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Chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Osimo

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Piero Celani

di Piero Celani

 

Osimo – Ancora un territorio che si vede cancellare alcuni servizi sanitari di primaria importanza.

 

Si tratta della chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Osimo. In sostanza la Regione Marche, forse ha già deciso, in barba alle sacrosante richieste del territorio, di chiudere a partire dal 31.12 p.v. i reparti di ostetricia e ginecologia.

Ancora una volta alla base di tale scelta ci sono ragioni di spending review, di fumosi strumenti di programmazione regionale che prevedono un costante ed inesorabile riordino, in negativo, delle reti cliniche, senza tener conto delle esigenze dei cittadini e dei territori.

Così, in un ospedale come quello di Osimo, unanimemente riconosciuto come sede di alte specializzazioni quali ostetricia e ginecologia al punto di ricevere i riconoscimenti da parte dell’UNICEF, come ospedale “amico del bambino”, si chiude il punto nascita, prima che si completi la realizzazione del nuovo Ospedale dell’Aspio, e cosa ancor più grave, nonostante le rassicurazioni fornite dal Governatore e Assessore alla Sanità Ceriscioli nella recente campagna elettorale.

FORZA ITALIA, è decisamente contraria a tale decisioni assunte dall’esecutivo regionale e dai suoi tecnici, in così breve tempo, costringendo tantissime partorienti a recarsi al Salesi o a Jesi, con gravi disagi, mentre potevano partorire vicino casa ed assistite da un apparato medico a loro noto.

Non si intraprendono scelte così importanti in modo repentino, e senza adeguato preavviso.

Ben venga il nuovo ospedale, ma in attesa, è altresì importante fare rimanere attivo il servizio altamente specializzato ed efficiente qual’è quello di ostetricia, così come più volte promesso dai vertici regionali.

Ma costoro, hanno poi pensato che il sovraffollamento dei reparti del Salesi e dell’Ospedale di Jesi, potrebbero compromettere la qualità del servizio?

Per FORZA ITALIA, è questa la priorità: assicurare la qualità e l’efficienza del servizio, facendo rimanere attivo l’ospedale di Osimo, fino a che non sarà realizzato il nuovo INRCA nella zona dell’Aspio, dove dovrà essere assicurata la presenza dei servizi di Ostetricia e Ginecologia.

 

F.to Piero Celani




5 Dicembre 2015 alle 18:44 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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