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Pa e imprese fanno i conti con la fattura elettronica

di | in: Cronaca e Attualità

UniMc

Nuove prospettive di crescita con la digitalizzazione dei documenti.

Il convegno del Master in Archivi digitali delinea i possibili scenari applicativi

 

MACERATA – “La fattura elettronica obbligherà tutti, pubblici e privati, a fare i conti con un oggetto elettronico, con la firma elettronica digitale, a riflettere su dove archiviare, come conservare, come mostrate tutta la documentazione quando viene richiesta per controlli. L’introduzione della fattura elettronica è una piccola scossa per ripensare i flussi documentali, per cominciare a regolamentare tutti i processi di digitalizzazione, per formare un archivio digitale facilmente accessibile e consultabile, per conservate nel tempo un patrimonio documentale che fino a ieri era solo su carta”. Lo ha detto Stefano Pigliapoco, direttore del Master in Archivi digitali dell’Università di Macera, durante il convegno di studi “Digitalizzazione e dematerializzazione nelle imprese” che si è svolto oggi nell’Aula Magna dell’Ateneo e che ha visto la presenza di circa 360 partecipanti.

L’iniziativa rientra tra le attività di formazione permanente attivate dal master per consentire un aggiornamento continuo e sempre attuale su una materia in continua evoluzione.

 

All’incontro – che ha visto la partecipazione di relatori e ed esponenti degli standard setter, del mondo bancario/finanziario, dei produttori di software gestionale, degli industriali, degli Ordini professionali e delle Camere di commercio -è intervenuta anche l’Assessore alle politiche comunitarie della Regione Marche Paola Giorgi, che ha parlato delle iniziative della Regione, come il polo di conservazione Marche DigiP, e le opportunità in ambito europeo per la digitalizzazione dei documenti e la dematerializzazione dei processi delle imprese

 

La digitalizzazione dei documenti e la dematerializzazione dei processi costituiscono i punti cardine dell’Agenda Digitale Europea, che è una delle sette iniziative faro della strategia lanciata nel 2010 dalla Commissione europea con l’intento di uscire dalla crisi e preparare l’economia per le sfide del prossimo decennio (EUROPA 2020). L’Italia ha recepito queste indicazioni e predisposto l’Agenda Digitale Italiana, impegnandosi a conseguire entro il 2020 una serie di obiettivi: dal potenziamento delle infrastrutture di rete alla piena attuazione del Codice dell’amministrazione digitale, dalla facilitazione all’accesso all’e-commerce alla crescita delle competenze digitali.




20 Marzo 2014 alle 15:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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