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dall’UniUrb

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UniUrb

Nuove resistenze e fascismi digitali all’UniUrb

Sabato 28 marzo, alle ore 17.00

ANPI di Urbino – Via Oddi, 11

 

Con Giovanni Torrisi e Fabio Giglietto dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

 

 

URBINO – I fascismi, da Goebbels a Pavolini, hanno sempre fatto uso delle nuove tecnologie per veicolare e imporre culturalmente le proprie visioni del mondo. Dai cinegiornali al web, dalla radio ai social network, i fascismi usano gli strumenti della comunicazione per acquisire e mantenere consenso e supporto, imbastendo una propaganda martellante e mettendo a tacere le voci dissonanti.

C’è però un’importante differenza rispetto al passato, implicita nella configurazione dei nuovi mezzi di comunicazione. Se stampa, cinegiornali e radio sono dei mezzi unidirezionali, cioè il ricevente del messaggio non può interagire, web e social network richiedono, per definizione e per la loro stessa sopravvivenza, un ingente contributo da tutti i partecipanti alla comunicazione.

I fascismi si ritrovano così costretti al confronto con idee alternative. Parallelamente sorgono nuove resistenze, resistenze digitali alla discriminazione, all’oppressione, all’egoismo mitizzato dell’etnia e del territorio come recinto.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito, solo per citare alcuni esempi, al ruolo giocato da Facebook e Twitter durante le primavere arabe, alle rivelazioni di Wikileaks e Edward Snowden sui segreti di Stati democratici e all’emergere di movimenti politici che indicano la rete come nuovo spazio della partecipazione.

Ha dunque ragione chi sostiene che web e social network sono ambienti intrinsecamente democratici? O non è piuttosto vero, come sostengono altri, che questi spazi supportano forme di attivismo sterili e strategie di controllo più che mai pervasive?

 

 

Luca Alagna a Macerata Feltria per il seminario

Teorie e tecniche di content management e community management

Giovedì 27 marzo (ore 16)

Seminario gratuito rivolto alla imprenditoria culturale, creativa e turistica

 

URBINO – Il Distretto Culturale Evoluto Urbino e il Montefeltro fa tappa a Macerata Feltria il 27 marzo (ore 16), nella sede della Comunità montana del Montefeltro (Centro Servizi Integrati, via della Gioventù, 2), con il seminario di Luca Alagna, consulente in strategie e progetti di comunicazione su Internet e Social Media,  terrà il sesto seminario dal titolo “Teorie e tecniche di content management e community management”.

Durante il seminario Luca Alagna affronterà la questione della creazione di contenuti digitali e della gestione delle community online partendo dagli aspetti tecnologici per arrivare alle tecniche e ai linguaggi digitali applicati ai più diffusi social network. Con questa successione: il content management, le community online e le comunità reali, analisi e teoria dei Social Media, le modalità digitali: Blog, facebook, Twitter, Instagram, Vine e gli altri; identità e gestione del brand; progetti collaborativi; content marketing; i linguaggi della Rete; conversazione, ascolto, contatti, conflitti. Alagna chiuderà il seminario sugli aspetti legali legati alla creazione dei contenuti online in Italia.

L’obiettivo dei seminari, rivolti  alla piccola imprenditoria culturale, creativa e turistica del Montefeltro, è quello di fornire una serie di strumenti conoscitivi e operativi per poter utilizzare strategicamente i social media, allo scopo di creare reti di connessione sul territorio ma anche in una dimensione nazionale e internazionale.

Si tratta di un’importante occasione per entrare a far parte di un network di imprese innovative e di punta sul territorio ma anche per entrare in contatto ed essere informati da alcuni dei più importanti professionisti e consulenti nell’ambito della costruzione delle strategie di promozione online.

