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Eliminazione della Regione Marche?

di | in: Cronaca e Attualità

Macroregione

Ascoli Piceno – In questi giorni nel dibattito per l’elezioni regionali s parla anche di ridurre il numero delle Regioni (da 20 a 11 più Roma capitale).

Secondo il DDL Morassut Rannucci (vecchio progetto della Fondazione Agnelli) la nuova mappa italiana dovrebbe essere composta da: Alpina (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria); Lombardia; Triveneto (Veneto-Trentino Alto Adige-Friuli Venezia Giulia); Emilia (Emilia-Romagna e provincia di Pesaro); Appenninica (Toscana,Umbria e Viterbo); Area Adriatica (Marche, Abruzzo e provincia di Rieti), Tirrenica (Campania, basso Lazio e provincia di Isernia), Sicilia, Sardegna, Ponente (Calabria e provincia di Potenza), Levante (Puglia e provincie di Campobasso e Matera), Roma capitale.

Certamente potrebbe essere utili l’accorpamento (meno sperperi, clientele, sedi europee e romane, costi, burocrazia etc.) ma bisogna vedere come si fa e a scapito di chi!

Non da sempre siamo una regione unita, nonostante il referendum che ha visto alcuni comuni del pesarese passare con la Romagna, siamo unici nella storia, nelle attività, nei costumi, poco,o nulla abbiamo a che spartire  con pezzi di Abruzzo e di Molise.

Con questa aggregazione tutto il baricentro sarebbe spostato al Sud, quali benefici o ulteriori tagli a sedi, centri decisionali,  politici etc?

Quanti anni ci vorrebbero per armonizzare norme e leggi di tre regioni?

Già la ns. provincia è penalizzata dal centrismo anconitano con questa proposta ancora peggio.

Ricordo come nonostante il Titolo V la rivoluzione federale è incompiuta come tante altre cose.

Che cosa dice Ceriscioli – candidato alla presidenza Marche .- pesarese?

FRANCESCO FABIANI SEGR. UILPENSIONATI ASCOLI PICENO E FERMO




27 Maggio 2015 alle 21:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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