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Influenza = Vaccino = Salute … Tutto qui? Non proprio!

di | in: Benessere e Salute, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Il vero protagonista di questo duro “confronto” non sarà il vaccino (o perlomeno non solo lui) ma come sempre accade sarà il sistema immunitario del nostro corpo a cui questo composto si rivolge, stimolandolo. In parole semplici, l’attuale vaccino, come la stragrande maggioranza dei vaccini, non sarà altro che la simulazione in forma ridotta di un particolare ceppo virale virale, denominato appunto A/H1N1, il cui risultato desiderato è la formazione di specifici anticorpi che siano in grado di affrontare e debellare in modo mirato il futuro ospite indesiderato. Ricordiamo però che se il virus muta (essendo una proteina lo può fare con estrema facilità) l’attuale vaccino disponibile per continuare ad essere efficace dovrebbe poi essere “corretto”, ma questo è improbabile, poiché le dosi prodotte hanno e avranno tutte le medesime caratteristiche e per modificare il composto in un tempo successivo, bisognerà prima comprendere quale mutazione abbia attuato il virus.

Il suddetto processo di difesa presuppone principalmente il corretto funzionamento del sistema immunitario del nostro organismo il quale, anche in questi tempi definiti “moderni”, non è sempre in condizioni ottimali dato che è continuamente sollecitato e spesso attaccato da “virus” che purtroppo ormai fanno parte del nostro quotidiano: inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque ed elettromagnetico, alimentazione scorretta, abuso di farmaci, abitudini di vita non sane (fumo, alcol …), pensieri ed emozioni conflittuali.

Per riuscire nell’intento di ripristinare un’adeguata risposta immunitaria, il nostro sistema di difesa naturalmente dotato di enormi ma non infinite capacità di adattamento dinamico e di elevata efficienza, ritengo sia assolutamente necessario tornare ad abitudini di vita più sane e naturali, assumendoci direttamente la responsabilità personale della nostra salute, attraverso una maggiore educazione e in-formazione (cominciando nelle scuole primarie), non delegando questo importante compito solo al personale sanitario che sempre più spesso è costretto a confrontarsi, sovente purtroppo anche in ritardo e in emergenza, con problematiche e criticità che superano le loro capacità d’intervento.

Ritornando al vaccino e soprattutto a un adeguato funzionamento del sistema immunitario, credo che  una particolare attenzione dovrebbe essere rivolta a coloro – e ho la sensazione che nei paesi industrializzati siano veramente tanti – che per necessità si sottopongono a terapie immunosoppressive. Pur non essendo un medico, è da tempo che mi confronto con certe realtà. Forse sarebbe tempo di  iniziare a pensare, a sperimentare e a introdurre farmaci che non sopprimano, né stimolino il sistema immunitario (e mi riferisco appunto agli immunosoppressori e agli immunostimolanti), bensì lo modulino, per ricondurlo all’equilibrio, all’armonia, come un capace direttore con gli orchestrali che dirige… ma questa è un’altra storia.

La medicina dispone sempre più di strumenti tecnologicamente evoluti: è ormai nella pratica quotidiana far uso dei raggi X, degli ultrasuoni, del laser, dei campi magnetici e nel linguaggio comune si parla di ecografia, TAC, risonanza magnetica nucleare, PET. Questi “mezzi” assai utili di cui dispone la medicina permettono diagnosi precoci, ma la prevenzione, nel vero senso della parola del  pre-venire “prima che venga”, chiama in causa di ciascuno di noi e la responsabilità che abbiamo nei nostri confronti e nei confronti degli altri individui.

La prevenzione richiede la nostra partecipazione attiva, consapevole e responsabile nelle abitudini di vita e nei comportamenti quotidiani. Ciò naturalmente implica,come ho già detto, il recuperare sane abitudini di vita quale forma consapevole e responsabile di rispetto nei nostri confronti e dell’ambiente di cui troppo spesso abusiamo senza rammentare che per vivere abbiamo bisogno di respirare aria, di bere acqua e di nutrirci e quindi della terra.

Non intendo inquietare alcuno con queste mie affermazioni, ma desidero sottolineare e lo faccio fermamente che i soli rimedi farmacologici, pur essendo spesso utili strumenti a nostra disposizione, non saranno mai completamente in grado di ripristinare quella condizione di equilibrio e di ben-essere che le abitudini, lo stile di vita, la mente, in aggiunta ai molteplici e disparati agenti esogeni ed endogeni, mettono troppo spesso in seria difficoltà.

L’essere umano non è “infrangibile”, non è immune a questa continua iper-stimolazione, ma  attraverso il nostro comportamento spesso irresponsabile non facciamo altro che credere paradossalmente che lo sia. In tal caso commettiamo un grave errore di cui in seguito, prima o poi, saremo chiamati a pagare le inevitabili ma del tutto logiche conseguenze.

Non possiamo solo stare lì ad aspettare che due potenti case farmaceutiche consegnino (non gratuitamente) il tanto atteso vaccino, ma invece preoccupiamoci seriamente di pre-disporre in tempo il nostro corpo così da riuscire a coadiuvare l’effetto di questo preparato o addirittura a farcela da sé. Per quel che riguarda il mio stato di salute, sto cercando di rafforzarlo maggiormente per poter più serenamente ma soprattutto responsabilmente scegliere la seconda opzione.

Riego Gambini




29 Settembre 2009 alle 20:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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