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Bora – MAPO

2015-12-28

La Giunta regionale ha approvato le modalità attuative (Mapo) del Fesr 2014/2020:

337,3 milioni disponibili. Bora: “Maggiore trasparenza, semplificazione, eliminazione dei finanziamenti a pioggia”

Programma Mapo-Fesr: bandi via Pec a imprese, maggiore semplificazione, integrazione dei fondi europei e  stop a finanziamenti a pioggia. Lo ha annunciato, stamane, in conferenza stampa, l’assessora regionale alle Politiche comunitarie, Manuela Bora. Le novità partiranno a gennaio e sarà questo il primo step verso “una migliore accessibilità alle risorse Ue”, come ha sottolineato l’assessora illustrando le principali novità della programmazione del Por Fesr 2014-2020 dopo il via libera dell’atto da parte della Giunta. Nel complesso, la dotazione del Mapo-Fesr è di 337,3 milioni di euro con un incremento del 17%, pari a 50 milioni, rispetto alla precedente programmazione 2007-2013. Le aree d’intervento sono sei: innovazione con 114 milioni di euro, agenda digitale con 24,3 milioni, competitività con 67,8 milioni, efficienza energetica con 65,4 milioni, prevenzione e gestione rischi climatici con 22,8 milioni. Infine, cultura e turismo con 32,6 milioni di euro. L’innovazione sarà il filone principale dal momento, ha chiarito Bora, che “questo asse incide per oltre il 30% sulla disponibilità totale. Infatti, assieme allo sviluppo tecnologico, l’internazionalizzazione, le infrastrutture e l’accesso al credito, l’innovazione è uno dei pilastri del nuovo modello della giunta Ceriscioli”. L’assessora Bora ha, quindi, annunciato che, all’inizio del 2016, i primi bandi a partire “saranno quelli dedicati al sostegno del Made in Italy, agli interventi per le aree di crisi e quelli per la tutela delle attività di internazionalizzazione delle imprese”. L’assessora ha, poi, messo in evidenza che il Por Fesr destina 12 milioni all’unificazione dei Confidi (consorzi di garanzia collettivi dei fidi). “La vera sfida – ha affermato ancora l’assessora – sarà quella di riuscire a intercettare i fondi diretti dell’Unione europea, gestiti dalla Commissione: per fare questo, la Regione migliorerà al massimo l’operatività del proprio ufficio di Bruxelles”.

Garanzia giovani, nuove opportunità per i Neet con il Programma FIxO

 

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Altre risorse alle Marche

Bravi: “Pubblico e privato insieme per dare occupazione ai ragazzi che non studiano e non cercano lavoro”

 

Ancona – Coinvolgere i 34 istituti scolastici già impegnati a contrastare la disoccupazione giovanile e le quattro università marchigiane per orientare al lavoro 2.030 ragazzi Neet: giovani fino a 29 anni che hanno abbandonato lo studio e non cercano un’occupazione. L’obiettivo è quello di avviarne 27 a un percorso di tirocinio e 118, tra laureati e diplomati, al lavoro. È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale che regolamenta l’utilizzo di nuove risorse nazionali del Programma FIxO (Formazione e Innovazione per l’Occupazione) assegnate alla Marche da Italia Lavoro (Agenzia del ministero del Lavoro). Il nuovo programma verrà sviluppato attraverso un Piano regionale, approvato dalla Giunta nell’ultima seduta prenatalizia, che integra gli interventi avviati con Garanzia giovani Marche. “Con questo provvedimento vogliamo raggiungere i giovani Neet marchigiani che hanno i requisiti previsti dal Garanzia giovani, ma non usufruiscono delle opportunità del programma – spiega l’assessore al Lavoro Loretta Bravi – A questi ragazzi che non studiano e non cercano lavoro forniamo informazioni sui servizi disponibili, come l’orientamento, l’accompagnamento lavorativo, il tirocinio. Le nuove risorse assegnate consentiranno di implementare le iniziative regionali di Garanzia giovani per contrastare la disoccupazione giovanile e ridurre i tempi di ingresso nel mondo del lavoro, allineando le competenze scolastiche con i fabbisogni professionali delle imprese”. La delibera della Giunta autorizza la firma della convezione con il ministero del Lavoro, approva il Piano regionale FIxO, con la lista delle scuole e delle università partecipanti. La Regione metterà a disposizione di Italia Lavoro e delle istituzioni scolastiche coinvolte i propri sistemi informativi, attraverso il rilascio di credenziali di accesso: “Una stretta sinergia tra pubblico e privato per accrescere l’efficacia delle risorse disponibili a favore dei Neet”, conclude l’assessore Bravi.

