Fonte a Cagnà

Ascoli Piceno – Si narra che nel 1269, una donna  in procinto di partorire si stava recando da Ancarano ad Ascoli, naturalmente a piedi, nei pressi della ” Fonte a Cagnà” di Rocca di Morro, ruppe le acque e partori, accanto alla fonte, il nascituro era Francesco Stabili, figlio di una ricca famiglia Ascolana, noto ai più come Cecco D’Ascoli, che si distinse nel mondo intero come astrologo ed indovino. Bene, quella fontana,che è stata un punto di riferimento economico e sociale importantissimo del territorio, dove le donne del paese ci lavavano i panni, con un acqua che era tiepida in inverno e fresca in estate; abbandonata a se stessa da anni, è stata completamente ricoperta da rovi ed arbusti che ne hanno chiuso anche la strada, che conduce a Case di Coccia. Tre ex giovani del territorio, che in quegli anni hanno vissuto momenti fantastici intorno alla fonte, armati di motosega, decespugliatore, accette, falci, roncole e forconi, pale, picconi, carriola e tanta buona volontà, in mezza giornata, hanno riportato la visione di una “Fonte a Cagnà” semidistrutta ma ancora bella e fruibile.

Fonte a Cagnà, prima

L’ingegnere Sergio Rapagnà ha detto:< un lavoro duro, ma adesso tutti possono vedere come era e a cosa serviva>, Giuliano De Berardinis ci dice < ricordo benissimo quando venivo a  prendere l’acqua con il carro per innaffiare le colture> e Diego Giacoboni ha detto< dopo le due fonti recuperate alla vista, adesso puntiamo a farne un luogo da pic-nic, con panche e tavoli, visto che la strada è percorribile, segnalandole con cartelli appositi>  e poi cercheremo di recuperare la Rocca di Morro, un altro luogo storico, che ha segnato, con molte battaglie per l’Unità d’Italia, come ultimo avamposto dello Stato Pontificio, ma li dovremmo avere l’aiuto dell’Amministrazione Comunale, il volontariato non basta. Anche noi abbiamo dato una mano a Legambiente, abbiamo ripulito alcuni luoghi della nostra città.

Fonte a Cagnà, dopo