I seminari sono a cura del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

Sabato 29 marzo inaugurazione della mostra archeologica

LA VITTORIA DI KASSEL A FORUM SEMPRONII :UN RITORNO

nel contesto del bimillenario di Augusteo

 

FOSSOMBRONE
CHIESA DI S. FILIPPO – CORTE ALTA

30 marzo – 15 giugno 2014

Inaugurazione

Sabato 29 marzo ore 16.30

Chiesa di San Filippo

 

Dopo più di 350 anni la splendida statua bronzea di Vittoria conservata presso il Museumlandschaft Hessen Kassel torna a Fossombrone (PU), suo luogo di ritrovamento, per una mostra, organizzata nel contesto delle celebrazioni del bimillenario augusteo, che si terrà nel Museo Civico “A. Vernarecci” della cittadina marchigiana da marzo a giugno 2014. Insieme al noto bronzo saranno esposti alcuni reperti di età augustea provenienti da Musei delle Marche.

La statua, nota con il nome di “Vittoria di Fossombrone”, costituisce una delle rappresentazioni di tale divinità meglio conservate e di maggior pregevolezza artistica. Rinvenuta a Forum Sempronii nel 1660, giunse poi a Roma nel corso del XVIII secolo e venne acquistata per 200 zecchini nel 1777 dal Langravio di Hesse-Kassel Federico II che in quegli anni si procurò decine di pezzi per il suo museo, tra cui il famoso Apollo, copia di un originale di Fidia.

La Vittoria, alta cm 67, interamente di bronzo con inserti di argento, poggia su un globo con la punta del piede sinistro e indossa un peplo; le braccia sollevate sorreggevano un attributo oggi perduto. Essa rappresenta una copia di prima età imperiale della statua in bronzo dorato dedicata a Taranto per una vittoria di Pirro sui Romani ad Eraclea che Ottaviano Augusto trasferì nell’Urbe e collocò all’interno della Curia Iulia nel 29 a.C. simboleggiando l’affermazione di Roma sull’Oriente dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) ed assumendo la funzione di emblema della propaganda augustea. Pur essendo andato perduto il prototipo originale, l’iconografia della Vittoria su globo è stata tramandata attraverso i secoli su monete e in statuette, specialmente di bronzo, di dimensioni di solito ridotte.

In un manoscritto del XVII secolo conservato presso la Biblioteca Comunale di Fossombrone si parla del ritrovamento, nel 1660, nell’area archeologica di Forum Sempronii, di un edificio di età romana con abside centrale e pavimenti in “opus sectile marmoreum” policromi perfettamente conservati, oltre a rilievi e materiali antichi in abbondanza. In corrispondenza dell’abside l’autore del manoscritto descrive la presenza di una base quadrata che doveva sostenere una statua e riporta il rinvenimento di un’iscrizione mutila con titolatura imperiale, da collegare ad Augusto. Le ultime righe del resoconto recitano: “La statua poi della Dea Vittoria era stata in antecedenza dissotterrata”.

L’edificio è stato di recente oggetto di un nuovo scavo da parte dell’Università di Urbino  e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche: presenta ancora in situ numerose tracce della decorazione pavimentale e parietale di marmo ed è stato identificato con l’Augusteo di Forum Sempronii.

La statua bronzea proveniente da Fossombrone venne presa a modello per molteplici rappresentazioni di Vittorie nei decenni seguenti. Una copia in gesso della statua fa ancora bella mostra di sé nella casa di W. F. Goethe a Weimar, mentre una Vittoria alata, realizzata su modello di quella di Kassel, si trova nella mano della statua marmorea di Napoleone commissionata dall’imperatore dei Francesi nel 1802 ad Antonio Canova e oggi conservata nella casa museo londinese del vincitore di Waterloo Arthur Wellesley, duca di Wellington.

 

MARIO LUNI                       3348039143    mario.luni@uniurb.it

OSCAR MEI                        3284847528    oscar.mei@uniurb.it

 

orario di visita

10,30 – 12, 30 ; 16,00 – 19,00

giorno di chiusura il martedì.




26 Marzo 2014 alle 10:58 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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