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Management del Dolore Post-Operatorio in concerto al 17mo Festival di Monteprandone

di | in: Cultura e Spettacoli

Management del Dolore Post-Operatorio

La band di Lanciano ritorna sui palchi con la prima tappa di un minitour natalizio, in vista dell’uscita del nuovo album, “McMao” nei primi mesi del 2014 

Sul palco anche A Toys Orchestra, Nikkè, Tying Tiffani e Marzia Stano aka UNA

Un ritorno atteso da mesi, da quel fine settembre quando a Faenza, nel corso del MEI 2.0, hanno ricevuto il Premio come “Miglior live band emergente” 2013: il Management del Dolore Post-Operatorio torna nella modalità a loro consona, il live, in attesa del nuovo album in uscita nelle prime settimane del 2014.

Cinque date in anteprima a dicembre, partendo dal 17 Festival di Monteprandone (Ap), dove il 22 dicembre il quartetto di Lanciano si esibirà all’interno di una ricca programmazione che li vedrà condividere il palco insieme a Marzia Stano aka UNA, loro compagna di etichetta in MArteLabel, oltre agli A Toys Orchestra, Nikkè e Tying Tiffani. Il minitour continuerà nella loro Lanciano (il 25 al Pura Vida), proseguendo poi a Milano (il 27 al Biko), a Torino (il 28 allo Spazio 211) e il 29 a Genova (al Palazzo Ducale).

Ad accompagnarli in un paio di queste date anche Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, con il quale la band proporrà in scaletta alcuni brani inediti inclusi della loro prossima release.

McMao” riprende il discorso là dove il precedente lavoro l’aveva interrotto. Non meno ironico e sincero, non più pacificato del suo predecessore. Voglioso di mischiare le carte, come già nel titolo, associando immagini che (apparentemente) non hanno nulla a che fare per lasciare emergere le contraddizioni ma anche il rabbioso entusiasmo di chi cerca una realtà diversa.

I Made Dopo sono ormai entrati di diritto tra le formazioni più interessanti del panorama nazionale, dimostrando di avere, oltre ad una particolare capacità compositiva, anche un indiscusso impatto live.

Biografia

Nati in questo mare di mezzibusti scolpiti per questo o quest’altro mito inventato dall’industria del cinema americano, i quattro da Lanciano (CH), una piangente cittadina medievale, hanno indossato le vesti del giullare per ridere e sputare! Si fracassano in un incidente d’auto, fanno due conti con il dolore e l’inefficienza degli ospedali italiani e si rendono conto, semmai non fosse abbastanza, che così non va, che si sono stancati. Ma lo sbuffo più grande, il più annoiato “AUFF!!” del loro disco d’esordio che li ha portati a suonare in tutt’Italia – compreso Berlino e lo Sziget di Budapest – è diretto verso di loro= Questi maledetti, che siano maledetti!

Prima di produrre il disco con MArteLabel hanno vinto numerosi premi: Italia Wave, Primo Maggio Tutto l’Anno, Il Rock è Tratto, UPLOAD di Bolzano, alla cui direzione c’è Cristiano Godano. Nel 2010 la svolta discografica con la vittoria del “Premio produzione al festival MArteLive” che li fa entrare di diritto nel roster dell’etichetta MArteLabel e con questa registrano il loro album d’esordio ufficiale “AUFF!” con la produzione artistica di Manuele “Max Stirner” Fusaroli (Zen Circus, Luci della centrale elettrica, Nada, Tre Allegri Ragazzi Morti, Teatro degli Orrori).

Entrano tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani 2013 e sempre nello stesso anno partecipazione all’edizione del Concerto del Primo Maggio, con un’esibizione provocatoria che lascia spiazzati tutti ma al tempo stesso esprime la loro vera ed originale cifra stilistica.

I Made Dopo sono adesso occupati nella registrazione del prossimo album, la cui uscita è prevista nelle prime settimane del 2014. In qualità di preziosa anticipazione, durante la tournée è stato possibile ascoltare il singolo “La pasticca blu”, brano che dà il nome al tour estivo e dal quale è tratto il videoclip registrato con il poeta Paolo Maria Cristalli (vincitore del Premio Fabrizio de André 2010 per la poesia).

