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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

29 DICEMBRE 2009 12:55
DURA PROTESTA SUI BINARI. SPACCA: BASTA CON I TAGLI.

‘Non possiamo accettare che le Marche vengano emarginate dal grande traffico ferroviario. Chiediamo l“apertura di un tavolo al Ministero dei Trasporti con l“amministratore delegato di Trenitalia Moretti e le altre Regioni della dorsale appenninica interessate – ha detto Spacca – per avere un piano a lungo termine per l““interconnessione dell“Italia centrale con i collegamenti nazionali e internazionali su ferro. Se ci sara` un“apertura in questo senso siamo disponibili a integrare con treni regionali il contratto di servizio siglato con Trenitalia il 13 novembre scorso in modo da intervenire su problemi quotidiani e garantire migliori servizi ai pendolari’. Cosi` il Presidente Gian Mario Spacca ha voluto sottolineare la dura protesta scattata alla stazione Fs di Ancona contro i tagli effettuati con l’orario invernale e a favore invece del diritto alla mobilita` e alla qualita` dei servizi. ‘Basta subire le scelte e i tagli di Trenitalia, le Marche devono alzare la testa e pretendere piu` attenzione’ e` la richiesta unanime, avanzata in primis dall’assessore ai Trasporti Pietro Marcolini. Con slogan come ‘No all’emarginazione del territorio’ ‘No treni No parti’ ‘Non solo alta velocita`’, c’erano un centinaio di persone sul primo binario che, all’unisono, con le istituzioni in testa, hanno chiesto al ministro di intervenire subito presso l’A.d. Moretti in persona senza intermediazioni, per ridare un ruolo di primo piano alle Marche rispetto alle scelte penalizzanti fatte con il nuovo orario Trenitalia. Scelte che oltre tutto danneggiano anche altre regioni come l’Abruzzo che non vengono nemmeno coinvolte come le Marche negli investimenti dell’alta velocita`, unica cosa che sembra interessare al momento Trenitalia. Sono scesi fra i binari per una protesta unitaria, insieme a Spacca, Marcolini, Benatti Amagliani, Rocchi e numerosi consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, le Province e i Comuni della costa adriatica: tantissimi i sindaci presenti, da Fano, Ancona, San Benedetto (le citta` piu` penalizzate) con diversi parlamentari marchigiani (fra cui Magistrelli, Amati, Favia e Agostini) oltre naturalmente a tutte le organizzazioni sindacali dei Trasporti, Orsa e le associazioni pendolari e dei consumatori. ‘La prossima volta ‘ ha detto la Magistrelli ‘ bloccheremo la stazione per mezza giornata’. La manifestazione ha visto coinvolti al di la` del partito di appartenenza, politici di sinistra e di destra ‘a dimostrazione di quanto sia sentito il problema dei pendolari ‘ ha ribadito Marcolini – che si sono visti scippare dal 13 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, circa trenta fermate soppresse lungo la dorsale adriatica costringendo l’utenza a sacrifici ulteriori e imprevisti. Tante le citta` penalizzate, Fano che deve fare a meno di 4 fermate su 5 dell’Eurostar, Senigallia, Ancona, Civitanova, Porto S. Giorgio, S. Benedetto con gravi, evidenti, ripercussioni per l’entroterra che risulta cosi` sottoservito. La nostra ‘ ha concluso Marcolini ‘ e` una protesta ma anche una proposta che ha due sbocchi. Uno istituzionale: la presenza qui dei parlamentari anticipa l’iniziativa presso la Commissione Trasporti e il Ministero. Non bisogna dimenticare che il Governo e` l’azionista solitario delle Ferrovie e quindi il primo responsabile del definanziamento per gli interventi sull’Adriatico. L’altro riguarda invece il ripristino immediato degli orari con l’integrazione della regione Abruzzo e di eventuali mezzi sostitutivi e integrativi per non far venire meno i collegamenti per i pendolari’.



