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C come Camerino, Cultura e… Clarinetto

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Italian Clarinet Consort

Camerino, Todi, Cesena. Pronti, via! È da queste tre città del centro Italia che è partita la nuova avventura dell’Italian Clarinet Consort. O, meglio, ripartita, dato che questa particolare orchestra raccoglie l’eredità del Clarinett’Ensemble, che negli anni Ottanta ha raccolto successi in lungo e in largo per l’Italia, sotto la direzione del suo fondatore, l’indimenticato Ciro Scarponi. Fra i clarinettisti che presero parte a quella bellissima esperienza musicale, spiccava uno dei pupilli del Maestro Scarponi: Piero Vincenti. Ed è lo stesso Vincenti, docente di Clarinetto presso il Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena e concertista di fama internazionale, che oggi ha deciso di rifondare questa colorata (ognuno veste con la camicia di un colore diverso) orchestra di clarinetti. Già, perché di una vera e propria orchestra si tratta, dato che è formata da strumenti che possono coprire la stessa estensione e svolgere gli stessi compiti di quelli di un’orchestra sinfonica: dal clarinetto piccolo in Mi bemolle, fino al clarinetto contrabbasso.

Nel nome dell’ensemble non poteva mancare il tricolore, perché l’Italia vanta un’importantissima “casata” di clarinettisti, invidiata in tutto il mondo e che in tutto il mondo esporta i suoi rampolli. È recentissima la notizia della nomina a Primo Clarinetto del Concertgebouw di Amsterdam del M.° Calogero Palermo, già Primo Clarinetto dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, ma non si possono non citare professionisti del calibro di Corrado Giuffredi, Primo Clarinetto dell’Orchestra della Svizzera Italiana, e dell’appena trentenne Lorenzo Iosco, Clarinetto Basso della London Symphony Orchestra. Molti, per fortuna nostra, rimangono in Italia, nelle nostre orchestre e nei nostri conservatori, per continuare a dar linfa vitale ad una scuola che, ancora e con orgoglio, sforna talenti di altissimo livello. Tanto si deve, in questo senso, anche all’Accademia Italiana del Clarinetto, di cui l’Italian Clarinet Consort è una diramazione, che dal 1999 promuove questo strumento con iniziative che attirano ovunque professionisti, amatori e semplici curiosi. Ultimo, in ordine temporale, l’International Clarinet Festival svoltosi a Todi nell’ottobre 2014; ma moltissime iniziative avranno luogo nel 2015 a Camerino, dove l’Accademia ha trovato la sua nuova sede ufficiale presso il restaurato Palazzo della Musica, già Istituto Antinori.

L’Italian Clarinet Consort vanta tra i suoi componenti diverse eccellenze del clarinetto italiano… e non solo. Dell’orchestra fanno infatti parte anche l’albanese Xhovan Dimo (Piccolo in Mib) e i cinesi Xuanti Qiu e Yuchun Ye (Clarinetti soprani). La forza del’ensemble è quella di unire professionisti di chiara fama – fra tutti Giulio Cuseri, Primo Clarinetto Solista della Banda Nazionale della Guardia di Finanza – a giovani talentuosissimi, fra i quali Michele Fabbrica, quindicenne di Forlì, già vincitore di diversi concorsi internazionali. Con il Consort collaborano inoltre la pianista albanese Marsida Koni e il batterista camerte Giacomo Correnti.

Nei tre concerti inaugurali è emersa chiaramente la grande versatilità del clarinetto, grazie al repertorio scelto da Piero Vincenti, che va dalle Sinfonie di Donizetti, Rossini e Verdi fino al jazz italianissimo di Henghel Gualdi, passando per la musica klezmer e per quella balcanica. Il riscontro del pubblico, sempre numerosissimo, è stato felice ed immediato sia per la parte classica che per quella moderna, dove a spiccare è stato il solista Vincenzo Correnti, infaticabile divulgatore della musica di uno dei pionieri del jazz italiano, di cui è stato stretto collaboratore: l’emiliano Henghel Gualdi, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa.

Camerino, grazie ad una miracolosa convergenza tra le parti politiche che ne compongono il Consiglio Comunale, diventa non soltanto la città del clarinetto, ma di una piccola rivoluzione culturale che nasce dal cuore dell’Italia e che ci auguriamo sia d’esempio all’intero Paese.

L’invito agli amici marchigiani (e non solo…) è dunque quello di seguire l’Italian Clarinet Consort nei prossimi concerti che terrà, sia in primavera che in estate, a Camerino. Ai camerti va il ringraziamento per la calorosa accoglienza e per la pazienza che siamo certi sapranno dimostrare… quando di clarinetto proprio non ne potranno più!




18 Gennaio 2015 alle 21:56 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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