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Ad UniCam convegno sulla protezione dei dati personali con il Garante Soro

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Camerino, 13 novembre 2013 – In pieno svolgimento della “crisi” mondiale denominata “Datagate”, l’Università di Camerino ha organizzato, nel pomeriggio di martedì 12 novembre in una Sala degli Stemmi gremita, una tavola rotonda dal titolo “La Rete, i Cittadini e i Diritti – Il diritto fondamentale alla protezione dei dati personali nel tempo di PRISM” alla quale hanno preso parte relatori di livello internazionale per approfondire la delicatissima questione del rapporto tra sicurezza e privacy nel contesto della rete globale.

 

Dopo i saluti introduttivi di Flavio Corradini, Magnifico Rettore Unicam e l’introduzione di Sandro Di Minco, Professore Jean Monnet, titolare del Modulo europeo Diritto dell’UE e protezione dei dati personali all’Università di Camerino, che ha moderato il dibattito, sono intervenuti, nella veste di relatori, Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Bruno Gencarelli, Vice Capo Unità Protezione dei dati personali della Commissione Europea, Armando Spataro, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano e Maria Concetta De Vivo, docete Unicam in “Diritto delle Nuove tecnologie”.

 

Quello che è stato affrontato oggi – ha dichiarato il Rettore Unicam, Flavio Corradini – è un argomento estremamente importante e multidisciplinare che coinvolge, in particolare, due aspetti: quello giuridico inerente i dati che necessitano di tutela e quello tecnologico sulle tecniche da mettere in campo per garantire la protezione dei dati personali. Il tema è, naturalmente, di grande interesse per la pubblica amministrazione, le imprese e singoli cittadini che hanno sempre più a che fare con “Open Data” e “Social Network”. Per questo all’interno del nostro Ateneo sono presenti gruppi di ricerca che si occupano dell’argomento ed insegnamenti specifici sulla tematica nell’ambito del progetto europeo Jean Monnet”.

 

Il Datagate – ha affermato Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante privacy nel corso del suo intervento – ha rivelato che non c’è stata sintesi tra sicurezza e privacy, e che l’obiettivo della sicurezza ha prevalso sulla tutela dei diritti in generale e sul diritto fondamentale alla riservatezza. Il clamore dello scandalo con la grande presa di coscienza globale su questo tema che ne è derivata apre la strada per un ripensamento che sposti il baricentro lungo l’asse sicurezza –  privacy nella direzione della difesa del diritto fondamentale al rispetto della persona umana e quindi della sua libertà e riservatezza. “Vicende come il Datagate – ha concluso il Garante privacy – rendono chiaro a tutti che i dati personali rappresentano un valore da proteggere, un bene preziosissimo da difendere”.

 

Nel corso dell’iniziativa sono stati consegnati gli attestati di partecipazione alla Summer School 2013 “La Rete, i Cittadini e i Diritti”.

 




14 Novembre 2013 alle 14:47 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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