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Somaria: la rivincita degli asini

di | in: Cronaca e Attualità

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Ortezzano: l’asino come simbolo di una ipotesi alternativa di rapporto con la terra e la biodiversità

 

Ortezzano – Somaria: una festa unica, coinvolgente, capace di rasserenare gli animi e riconnettere le persone che vi hanno partecipato con i giusti tempi della natura, con quelle realtà e quei valori che, oggi, a causa della vita frenetica, ci appaiono estremamente lontani. Ortezzano, piccolo ma attivissimo paese dell’entroterra fermano guidato da una giovane e dinamica sindachessa, Giusy Scendoni, ha ospitato nello scorso fine settimana un festival dedicato all’asino che ha registrato, malgrado l’inclemenza del tempo, una grande partecipazione di pubblico, tra cui molti turisti stranieri.

“Ciò che volevamo, con Somaria, era ristabilire un contatto con un mondo più a misura d’uomo” sottolinea Carlo Pagliacci, uno degli organizzatori della manifestazione insieme a Cristiano e Gianluca Tuzi. “Un uomo, però, capace di rapportarsi con gli animali, capirli, rispettarli, così come capace di rispettare ed apprezzare la campagna, i suoi raccolti, le erbe, i suoni della natura, i suoi simili. Abbiamo realizzato un percorso fatto di ascolto e narrazioni, vocali e musicali, di esperienze di contatto con gli animali, sia montandoli che camminandoci insieme o semplicemente osservandoli mentre volano, come nel caso dei falconi di Nazzareno. Sono stati più di venti gli asini ed i muli presenti alla manifestazione, ed anche qualche cavallo così come una mucca, capre e galline. L’idea di fondo” prosegue Pagliacci “era di riuscire a ricreare un giusto rapporto con la terra e con le sue risorse: ecco perché abbiamo ospitato un mercatino della biodiversità ed esperienze davvero uniche come le lezioni sul campo di Roberto Ferretti, Massimo Montanari, Sonia Baldoni, così come le opinioni dei relatori che hanno partecipato al convegno di domenica scorsa in una gremita sala consiliare”. A discutere di “Biodiversità, ritorno alla terra e riscoperta del giusto tempo della natura” c’erano infatti decine di agricoltori ed appassionati del buon vivere che hanno potuto confrontarsi con esperti quali Fabio Taffetani, docente di Botanica e Biodiversità vegetale all’Università di Ancona, Maurizio Pallante, leader del Movimento per la Decrescita Felice, Bruno Contigiani, presidente dell’associazione Vivere con lentezza e animatore del festival della lentezza di New York, Massimo Montanari, grande esperto del mondo degli asini, Alice Fabbiani, rappresentante del Circuito Città Slow. Presenti anche le istituzioni con l’Assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina, il Sindaco di Ortezzano, Giusy Scendoni, ed i vertici regionali della Confederazione Italiana dell’Agricoltura, Mirella Gattari e Ugo Marcelli.

“Siamo fieri di aver sostenuto questa manifestazione, cresciuta ancora quest’anno malgrado il cattivo tempo, sia in termini di presenze che di eventi e proposte di qualità” sottolinea il sindaco Scendoni. “Quello che ci proponiamo, con Somaria ed iniziative simili, è far sì che la val d’Aso abbia sempre più occasioni di valorizzazione delle proprie potenzialità, soprattutto dal punto di vista agricolo e turistico. Certo la formula di Somaria” conclude il sindaco “è davvero unica e si è dimostrata assolutamente vincente per i risultati ed i commenti entusiastici che abbiamo raccolto. Speriamo di poter proseguire su questa strada, ma tutto ciò sarebbe stato impossibile senza l’impegno della famiglia Tuzi al completo e di Carlo Pagliacci che hanno dato vita a questa idea”.

La festa dell’asino, cominciata venerdì con la suggestiva carovana dei somari che si è snodata per oltre 6 chilometri da Montelparo al centro storico di Ortezzano culminando con la cerimonia di benedizione degli animali partecipanti operata da don Marino Ramadori, si è articolata in una serie di incontri diversi tra loro ma tutti legati da un unico filo conduttore: la magia del racconto e dell’ascolto sui ritmi lenti e ponderati suggeriti dalla filosofia di Somaria. Le parole di Cesare Catà sulla Sibilla, i racconti di Sonia Baldoni sulle guaritrici di campagna, e poi i suoni della cornamusa di Alberto Massi e dell’arpa di Kevin Paolo Cardinali, le marionette di Borisov, i laboratori artistici per grandi e piccini affidati a Lucia, Valeria e Cristina, i falconi di Nazzareno, il Tai Chi con il maestro Michele, le canzoni popolari dei Mazzamurelli e la saudade di Frida Neri, ed infine la grande disponibilità degli asinelli a trasportare i tantissimi bambini presenti hanno reso questa seconda edizione davvero straordinaria. Determinanti il contributo e le collaborazioni con la CIA, la Regione, il Comune di Ortezzano, la Provincia, il circuito Città Slow e gli sponsor per l’ottima riuscita della manifestazione.




16 Luglio 2014 alle 22:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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