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dalla Regione Marche

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04 GENNAIO 2010 12:49
PRECARI SCUOLA, LA REGIONE MANTIENE GLI IMPEGNI. L“ASSESSORE BENATTI HA INCONTRATO I SINDACATI .

‘Con l’approvazione della finanziaria regionale 2010, e` stato possibile avviare a realizzazione la misura di sostegno per il precariato nella Scuola che avevamo previsto gia` a luglio scorso nel POR 2009. Un’operazione, oggetto di uno specifico accordo firmato il 4 dicembre con il Ministero dell’Istruzione, che puo` conseguire molteplici obiettivi: potenziare i servizi per gli studenti, rafforzare l’offerta di formazione e istruzione, non disperdere, ma anzi valorizzare un patrimonio di capacita` progettuali dei docenti gia` affermato, sostenere chi ha perso il lavoro. Siamo quindi soddisfatti di aver imboccato il cammino della realizzazione di un impegno che avevamo preso tra le prime regioni italiane a sostegno dei lavoratori precari della Scuola.’ Riferisce cosi` l’assessore regionale all’Istruzione, Stefania Benatti, l’esito dell’incontro tenutosi prima di fine anno tra Regione e Sindacati – CGIL CISL UIL Scuola e Snals, presenti i segretari regionali di CISL e UIL, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti- per condividere i criteri di assegnazione degli ausili finanziari a favore del precariato nella Scuola. Una misura di sostegno contenuta anche nel protocollo di intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo, sottoscritta a Fabriano tra Regione Marche e Sindacati. La programmazione regionale ha previsto una dotazione finanziaria di 1 milione e 200 mila euro a favore di circa 400 lavoratori (tra docenti e personale ATA) con un intervento medio di 3000 euro, nell’anno 2009/2010 come indennita` di partecipazione ai progetti promossi dalla Regione. Il monte ore medio di lavoro per progetto sara` tra le 180 e le 220 ore. Con i Sindacati sono stati concertati anche gli ambiti di progettazione su cui lavoreranno docenti e personale ATA: sostegno agli alunni disabili, integrazione linguistica per gli studenti stranieri, contrasto alla dispersione scolastica, assistenza e sorveglianza. I progetti saranno presentati dalle autonomie scolastiche sulla base di uno specifico avviso pubblico che sara` definito in una riunione il prossimo 7 gennaio, nel Comitato paritetico MIUR ‘Regione Marche, presieduto dall’assessore Benatti. (ad’e)



04 GENNAIO 2010 12:29
PIANO FORESTALE REGIONALE, CRITERI E MODALITA` PER IL RECUPERO DEI CODICI CAMALDOLESI .

La Giunta regionale ha fissato, su iniziativa di Paolo Petrini, assessore regionale all’agricoltura, i criteri e le modalita` di finanziamento per il recupero del Codice forestale camaldolese. Il progetto, avviato nel 2002, anno internazionale della montagna, e in parte finanziato nel 2004, si prefigge lo scopo di riscoprire e valorizzare le radici storiche dello sviluppo sostenibile della montagna, con particolare riferimento alle molteplici implicazioni spirituali, etiche,tecniche ed economiche che hanno caratterizzato il rapporto tra il monachesimo benedettino camaldolese e la forestazione. Sulla base della delibera, il punteggio maggiore sara` assegnato al progetto finalizzato al recupero dei documenti archivistici sull’intero territorio nazionale; seguono altri criteri, tra cui la digitalizzazione del materiale archivistico e il suo utilizzo su supporto informatico, il riordino dei documenti forestali, la loro archiviazione e classificazione, la pubblicazione di un testo e la sua divulgazione presso gli istituti scolastici e le associazioni giovanili. Previsti punteggi graduati anche per l’allestimento di un convegno presso il Monastero camaldolese di Fonte Avellana, per l’illustrazione dei risultati e per la digitalizzazione dello studio sul sito web. Il termine per la presentazione delle domande e` stabilito in 12 mesi. La valutazione del progetto, da finanziare con un contributo regionale di 50mila euro, spettera` ad un’apposita commissione tecnica. (s.p.)