 

AGRINIDO E LONGEVITA’ ATTIVA: PROSEGUONO PROGETTI E SPERIMENTAZIONI NELLE IMPRESE AGRICOLE

Nelle Marche la multifunzionalità dell’impresa agricola e la sua diversificazione passano anche per il Sociale. Prosegue infatti la sperimentazione del modello di Agrinido di qualità per un ulteriore anno e allo stesso tempo prende il via il progetto “Longevità attiva in ambito rurale”. La giunta a questo proposito, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Anna Casini, ha dato l’assenso alla proroga della convenzione per l’attività di coordinamento pedagogico unitario del progetto educativo per l’infanzia con la Fondazione Chiaravalle Montessori e di seguito ha approvato lo schema di Accordo di ricerca con l’Inrca per l’elaborazione di un format di servizi per la popolazione anziana in ambito rurale. “Le Marche – osserva la vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini- ormai da diversi anni si posizionano tra le migliori Regioni per utilizzo dei Fondi europei e per obiettivi conseguiti. Tra le scelte che caratterizzano la politica agricola regionale c’è quella del Rurale sociale, di cui il progetto Agrinido di qualità è un elemento essenziale. Il format nasce dalla partnership tra Regione Marche e il Comune di Chiaravalle, fondatore-promotore della Fondazione Chiaravalle-Montessori che ha creato un modello educativo innovativo e approfondito, proposto sia in versione tradizionale che in applicazione della pedagogia montessoriana. L’esperienza pilota dell’agrinido di Pievebovigliana, partita nel gennaio 2012, ha rappresentato una delle prime iniziative in Italia. Oggi nelle Marche gli agrinido sono 5 e costituiscono un esempio di eccellenza per tutte le altre regioni. Il successo ottenuto ha spinto a proseguire su questa strada in modo deciso e di allargare l’impegno per la valorizzazione dell’impresa rurale come fornitrice di servizi sociali e di welfare locale non solo in favore dell’infanzia. Proseguiremo, infatti, con progetti per la residenza degli anziani, per il trattamento di disabilità e per altre situazioni di disagio, estendendo così quel ruolo sociale dell’azienda agricola che intendiamo sempre più incentivare”. AGRINIDO Gli Agrinido sono un servizio educativo promosso dalla Regione Marche e rivolto a bambini da uno a tre anni, svolto dall’imprenditore agricolo in connessione con la propria attività si silvicoltura e di allevamento degli animali e nel rispetto della normativa regionale di settore per la gestione dei servizi per l’infanzia. L’attività agricola deve rimanere comunque principale. Il format Agrinido va letto come un passo importante nel processo di rivalutazione culturale e di recupero della funzione sociale del mondo agricolo, con la conseguente ricostruzione di un welfare locale di valore. Attualmente nelle Marche gli agrinido sono 5: l’esperienza a Pievebovigliana (Mc); l’Arca di Noè a Fermo; Alla Natura a San Ginesio (Mc); La fornace degli gnomi a Gagliole (Mc); L’orto dei pulcini a Ostra(An). Per maggiori informazioni sono attivi il sito http://www.agrinidodiqualita.it/ e la pagina Facebook Agrinido Regione Marche. LONGEVITA’ ATTIVA L’accordo con l’Inrca regola le attività di ricerca, di interesse comune, relative all’elaborazione di uno specifico format per l’offerta di servizi alla popolazione anziana in ambito rurale. Il documento dovrà delineare gli aspetti peculiari e caratterizzanti dei servizi che l’azienda andrà ad offrire con l’obiettivo di mantenere e stimolare le capacità psicofisiche dell’anziano attraverso percorsi di inclusione sociale e di prevenzione dall’isolamento, valorizzati dalle specificità offerte dall’ambiente rurale in termini di benessere e qualità della vita. La realizzazione di uno specifico format è il risultato della precedente sperimentazione sempre in collaborazione con l’Inrca che aveva portato ad un Bando – Concorso di idee nel settembre 2014 e il conseguente avvio delle attività pilota da parte delle 8 aziende beneficiarie.



28 Dicembre 2015 alle 18:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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