professionale molto importante con possibili sbocchi occupazionali dentro e soprattutto fuori dai confini regionali. Sono lieto di congratularmi con voi per il bel traguardo raggiunto e per la significativa esperienza professionale ed umana che avete condiviso” con queste parole il Presidente della Provincia Piero Celani ha salutato i 29 allievi che hanno concluso con successo il percorso formativo in “OSS” promosso dallo IAL Marche di San Benedetto del Tronto e finanziato con risorse FSE. Nel suo intervento, il Presidente ha anche evidenziato l’importanza di rimanere in contatto con i Centri per l’Impiego “che sono strutture dinamiche e moderne in costante dialogo con le realtà aziendali del territorio”.

All’appuntamento, tenutosi venerdì scorso, erano presenti, tra gli altri, il rappresentante legale dello IAL Marche dott. Francesco Varagona, il direttore regionale Valentino Parlato, la progettista Alessandra Fioravanti, il docente di informatica Franco Iacovelli e la responsabile di sede Rita Travaglia. Per il Servizio “Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro” è intervenuto il funzionario, dott.ssa Diana Piattoni, che ha seguito da vicino tutto l’iter amministrativo del corso che si è snodato in oltre mille ore di lezione, contemplando anche un periodo di stage in strutture residenziali e ospedaliere del Piceno. Presente in sala anche la tutor, dott.ssa Paola Casciati che, nelle vesti di psicologa, ha rappresentato un riferimento prezioso per gli allievi.

Prima della tradizionale foto di gruppo, il Presidente Celani ha voluto ringraziare tutto lo staff della struttura rivierasca che ha garantito una preparazione di qualità e di valore dei corsisti, oltre ad un’organizzazione sempre impeccabile.

 

Scongiurato rischio frane in località Quintodecimo

Lavori Quintodecimo07-10-2013

Intervento per la messa in sicurezza dell’Assessorato provinciale al Genio e Protezione Civile

In questi giorni l’Assessorato Provinciale al Genio e Protezione Civile ha ultimato con successo un’importante opera di messa in sicurezza del territorio che ha riguardato l’abitato di Quintodecimo nel Comune di Acquasanta Terme, minacciato da alcuni pareti rocciose soggette ad un possibile rischio di cedimento.

L’intervento eseguito, del costo complessivo di 300 mila euro, la cui progettazione è stata curata dall’arch. Emidio Cinesi e dal geom. Giuseppe Loffreda del Servizio Genio Civile provinciale, ha comportato la demolizione controllata attraverso l’uso di malte espansive di masse rocciose instabili di grandi dimensioni poste sul versante nord della frazione interessata. Sono state anche posizionate barriere paramassi per proteggere le abitazioni e la sottostante strada Salaria dall’eventuale minaccia costituita da piccoli massi sparsi sullo stesso versante. Non solo, con lo stesso intervento, si è anche provveduto alla messa in sicurezza, mediante funi d’acciaio, di un masso ciclopico pericolante sito sul versante sud della frazione di Quintodecimo.

“Nonostante le difficoltà finanziarie della Provincia, grazie ad un costante impegno dell’Assessorato nella ricerca di risorse provenienti da varie fonti – ha evidenziato con soddisfazione l’Assessore al Genio e Protezione Civile Giuseppe Mariani – stiamo realizzando diversi ed essenziali interventi per la messa in sicurezza del territorio monitorando con grande attenzione tutte le possibili situazioni di rischio. In particolare – ha ricordato l’Assessore Mariani – i lavori di disgaggio e consolidamento delle frane che hanno riguardato la località di Quintodecimo sono stati effettuati senza utilizzare fondi del bilancio provinciale e gli interventi portanti a termine, sollecitati con urgenza anche dall’Anas e dal Comune di Acquasanta, hanno posto in sicurezza sia alcune abitazioni che la Salaria rappresentando una riuscita attività di prevenzione non solo a salvaguardia della pubblica incolumità, ma anche della sostenibilità e dell’assetto morfologico ed ambientale dei luoghi oggetto di manutenzione”.




7 Ottobre 2013 alle 15:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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