29 DICEMBRE 2009 11:25
AVVIATO L’ITER PER I PROVVEDIMENTI 2010 A SOSTEGNO DELLE IMPRESE COOPERATIVE.

La Giunta regionale, nella seduta del 28 dicembre, ha approvato l’avvio dell’iter di due importanti provvedimenti per gli interventi 2010 a sostegno delle imprese cooperative. Il primo e` il quadro attuativo della L.R. n. 5/2003 che prevede i nuovi bandi a sostegno del settore con uno stanziamento complessivo di piu` di 4 milioni di euro. Con interventi a favore della capitalizzazione delle imprese, degli investimenti innovativi, del finanziamento a cooperative di nuova costituzione e agli interventi sperimentali per il Piceno e il distretto della meccanica. Rimangono confermate le priorita` per la salvaguardia occupazionale, il reimpiego di lavoratori da aziende in crisi, la costituzione di imprese cooperative promosse da lavoratori in mobilita`, giovani e donne. Il secondo provvedimento riguarda l’attuazione della recentissima L.R. n. 25/2009 con la quale la Regione sostiene la trasmissione d’impresa a favore di lavoratori riuniti in cooperativa. Un intervento a favore di nuove cooperative promosse in maggioranza da lavoratori che intendono rilevare l’attivita` o rami di attivita` dell’azienda nella quale hanno operato. Le imprese verranno finanziate con contributi a fondo perduto e con prestiti in proporzione all’occupazione salvaguardata e agli investimenti e ai costi della fase di avvio. La dotazione finanziaria di 300.000 euro permettera` il finanziamento di alcune prime iniziative che potranno essere da esempio per altre successive esperienze. ‘I due provvedimenti, adottati in tempi rapidissimi, a pochi giorni dall’approvazione del bilancio – afferma l’assessore regionale alla Cooperazione, Sandro Donati – sono stati trasmessi alla Commissione consiliare competente per acquisirne il parere. Se l’iter verra` concluso rapidamente, le imprese potranno usufruire degli interventi in tempi ravvicinati e quindi con una maggiore tempestivita` dell’azione di sostegno contro la crisi’. ‘Inoltre – continua l’assessore – la Giunta ha adottato nella seduta del 21 dicembre la delibera n. 2159 che consente alle cooperative, alla luce della crisi economica e delle difficolta` ad essa collegate, di presentare istanza motivata di sospensione temporanea del pagamento delle rate dei prestiti erogati dalla Regione. ‘La cooperazione – conclude Donati – rappresenta una risorsa essenziale contro la crisi e per il rilancio dello sviluppo, proprio per questo continuiamo con forza a sostenerla’.

29 DICEMBRE 2009 09:52
MARCHIO REGIONALE QM PER L’AGRITURISMO DI QUALITA’.

Su proposta del vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, la Giunta regionale ha approvato il disciplinare relativo all’agriturismo, finalizzato all’uso del marchio QM ‘ Qualita` garantita dalle Marche. ‘L’agriturismo ‘ nota Petrini ‘ ha grandi potenzialita` di sviluppo in relazione alle caratteristiche territoriali e paesaggistiche delle Marche. Con l’estensione del marchio QM al settore agrituristico ci poniamo l’obiettivo di aumentare ulteriormente la qualita` dei servizi offerti agli ospiti, garantendo un livello superiore alla norma. Al fine di valorizzare al meglio la diverse peculiarita` del territorio, abbiamo adottato, per la concessione del marchio, un sistema misto composto in parte da requisiti obbligatori per tutti le aziende agrituristiche e in parte da criteri facoltativi che danno origine ad un punteggio. Solo chi supera un determinato punteggio ‘ differenziato a seconda che l’azienda offra o meno anche il servizio di ristorazione ‘ ha diritto al marchio.. Abbiamo scelto di privilegiare la creazione di circuiti che mettano in collegamento le diverse aziende, in modo da massimizzare la valorizzazione delle aree rurali. L’auspicio e` che il maggior numero possibile dei 768 agriturismi marchigiani possa col tempo fruire del marchio QM’. Il disciplinare descrive e codifica tutti i servizi che le strutture ricettive possono offrire all’ospite, come la gestione di un sito web, servizi ricreativi, organizzazione di una rete di agriturismi con almeno la meta` in grado di offrire servizio di ristorazione. Attenzione poi alla formazione specialistica per operatori agrituristici, requisito obbligatorio per accedere alla certificazione QM. Valutati positivamente anche gli operatori che hanno all’attivo corsi di sommelier, di assaggiatore di olio d’oliva o di guida turistica. Dovranno essere presenti obbligatoriamente nella struttura documenti e materiale informativo sulle attrazioni del territorio e personale capace di parlare almeno una lingua straniera. Daranno punteggio ai fini dell’ottenimento del marchio, tra l’altro, anche la presenza di servizi per disabili, spazi per bambini, collegamento internet a disposizione per gli ospiti e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Naturalmente grande rilevanza, nella ristorazione, e` data al ricorso di menu` tipici marchigiani, con indicazione dell’origine delle materie prime utilizzate nella preparazione dei piatti. La rintracciabilita` dell’origine dei prodotti usati e` assicurata dal sistema ‘Si.Tra.’, sistema informatico regionale cui aderiscono tutti i componenti della filiera di volta in volta interessata. ‘Si.Tra.’ assicura il flusso di informazioni necessarie alla tracciabilita` oppure, per ogni unita` minima di prodotto, le caratteristiche, i flussi dei materiali, la tipologia delle organizzazioni coinvolte e gli aspetti organizzativi. La Regione ha gia` emanato disciplinari QM per i prodotti lattiero ‘ caseari, i molluschi, gli oli monovarietali, le carni suine, bovine ed ovine, la filiera ittica, il latte alta qualita`, e la filiera cereali. Il marchio e` inoltre applicabile alle produzioni biologiche ed al servizio ristorazione. QM e` un’iniziativa che va incontro alle esigenze dei consumatori, indirizzandoli verso prodotti locali di qualita`, rafforzando al contempo le imprese agricole del nostro territorio e la sua attrattivita` turistica.(f.b.)



