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Partite di calcio e ordine pubblico: nota di Confcommercio

di | in: Cronaca e Attualità

Confcommercio

NOTA DELLA CONFCOMMECIO AL SINDACO ED ISTITUZIONI PER CONTEMPERARE LE DIVERSE ESIGENZE

SPALVIERI: ECCESSIVA LA CHIUSURA DEGLI ESERCIZI E DIVIETI APPLICATI A TUTTI

 

ASCOLI PICENO – La superlativa vittoria del nuovo Ascoli Calcio sull’Ancona dello scorso sabato 23 agosto, ha suscitato tanti entusiasmi da parte di tifosi ed appassionati che hanno avuto anche modo di constatare come ci siano ora tutti i presupposti che fanno ben sperare in un futuro radioso della nuova compagine calcistica. Ma l’evento sportivo ha di contro creato qualche legittimo risentimento da parte delle attività commerciali e di pubblico esercizio, ubicate nella zona stadio e nelle vie di accesso allo stesso, poiché per evidenti motivi di ordine pubblico è stato previsto, con specifica ordinanza sindacale (la numero 396 del 19/8/2014), la chiusura per quattro esercizi durante la manifestazione sportiva e per diversi altri il divieto della somministrazione e della vendita di bevande alcoliche, ma senza poi che questo stesso provvedimento fosse esteso anche ai punti vendita presenti all’interno dello stadio, i quali hanno invece continuato a vendere e somministrare liberamente birra e Caffè Borghetti agli spettatori. Alla luce di una tale situazione creatasi con la nuova e più restrittiva ordinanza adottata per sabato 23, che tra l’altro si è differenziata anche da altre analoghe precedenti ordinanze, la Confcommercio si è subito mobilitata nell’interesse delle imprese rappresentate, inviando una circostanziata nota, a firma del presidente delegazione Ugo Spalvieri, al sindaco ovviamente, ma anche al Prefetto, al Questore ed al comando della Polizia Municipale. Con la lettera in parola Confcommercio, dopo avere premesso di condividere ed apprezzare ogni ordinanza finalizzata alla tutela dell’ordine pubblico, evidenzia appunto l’incongruenza del divieto imposto per sabato 23 agli esercizi estern,i ma non ai punti vendita interni allo stadio e che soprattutto la chiusura sempre per motivi di ordine pubblico di quattro bar è risultata fortemente penalizzante dal punto di vista economico degli stessi esercizi, stante anche il difficile momento. Certamente, si legge nella nota di Spalvieri, in presenza di pericolo effettivo per l’incolumità pubblica provvedimenti draconiani sono senz’altro giustificabili ma nel contempo va doverosamente in qualche modo salvaguardata anche l’attività di impresa. I vertici di Confcommercio, rinnovando la loro più ampia collaborazione all’Amministrazione Comunale ed a tutte le istituzioni preposte all’ordine pubblico, auspicano dunque che in futuro non abbiano a ripetersi analoghe restrizioni estreme e che pertanto si possano contemperare le diverse esigenze collettive, evitando soprattutto con coerenza,  diversità di trattamenti.




26 Agosto 2014 alle 15:37 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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