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Yo La Tengo “Stuff Like That There”

di | in: Recensioni

“Stuff Like That There” (Matador, 2015)

Per gli Yo La Tengo, che nel 2015 festeggiano i trent’anni di carriera, abbiamo terminato gli aggettivi. Ira Kaplan e i suoi sono una leggenda dell’indie-rock americano, paragonabili, quanto ad autorevolezza, ai soli Sonic Youth. “Stuff Like That There” è una raccolta che celebra una storia musicale ricca di cromie e di contrasti, una miscela che continua a definire il suono dell’altra America, quella che non finisce sulle copertine e non fa parlare di sé al di fuori della sua stretta cerchia di ammiratori: dentro vi finiscono pezzi inediti (i delicati e suggestivi Rickety e Awhileaway), riletture di propri brani (gli ottimi All Your SecretsDeeper Into Movies) e ben nove cover. Queste ultime coprono uno spettro musicale che va dai Parliament a Hank Williams, passando per Darlene McCrea, Lovin’ Spoonful e Special Pillow. C’è anche, udite udite!, la versione Yo La Tengo di uno dei classici dei Cure, Friday I’m In Love, spogliata dell’originale febbre danzereccia e resa una ballata indolente e languida. E’ un po’ la cifra stilistica che caratterizza tutto “Stuff Like That There”: gli Yo La Tengo vogliono cullarci con i loro colori pastello, lasciano da parte la smania innovatrice e si concentrano sulle melodie, sulle armonie vocali e sul fragile equilibrio fra bellezza e dolore che Ira, Georgia e James (ai quali per l’occasione è tornato ad unirsi Dave Schramm alla chitarra) sanno cavalcare come pochi. Un lavoro meno eclettico del solito, ma anche più emozionante e sincero.




18 Settembre 2015 alle 18:01 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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