29 DICEMBRE 2009 09:43
COMMERCIO, DEROGHE DOMENICALI, PROPOSTA DI LEGGE PER RIPRISTINARE LE DISPOSIZIONI DEL TESTO UNICO: 26 GIORNATE. SOLAZZI: “ORARI DI VENDITA UNIFORMI”.

Ripristinare le disposizioni del Testo unico sul commercio che disciplinano le aperture domenicali, modificate dalla Legge finanziaria regionale 2010 a seguito dell’approvazione di alcuni emendamenti. E` l’obiettivo di una proposta di legge che la Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa, su iniziativa dell’assessore Vittoriano Solazzi. Disposizioni largamente condivise dagli operatori di settore, dalle associazioni di categoria, dalle istituzioni, nella fase di concertazione del provvedimento. La proposta di legge stabilisce nuovamente in 26 le giornate massime di deroghe domenicali e festive autorizzabili. L’apertura tutto l’anno e` consentita solo agli outlet e agli spacci aziendali delle imprese (non alimentari) che svolgono la produzione nelle Marche. ‘L’obiettivo ‘ sottolinea l’assessore Vittoriano Solazzi ‘ e` quello di omogeneizzare l’impianto degli orari di vendita, per favorire la crescita uniforme del commercio su tutto il territorio. Il provvedimento si rende necessario per adeguare le disposizioni del nuovo Testo unico sul commercio con quelle emanate attraverso la Legge finanziaria regionale 2010, approvata nei giorni scorsi. La Finanziaria ha modificato alcuni articoli per consentire aggiustamenti necessari a una migliore applicazione della normativa di settore. Ma il comma sugli orari, che, di fatto, va incidere, in modo considerevole, sulla struttura delle deroghe domenicali e festive, crea un sistema disomogeneo su tutto il territorio regionale. Richiede, pertanto, il ripristino della normativa contenuta nel Testo unico recentemente approvato’. Un emendamento alla legge finanziaria prevede una deroga generale per tutti i Comuni turistici delle Marche a favore delle attivita` commerciali, a eccezione dei centri commerciali. Questa disposizione contrasta con le regole del Testo unico che disciplinano l’apertura domenicale e festiva (massimo 26 giornate di deroghe) e con la possibilita` di apertura domenicale e festiva (tutto l’anno) gia` prevista per il piccolo commercio dei centri storici di tutti i comuni marchigiani, dei comuni del lungomare e di quelli montani fino a 2.500 abitanti..




29 Dicembre 2009 alle 22:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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