Adrianne Lenker “Songs”
Per l’ascoltatore è naturale entrare in confidenza con la musica di Adrianne Lenker dei Big Thief, ma non sempre facile sentirsi a proprio agio con la sua intimità. La nudità e la verità possono fare paura.
Per l’ascoltatore è naturale entrare in confidenza con la musica di Adrianne Lenker dei Big Thief, ma non sempre facile sentirsi a proprio agio con la sua intimità. La nudità e la verità possono fare paura.
Un disco che scorre liquido ma lascia l’amaro in bocca. Il rifugio nelle droghe (basta scorrere i titoli per trovarne un ricco campionario) offre un punto di vista diverso per leggere una realtà brutale, ansiogena, avvelenata
David Ramirez è un musicista che viene da Austin, Texas, e con “My Love Is A Hurricane” arriva al quinto album, il più ricco musicalmente, il più fragile emotivamente. Concepito all’inizio come una dedica d’amore alla sua ragazza, si è trasformato in un disco sulla fine dell’amore
Paolo Benvegnù continua a sondare gli abissi dell’animo umano. E’ partito dal proprio personale abisso, ormai più di sedici anni fa con il primo album solista “Piccoli fragilissimi film”, per poi gradualmente abbracciare gli abissi della lontananza, della diversità, dell’altro
“Il Cagliari degli eroi. Il riscatto di una Nazione” di Giovanni Giacchi e Maurizio Verdenelli Rubo il mestiere, spero non troppo impropriamente al giornalista e per amore mi azzardo in una recensione, non so quello che verrà fuori. “Il Cagliari
Reunions è il sesto lavoro solista di Jason Isbell e molto probabilmente il suo migliore. Contiene dieci brani in cui un uomo adulto si guarda alla specchio e riesce a vedere ferite e cicatrici
Era il 2006, Serafino pubblicava il suo album “Very Etnico” e Il Mascalzone lo recensiva con un pezzo di Simone Grasso. E’ stato lo stesso Serafino a ricordare quel pezzo sabato scorso, durante la sua prima conferenza stampa da presidente
L’artista australiano rilegge in chiave electro-pop i classici del suo repertorio
Tante idee, quasi tutte a fuoco. Suoni spesso dilatati, pensati e prodotti con cura certosina ma, allo stesso tempo, capaci di apparire curiosamente naturali e spontanei. Una voce sicura e funzionale alle dispersioni melodiche delle nove tracce. Ed O’Brien è un po’ il George Harrison dei Radiohead, è arrivato il momento di dargli ascolto
Il cantautore di Portland utilizza racconti di migranti per i propri testi, presi dai giornali, raccolti per strada o appartenenti alla propria storia familiare, e riesce a commuovere con melodie lennoniane e con riluttanti e polverose poesie regalate al vento