«Per il nostro nuovo singolo intitolato La Pasticca Blu abbiamo voluto privare la simpatica pilloletta della sua funzionalità sessuale e sostituire al concetto di erezione quello di elevazione. Di fronte alla disfunzione erettile delle emozioni ci vuole la pasticca blu, una cura immaginaria fatta di poesia e musica, due portentosi rimedi al rimpicciolimento e alla banalizzazione della nostra esistenza».

Luca Romagnoli (voce), Marco Di Nardo (chitarra), Luca Di Bucchianico (basso) e Nicola Ceroli (batteria) si definiscono Poeti Provinciali. La loro strategia, pensata all’ombra delle montagne abruzzesi, si propone – tra un’osteria e un palcoscenico – di martellare il cervello di tutti gli abitanti dello stivale, mettendo in scena (specialmente in sede live) un vero e proprio teatro vivido e spietato, in cui è la vita stessa a farla da protagonista, con tutte le sue contraddizioni e situazioni grottesche.

Sono NON violenti (ma a vederli sul palco non si direbbe) e innamorati della vita; quindi non sopportano le gabbie, le manette e i confini. Non vi lasceranno scelte: o siete con loro, oppure contro di loro!

Dicono dei MaDe DoPo:

La band è vorace: nei suoni, nei testi e nell’intensità che mette sul palco. Era tanto che non si sentiva niente di così prepotentemente provocatorio ma intelligente e, contemporaneamente, facile da ascoltare. Auff!! è stipato di pezzi forti, coi ritornelli che funzionano come nella migliore musica popolare. Che qui ha la forma del punk-funk: chitarre quadrate, batteria secca e (moderati) inserti elettronici. Il modo di prendere in giro tutto e tutti, con arguzia e con una giusta dose di violenza […]” (Luca Valtorta – dir. di XL – su IL VENERDì di Repubblica)

Una delle novità più frizzanti e autentiche emerse dal panorama nazionale da un bel po’ di tempo in qua, con tutto quel che occorre – physique du role e presenza scenica compresi – per crescere moltissimo in termini di spessore artistico e di audience. […] noi puntiamo su di loro”.  (Federico Guglielmi – IL MUCCHIO)

Schizofrenici, irrequieti, fanno della particolarità un credo religioso […] E’ la strada che porta diritti al piacere, incontrollato e senza regole, analgesico per lenire il dolore, dopo essere passati dal pronto soccorso dell’adolescenza […] La band strangola qualsiasi cosa si possa definire futuro e speranza” . ( Michele Chisena – XL LA REPUBBLICA)

“…il progetto è molto valido, nei testi, nel sound, nell’immagine, soprattutto funzionano perché hanno un chiaro concetto di base. Si sono meritatamente guadagnati uno spazio nella scena musicale con irriverenza e senza chiedere il permesso“. (Marica Ciavarella – STORDISCO)

“Una surgery in cui racchiudono urgenza comunicativa, raffinati songwriting, poesia metropolitana decadente e sonorità all’incrocio tra Teatro degli Orrori, il periodo declamativo dei CCCP (vedi Norman) e un gusto per l’idie contemporaneo anglosassone.” (Domenico Mungo – RUMORE)

“…il sottoscritto si sente di consigliare vivamente l’ascolto di questo album e, in attesa di vedere il Management dal vivo, promuove a pieni voti.” (Salvatore Schinello – RADIO BOMBAY)

un disco modernissimo, scoppiettante e dinamico, che dall’imbattibile moniker e da un artwork vietato ai minori inizia a seminare il panico alimentando, con olio marcio e bollente, lo stomaco già devastato dell’ascoltatore […]  il muro difensivo di una sezione ritmica tra le meno battute del campionato italiano“. (Orazio Martino – OSSERVATORI ESTERNI)

La band, senza nessun timore reverenziale nei confronti di passato e presente, propone una versione mesmerizzante del cantautorato d’autore uccidendo i germi della contemporaneità con la carica dell’elettricità“. (Matteo Ceschi – MUSICA & DISCHI)

Auff!! è una bomba ad orologeria […] Parole che rimangono incise nella zona franca fra l’anima e le ossa o che colpiscono, ed è questo uno degli aspetti più riusciti di tutta l’operazione […] Un disco senza difetti“. (Piergiorgio Pardo – BLOW UP)




21 Dicembre 2013 alle 12:01 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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