Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 21:49 di Ven 26 Apr 2024

STABAT MATER – Il dolore della Madre

di | in: Cultura e Spettacoli

Concerto 28 Marzo “2010”  il 28 marzo 2010 (domenica delle Palme) alle ore 21,30 presso la Chiesa San Filippo Neri di S. Benedetto T.


Tale iniziativa, realizzata dall’Associazione “Franz Schubert”, inserita nella Stagione Concerti del Comune di S. Benedetto T., rappresenta un omaggio alla musica sacra e a Pergolesi nei 300 anni della nascita.

Lo Stabat Mater, attribuito a Jacopone da Todi, è uno scorcio del dramma della Passione di Cristo e, in particolare, narra drammaticamente il rapporto fra Madre e Figlio negli ultimi istanti di vita.

L’opera conduce il pensiero alla condizione umana e all’attenzione verso l’umana sofferenza delle persone che, invece, sembra essersi persa nell’indifferenza dell’era moderna. Nello Stabat Mater la sofferenza diventa empatia, comprensione, ed è in questa comprensione, o meglio, in questa universalizzazione del dolore, che si trova la consolazione. 

ello Stabat Mater ci sono tutte le Madri del mondo e non importa se la morte è arrivata da un incidente, da un bombardamento, da un’azione bellica, da un atto di terrorismo, da un nubifragio, da un terremoto, da una malattia. Lo Stabat Mater Dolorosa rappresenta tutte le Madri di Plaza de Majo, le Madri dei ragazzi del Kursk,  le Madri di Beslan, le Madri del Darfur, di Israele, della Palestina, le Madri dell’Iraq, dell’Afghanistan, dell’Africa ma anche tutte le Madri che soffrono. E la sofferenza di Maria, nello Stabat Mater, è l’icona dell’uguaglianza dell’umanità e della necessità di sentirsi compresi nell’universalità della Grande Madre, che comprende il dolore per averlo vissuto.

Il “nuovo” Stabat Mater, in prima assoluta, composto da due autori sambenedettesi, Benedetto Guidotti (per la musica) e Fabrizio Urbanelli (per il testo), si attiene alle linee dei grandi autori del passato ma ha la particolarità di essere in lingua italiana.

Il momento culminante della Passione di Cristo viene rappresentato come un grande affresco corale in questa moderna Cantata Drammatica per soprano, coro e archi. La musica e il testo rievocano un dolore e una solitudine immensa di una madre e un figlio ma, allo stesso tempo, offrono un grande messaggio di amore e di speranza. La presenza del solista e del coro accentuano l’azione con grande drammaticità.


Interpreti d’eccezione, il Soprano Margherita Calìa, la Corale polifonica “Cento Torri” di Ascoli Piceno e l’orchestra da camera “I Solisti Piceni”, diretti dall’autore stesso della composizione, Benedetto Guidotti. Particolare aspetto da rimarcare è la provenienza degli artisti, tutti del Piceno, testimonianza notevole dell’alto grado artistico locale.

Ingresso gratuito

 




26 Marzo 2010 alle 22:51 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata