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A proposito della Provincia di Ascoli Piceno

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Piero Celani

di Piero Celani

 

ASCOLI PICENO – Consigliera comunale, Consigliera provinciale (con delega all’edilizia scolastica), titolare di presidenza di un Istituto scolastico a Civitanova, reggente di un Istituto ad Ascoli ed ora anche cantore.

 

Non c’è che dire. Valentina Bellini è una donna dai mille impegni. Anzi. Mille e uno perché ora è anche cantore del presidente D’Erasmo.

 

Oh! Quanto è bravo D’Erasmo, proclama la Bellini. Grazie alla sua titanica impresa la Provincia ha evitato il fallimento.

 

Le casse provinciali, ci dice la bi-consigliera e bi-dirigente scolastico, erano un disastro, “ormai in dissesto”.

 

Celani, ci fa sapere la Bellini, “ha nascosto i macelli sotto il tappeto e se ne è lavato le mani, abbandonando la nave che affondava…”

 

Ma evidentemente, presa com’è dai suoi molteplici impegni, non ha avuto tempo di controllare dei dati e delle cifre che pure sono pubblici.

 

Più facile inneggiare al salvatore D’Erasmo, all’uomo nuovo della provvidenza, perché non tutti i politici sono uguali.

 

Vero. Verissimo.

 

E allora vediamo un po’ di ricordare alcuni dati e alcune cifre.

 

Al nostro arrivo in Provincia abbiamo trovato 80 milioni di debiti. E chi ha amministrato negli anni precedenti la Provincia? Toh! Il Partito Democratico con dieci anni di Colonnella prima e cinque di Rossi poi.

 

Durante la nostra amministrazione abbiamo dovuto riconoscere circa 22 milioni di debiti fuori bilancio. Non passava mese che non ne saltassero fuori di nuovi.

 

E chi ha amministrato negli anni precedenti la Provincia? Toh! Il Partito Democratico con dieci anni di Colonnella prima e cinque di Rossi poi.

La nostra amministrazione, quella del tanto vituperato centrodestra, ha invece ridotto lo stok del debito. Una montagna di debiti. Legga ovviamente, se ha tempo, i bilanci di quegli anni tutti targati PD.

 

Che anni sono stati! Vogliamo ricordare gli oltre 40 milioni di crediti non più esigibili, e cancellati nel 2013?

 

E siccome, nonostante le dichiarazioni della Bellini non abbiamo mai pensato di abbandonare la nave, tutti i nostri sforzi si sono incentrati, tra l’altro, nel ricomporre un quadro economico davvero tragico.

 

Col piano di risanamento, il nostro, abbiamo recuperato crediti nei vari ministeri per oltre 13 milioni e l’abbiamo fatto approvare dalla Corte dei Conti e dal Ministero dell’Interno, altrimenti il default sarebbe arrivato nel 2011.

 

Ed il riconoscimento di nuovo ENTE, forse, la Bellini non lo ricorda perché impegnata nelle prove per il concorso a Preside….

 

Eppure non abbiamo avuto cantori o violini di spalla. Abbiamo fatto, con serietà il nostro lavoro di amministratori eletti dal popolo con l’esercizio democratico del voto mentre vorrei ricordare alla Bellini che in Provincia oggi lei siede per scelta di un partito, guarda caso, ancora il PD.

 

Ah! Dimenticavo. La nostra amministrazione ha ridotto la spesa corrente all’osso ed ha azzerato (zero) le spese di rappresentanza.

 

E non credo che queste siano voci configurabili come quelle di irresponsabili pronti ad abbandonare la nave.

 

La provincia di Ascoli che abbiamo ereditato dalla sinistra è quella che la stessa sinistra ha voluto dividere con Fermo. Una separazione che il centrodestra ha sempre paventata per i costi, e i fatti hanno poi confermato questa nostra visione.

 

Ma oltre a dover fronteggiare la divisione, un autentico fallimento della sinistra, ci siamo ritrovati un organico sovradimensionato con un aumento mostruoso della spesa corrente.

 

E allora dov’era il PD? Dov’era questa pseudo sinistra sempre pronta ad incensarsi e mai a fare dell’autocritica?

 

Intanto dal cappello a cilindro di D’Erasmo escono due nuove chicche: la vendita dell’hotel Marche e di due piani di palazzo S. Filippo. Due piani di palazzo S. Filippo? E che ne facciamo? Appartamenti? Quello che fu un convento edificato nel XVII secolo, appartenuto alla congregazione dei Filippini, ora ridotto a palazzo di civile abitazione.

 

Ma, ancora più interessante, la destinazione dell’Hotel Marche. Nessuno ha risposto alla vendita. Vien voglia di dire: meno male. Eppure la consigliera comunale, consigliera provinciale (con delega all’edilizia scolastica), titolare di presidenza di un Istituto a Civitanova, reggente di un Istituto ad Ascoli ed ora anche cantore, Valentina Bellini, specie nel suo duplice ruolo di insegnante dovrebbe sapere che annesso all’Hotel Marche c’è, e non a caso, una scuola: l’istituto alberghiero. E in caso di vendita dove ha previsto la Bellini, nel suo piano di accorpamento, la possibilità per i ragazzi di fare formazione, oppure dal solito cilindro ha trovato i fondi per costruire un nuovo istituto alberghiero, con annessi servizi?

 

E nel caso, speriamolo, che l’hotel Marche non trovi acquirenti e continui ad ospitare questa scuola quanti soldi, sempre la Bellini, ha previsto per potenziare, sia la scuola, un’eccellenza per la città di Ascoli, e sia l’albergo?

 

O tutti i fondi del “florido bilancio provinciale” andranno per la formazione del mega complesso scolastico ITCG “Umberto I” – IPSIA “Sacconi”– Liceo Artistico “O.Licini”?

 

Ai posteri..

 

F.to Piero Celani




18 Novembre 2015 alle 0:33 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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