04 GENNAIO 2010 12:19
VIOLENZA SULLE DONNE, LA REGIONE POTENZIA LE MISURE PER ARGINARE IL FENOMENO.

Prosegue l’impegno della Giunta regionale contro il fenomeno della violenza sulle donne. Lo prevede la delibera, approvata nel corso della recente seduta, ‘Interventi contro la violenza sulle donne’ che definisce i criteri e le modalita` per il conferimento di contributi agli enti in fase di avvio e potenzia le strutture preesistenti. Si tratta di 90 mila euro per i centri antiviolenza e le case di accoglienza a cui si aggiungono 10 mila euro destinati ad iniziative di prevenzione, informazione e monitoraggio della violenza. Il bando per l’erogazione dei contributi e` stato pubblicato nel Bur del 31.12.2009. ‘In attuazione della legge regionale n.32, approvata all’unanimita`, – afferma l’assessore alle Pari Opportunita`, Stefania Benatti – la Regione ha individuato le funzioni che devono essere svolte per arginare il grave fenomeno della violenza e per sostenere in ogni modo le vittime di abusi che subiscono danni devastanti nella vita sociale, affettiva e lavorativa. Si tratta purtroppo di un’emergenza che coinvolge anche il nostro territorio’. Lo confermano le indagini Istat: nelle Marche sono stati denunciati 90 casi di violenza nel 2004, 70 nel 2005, 85 nel 2006, 115 nel 2007 e 93 nel 2008. La legge regionale ha quindi attribuito alla Regione un ruolo di incentivo all’attivita` di prevenzione e sostegno alle vittime sia in termini psicologici che materiali, attraverso la promozione e il supporto all’attivita` dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza, luoghi deputati a garantire ospitalita`, protezione, solidarieta` e soccorso alle vittime, indipendentemente dalle cittadinanza e attraverso specifica formazione di operatori. Quattro i centri gia` istituiti, uno per ogni provincia, a cui se ne aggiungera` uno nella citta` di Ascoli Piceno. In tutti i centri antiviolenza costituiti e` previsto la redazione di un protocollo di intesa con l’azienda ospedaliera, ufficio scolastico, prefettura, questura, carabinieri, per la facolta` di prendere decisioni comuni. Provincia di Ancona: il centro antiviolenza di Ancona, ha accolto nel 2008, 99 donne italiane e 33 straniere. 109 sono state prese in carico nel 2008, 23 hanno continuato percorsi intrapresi gli scorsi anni. In 31 hanno un’occupazione, 10 hanno figli. La maggior parte di loro ha tra i 26 e 35 anni, ed hanno subito violenza psicologica (93) e fisica (81) da parte del coniuge o convivente. Ad Ancona anche la Casa di Accoglienza ‘Zefiro’: una struttura idonea a contrastare, attraverso l’accoglienza in un ambiente di tipo familiare, situazioni di violenza in tutte le sue forme che mettono a rischio la propria vita. Dal 2000 al 2008 sono state ospitate 55 donne, 65 sono state seguite sul territorio. Provincia di Pesaro e Urbino: il centro ‘parla con noi’, luogo di riferimento per le donne che subiscono violenza. Offre ascolto e percorsi mirati per uscire dal problema, grazie alla presenza di una psicologa, di un’assistente sociale e delle componenti dell’associazione percorso donna, costituita da avvocatesse e altre figure professionali. La sua nascita avvenuta il 9 aprile scorso ha permesso di risolvere almeno 50 casi di violenza. Provincia di Ascoli Piceno e Fermo: il Centro antiviolenza ‘percorsi donna’ aperto a Sant’Elpidio a Mare. Si sono rivolte al servizio 22 donne di eta` compresa tra 19 e 80 anni. Le violenze segnalate sono maggiormente quella fisica, subito dopo quella psicologica, ed economica. Nella maggior parte dei casi le violenze vengono effettuate dal compagno, marito o convivente. Provincia di Macerata: dal mese di luglio e` stato avviato il Centro Antiviolenza S.O.S. Donna, si trova in piazza V. Veneto, n.14, a Macerata. Istituito anche il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, sede di dialogo e confronto tra istituzioni e societa`. La Regione, inoltre, per creare una rete integrata di relazioni tra tutti i soggetti impegnati contro la violenza, ha promosso protocolli di intesa tra istituzioni pubbliche e private e le realta` associative e di volontariato presenti sul territorio. Ha poi sostenuto progetti di prevenzione in collaborazione con gli enti locali, le aziende sanitarie, i consultori familiari, e le aziende ospedaliere, le direzioni scolastiche e i centri antiviolenza. Sono state attivate specifiche campagne informative su tutto il territorio in stretta connessione con il Comitato regionale per la comunicazione.





4 Gennaio 2010 alle 19:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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