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E’ morto Ugo Marinangeli, il “Sindaco dei 100 giorni”

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Città

Ugo Marinangeli

Scompare a 86 anni una delle figure più note e prestigiose della città

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2013-10-25 – All’età di 86 anni, è morto il prof. Ugo Marinangeli, docente, preside, studioso di storia locale, amministratore comunale, sindaco della città negli anni ’70.

 

Laureato in chimica, ha dedicato la sua vita professionale all’insegnamento, prima nella scuola statale di avviamento agrario e industriale femminile (oggi scuola “Cappella”) di Porto d’Ascoli, poi presso l’istituto Magistrale  ”San Giovanni Battista”, quindi alla scuola media “Sacconi” di cui nel 1983 diviene preside, carica che ricopre fino al pensionamento.

 

Fortemente impegnato nella vita sociale, riveste la carica di presidente dell’Azione Cattolica diocesana e di dirigente in altre organizzazioni cattoliche, caritative e assistenziali. La passione civile lo porta ad impegnarsi in politica, nelle file della Democrazia Cristiana. Eletto consigliere comunale nel 1951, assessore ai lavori pubblici (si ricorda il suo impegno per la bonifica della pinetina ad est del campo Europa) e alla pubblica istruzione , il 13 agosto del 1970 viene eletto sindaco con una variegata combinazione di voti, tra cui quelli del Partito Comunista in un momento particolarmente delicato della vita politico amministrativa della città, tanto è vero che il 5 dicembre 1970, a seguito della mancata approvazione del bilancio, il Consiglio comunale viene sciolto.

 

Per questo Marinangeli resterà nella storia politica della città come il “Sindaco dei 100 giorni” durante i quali, tra le altre difficoltà, dovette far fronte alla tremenda alluvione del 15 ottobre con lo straripamento dell’Albula e del Fosso delle Fornaci, la devastazione della zona collinare della città, la morte di una persona. La sua esperienza politica è proseguita fino al 1988, prima in una lista civica e nell’ultima consigliatura come indipendente delle file del PCI. Ricopre la carica di vicesindaco con le amministrazioni guidate da Temistocle Pasqualini e Primo Gregori (1973 – 1978).

 

Innumerevoli le cariche assegnategli in sodalizi ed enti: componente del consiglio di amministrazione dell’Automobil Club, dell’Ospedale civile, del Comitato di gestione dell’Unità Sanitaria locale n.22, presidente della società “Dante Alighieri” e dell’Associazione Italiana Donatore Organi.

 

La sua grande passione è stata la ricerca storica: direttore scientifico di CIMBAS, la rivista dell’Istituto di ricerca per le Fonti per la storia della Civiltà Marinara Picena, è autore di innumerevoli pubblicazioni sulle vicende antiche e recenti della sua città, frutto di una costante e certosina ricerca di documenti in archivi privati e pubblici. Da ricordare i suoi libri, articoli, relazioni in convegni sul tema della pesca, del commercio e della conservazione del pescato, fonte di preziosa documentazione  per chiunque voglia approfondire la conoscenza di un settore così importante per la città di San Benedetto. Fondamentale anche la sua “Storia delle Amministrazioni comunali dal 1945 ad oggi”, pubblicata in due volumi con dati, cifre, verbali della vita amministrativa cittadina. Attivo promotore dei gemellaggi con Chicago Heights e Mar del Plata, località entrambe segnate da una forte e storica immigrazione di sambenedettesi, era ultimamente impegnato insieme al suo amico e storico Gabriele Cavezzi nel recupero della memoria di padre Gioacchino Pizzi propugnando la traslazione dei resti mortali all’interno della Basilica Cattedrale della Madonna della Marina di cui Pizzi è stato fondatore.

 

Nel 2002 la città lo ha insignito del Premio Truentum “per aver ben operato, costantemente mosso da vivace e profondo affetto per la città, in molteplici ambiti, da quello politico-amministrativo a quello solidaristico-sociale, da quello dell’insegnamento e della dirigenza scolastica a quello della divulgazione e ricerca storica locale, riuscendo ovunque a dimostrare l’efficacia dei suoi interventi per la promozione umana, culturale e spirituale della comunità sambenedettese”.

 

I funerali si terranno domani, sabato 26 ottobre alle ore 10 nella chiesa di San Pio X. In segno di lutto, d’intesa tra il sindaco Giovanni Gaspari e il presidente del Consiglio comunale Marco Calvaresi è stata disposta la sospensione delle attività istituzionali per la giornata odierna e per quella di domani.

 

Ugo Marinangeli ha incarnato tante figure per la sua città, interpretandole tutte con rigore, preparazione, autorevolezza: insegnante, dirigente scolastico, animatore di associazioni umanitarie e caritatevoli, storico, amministratore.

 

A me piace particolarmente ricordarlo come educatore perché ha riversato la sua passione per l’insegnamento in tutte le altre attività che ha svolto. Il suo augurio di buona giornata che, dal microfono, rivolgeva la mattina ai suoi alunni e i consigli che dava nei momenti più delicati dell’attività amministrativa avevano un comune denominatore: suggerire, aiutare, offrire la propria esperienza in modo disinteressato, animato solo dal desiderio di sostenere la Città e i suoi concittadini, fossero studenti o amministratori.

 

Ricordo i miei primi giorni in Consiglio comunale quando si guardava con reverenza a figure come Marinangeli che rappresentavano la storia della vita pubblica cittadina: in un’occasione ufficiale, si avvicinò e mi disse: “Non puoi seguire tutto, non saresti un buon amministratore. Inizia ad affrontare un tema, approfondiscilo leggendo e studiando”.

 

Quel tono da professore buono lo ha sempre accompagnato, anche quando negli ultimi tempi, a causa delle sue difficoltà a muoversi, ci sentivamo spesso al telefono. Dopo avermi descritto il tema su cui stava conducendo le ultime ricerche storiche, commentava le vicende politico amministrative con opinioni che erano per me prezioso spunto di riflessione. In Comune e nei luoghi che frequentava era solito distribuire caramelle di menta ai suoi interlocutori: nelle sue tasche non mancavano mai, era un gesto amichevole e affettuoso per iniziare un discorso.

 

Nel porgere le mie sincere condoglianze alla moglie Isa e ai figli Lucia, Benedetto, Anna e Andrea, dico che con Ugo Marinangeli abbiamo perso un amico e un riferimento: ci mancherà tanto.

 

 

Giovanni Gaspari




25 Ottobre 2013 alle 22:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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