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UniMc guarda a oriente

di | in: Cronaca e Attualità

un momento dell’Incontro

Rafforzate le collaborazioni con Atenei cinesi: ricerche congiunte, scambio di docenti e studenti in ambito economico e linguistico

 

MACERATA – La partecipazione dell’Università di Macerata alla conferenza mondiale degli Istituti Confucio a Pechino ha fornito l’occasione per stringere nuovi accordi e rafforzare quelli già esistenti con altri importanti Atenei della Cina.

 

Il rettore Luigi Lacchè e il direttore della Scuola di Economia e amministrazione aziendale della Beijing Normal University, Lai Desheng, hanno firmato un accordo di cooperazione che prevede lo scambio di studenti, docenti e personale tecnico e l’organizzazione congiunta di attività di ricerca. Questo accordo è il naturale sviluppo della collaborazione in atto tra docenti dei due Atenei, le professoresse Francesca Spigarelli e Qu Ruxiao nell’ambito del progetto europeo Poreen.

 

Nuovi sviluppi anche per il rapporto, iniziato nel 2011, fra Unimc e la Hebei Normal University for Science and Technology (Hnust), una università di circa 25 mila studenti situata nella città costiera di Qinhuangdao a 300 chilometri a est di Pechino. L’accordo di cooperazione fra i due atenei è stato siglato nel settembre 2012 e nel 2013 studenti di Unimc hanno cominciato ad andare in Cina, alcuni tramite finanziamenti dell’ateneo, altri con borse dell’Istituto Confucio. In questo anno accademico anche la Hebei Normal University ha mandato i suoi primi studenti.

 

Durante l’incontro in Cina, i vertici dei due Atenei hanno discusso circa la possibilità di ulteriori forme di collaborazione in ambito scientifico. L’Hnust, infatti, da un lato è un ateneo focalizzato sulle scienze agronomiche, ma, dall’altra, possiede anche un dipartimento di lingue in forte espansione, ha già molti rapporti con diverse università nel mondo ed è molto interessata a sviluppare la partnership con Unimc per quanto riguarda lo studio dell’italiano. La sezione di italianistica, infatti, è in forte espansione, con molti studenti cinesi e mongoli che seguono le lezioni e desiderano venire in Italia per approfondire la conoscenza della lingua e della cultura. La Mongolia rappresenta un ulteriore punto di espansione dei rapporti internazionali in Asia nell’ambito di progetti europei che prevedono forme di collaborazione con i Paesi dell’estremo oriente.




19 Dicembre 2013 alle 16:18 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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