La Giornata Mondiale del Teatro nasce nel 1961 a Vienna durante il IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa e dal 27 marzo 1962 viene celebrata in centinaia di Paesi al mondo. Ogni anno, in occasione di questa ricorrenza, un esponente mondiale viene chiamato a condividere le proprie riflessioni sul tema del teatro quale strumento non solo di creazione artistica, ma anche di cooperazione tra le persone e i popoli, di sensibilizzazione sociale ed difesa degli ideali. «Il messaggio di quest’anno» spiega Claudia Pasimeni, presidente del Circolo di Piazza Alta, associazione sarnanese attiva nel campo teatrale «ci ricorda quale sia l’importante funzione sociale del teatro: mettere in scena una copia del mondo per riuscire a vedere ciò che si cela oltre l’ovvio, gettare uno sguardo dove è vietato guardare – come scrive Warlikowski. Specialmente oggi che le grandi narrazioni incaricate di spiegare la realtà si sono disgregate e la logica dei media basata sulla brevità e sulla nullificazione della memoria è diventata la forma dominante del pensiero, servono forme di rappresentazioni che stimolino il senso critico e lascino il giusto tempo alla riflessione. Questi sono i temi che affronteremo venerdì con i ragazzi della scuole superiori, per i quali il teatro spesso è un luogo estraneo e troppo vecchio per entrare a far parte del loro mondo. Insieme a Francesco Facciolli, ci soffermeremo in particolar modo sulla Commedia dell’Arte, genere peculiare del teatro italiano fin dal Cinquecento, con cui i ragazzi del Circolo di Piazza Alta si sono confrontati negli ultimi mesi».

In occasione di questa celebrazione, inoltre, nei giorni 28 e 29 marzo, la compagnia del Circolo di Piazza Alta riproporrà lo spettacolo Arlecchino Traditor Perseguitato, frutto di un progetto formativo a cura dello stesso Facciolli, che vede coinvolti dei giovani attori in una ben riuscita rappresentazione del testo scritto dall’attrice Elena Bonelli, anch’essa di origine sarnanese.