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Festa della Liberazione, nota del Sindaco

di | in: Editoriali

Giovanni Gaspari

di Giovanni Gaspari

 

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci apprestiamo a celebrare l’anniversario Festa della Liberazione e la nostra città lo farà con due appuntamenti che sono diventati tradizione: la visita organizzata per i nostri studenti al campo di concentramento di Mauthausen per conoscere uno dei luoghi del dolore che hanno distrutto milioni di vite e segnato indelebilmente l’Europa e la pubblica manifestazione concepita per richiamare alla memoria collettiva le vicende che portarono alla fine dell’occupazione nazista e dell’oppressione fascista.

 

Abbiamo chiamato questa cerimonia semplicemente “Liberi!”. E’ la parola che sorse spontanea in tanti italiani quando il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia proclamò ufficialmente l’insurrezione. E’ certamente la parola che simboleggia la storia meravigliosa e tragica dei martiri della Resistenza, dei partigiani e militari caduti, dei condannati a morte, dei civili trucidati.

Quest’anno la festa della Liberazione assume un valore particolare per San Benedetto. Sono trascorsi 70 anni da quando San Benedetto del Tronto è stata liberata e dedichiamo la cerimonia a uomini di valore che con il loro sacrificio hanno riconsegnato una speranza alla nostra Città: Guido Sgattoni, Francesco Fiscaletti, Mario Mazzocchi, i fratelli Cesare e Antonio Gabrielli e Luciano figlio di Cesare, Neutro e Salvatore Spinozzi e il brigadiere Elio Fileni, il maresciallo dei Carabinieri Luciano Nardone e dell’appuntato Isaia Ceci e i tanti civili che furono trucidati dalla furia del nazifascismo.

 

Questo 25 aprile in particolare ricorderemo i nostri concittadine Francesco Fiscaletti e Mario Mazzocchi e il tenente della Guardia di Finanza Gian Maria Paolini che, proprio in quel 1944, vennero uccisi dai nazifascisti per difendere la nostra terra. Gli altri li ricorderemo nel corso dell’anno grazie alle iniziative programmate dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dall’associazione Carabinieri.

 

Abbiamo invitato a parlare di quelle vicende Emanuela Mazzocchi e Frank Rayner, nipoti di Mazzocchi e Fiscaletti: nelle loro parole rivivranno quelle esistenze, nei loro racconti ritroveremo il coraggio e l’umanità di quei giovani che non ebbero paura di perdere la vita perché in gioco c’era qualcosa di ancor più importante. Spero proprio che siano tanti i sambenedettesi che verranno ad ascoltarli.




24 Aprile 2014 alle 21:07 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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