il taglio del nastro

Inaugurata ieri pomeriggio la sede fermana del Polo Apprendimento.

Sarà un punto di riferimento per tutti i bambini che hanno difficoltà di approccio allo studio

Fermo – È stata inaugurata ieri pomeriggio la sede fermana del Polo Apprendimento, in vicolo degli Orlandi, alla presenza della coordinatrice nazionale, la professoressa Daniela Lucangeli, ordinario di Psicologia dello sviluppo presso l’Università di Padova.

“Una scuola più aperta, che contempli le esigenze di tutti gli alunni è ciò che vorremmo portare avanti con le nostre iniziative” ha dichiarato Rachele Zeppilli, responsabile della sede locale del Polo Apprendimento che ospita anche il CNIS, ossia il coordinamento di insegnanti specializzati che intende promuovere e favorire l’acquisizione di competenze professionali fra gli insegnanti e gli operatori in ambito sanitario, nel campo dell’insegnamento in generale e della psicopatologia dell’apprendimento in particolare.

“Le due cose in effetti vanno insieme” ha proseguito Zeppilli “perché il Polo è dove noi materialmente operiamo attraverso percorsi didattici ad hoc con i bambini che hanno difficoltà di apprendimento o semplicemente diverse modalità di approccio alla lettura, alla scrittura, alla matematica. È un lavoro che coinvolge famiglie ed insegnanti attraverso l’applicazione di una specifica metodologia, basata sulla ricerca scientifica più avanzata”.

In ciascun Polo una équipe multidisciplinare, composta da professionisti in ambito clinico ed educativo, opera con la diretta supervisione dei direttori scientifici e dei consulenti esperti per assicurare percorsi formativi efficaci che possano aiutare concretamente i bambini a migliorare nel loro approccio all’apprendimento.

All’inaugurazione è intervenuto anche l’assessore provinciale Giuseppe Buondonno che ha sottolineato come “oggi più che mai occorra una scuola che possa garantire tutti e non solo le eccellenze; il CNIS ed il Polo Apprendimento rappresentano una risorsa importante per il territorio ed è fondamentale un dialogo aperto e collaborativo con gli istituti scolastici su queste tematiche”.