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Pronto Soccorso dell’ASUR-ZT12, il commissario straordinario precisa

di | in: Primo Piano

Con riferimento agli articoli apparsi sulla stampa locale nei giorni scorsi circa l’attività del Pronto Soccorso della Zona territoriale n.12 di S. Benedetto del Tronto, il commissario straordinario della Zona, dott. Massimo Esposito, intende fornire le seguenti precisazioni in merito.


“In merito all’indagine giornalistica sull’attività del Pronto Soccorso di questa Zona territoriale pubblicata nei giorni scorsi, si rileva che l’aver centrato l’attenzione sugli aspetti relativi alla professionalità degli operatori focalizza l’elemento di maggiore rilievo e dà il giusto riconoscimento al lavoro di chi quotidianamente si fa garante di una funzione fondamentale per la tutela della salute. L’indagine, inoltre, si sofferma giustamente sui rapporti interni nella struttura e, quindi, sulla necessità di risposta complessiva dell’ospedale nella gestione dei percorsi interni.

E’, tuttavia, necessario fornire alcune precisazioni che rendono possibile un approfondimento della tematica, con la premessa che il problema della gestione delle attese in Pronto Soccorso rappresenta una tematica oggetto di discussione in tutte le realtà ospedaliere sia italiana che di altri paesi per la quale non esistono soluzioni semplici.

La gestione dell’accesso per codici di priorità è un elemento essenziale per salvaguardare la finalità della struttura che è quella di dare una risposta alle situazioni di emergenza – urgenza e quindi a quelle condizioni in cui il fattore tempo è determinante al fine di risultato di salute per l’utente.

Purtroppo molto spesso si ricorre al Pronto Soccorso per patologie minori che potrebbero trovare soluzione col proprio medico curante. Infatti, mentre il medico curante è depositario della conoscenza relativa alla continuità dell’assistenza al cittadino e quindi può inquadrare sintomi e segni in modo più rapido, il medico di Pronto Soccorso deve ricostruire nel momento dell’accesso il quadro del paziente e impostare una prima risposta. Da sottolineare su questo punto che è importante che il paziente porti al proprio curante la pratica di Pronto Soccorso per garantire che anche questo elemento conoscitivo entri nella scheda individuale gestita dal proprio medico di medicina generale.

L’attesa per i codici verdi o bianchi rappresenta quindi, non l’esito di una cattiva organizzazione, ma il risultato di un utilizzo improprio della struttura e della priorità da dare alle condizioni di maggiore gravità; per rendere l’attesa meno gravosa si potrà migliorare la comunicazione all’Utenza sui tempi previsti per l’espletamento della prestazione.

Si ritiene necessario inoltre segnalare che nel mese di dicembre si è condotto un confronto con il Tribunale dei diritti del malato sulla situazione delle attese che si è basata sulla revisione della casistica effettiva di un anno di attività: dal luglio 2008 al luglio 2009 e quindi su tutti i casi effettivi di accesso alla struttura.

Il primo dato rilevante, fatto salvo il rispetto dei tempi brevissimi per i codici di urgenza giallo e rosso,  è quello riassunto nella tabella sottostante che rileva come oltre l’80% dei cittadini che accedono alla struttura vengono accolti in ambulatorio entro 2 ore e se si considera la soglia delle 3 ore si copre oltre il 90% degli accessi.

Attesa

nro

%

<60

19484

58,49%

60 – 120

7169

21,52%

120-180

3415

10,25%

180-240

1601

4,81%

240 – 300

868

2,61%

>300

773

2,32%


Naturalmente come in ogni processo di miglioramento della qualità è necessario comprendere le ragioni dei momenti di criticità e definire delle soluzioni che possano consentire di affrontarli con strumenti flessibili.

L’analisi del rapporto tra accessi in Pronto Soccorso e accessi in ambulatorio ha evidenziato uno squilibrio nella seconda metà della mattinata che produce quindi un ritardo negli accessi che si ribalta sul pomeriggio e una maggiore frequenza di momenti di criticità nei giorni di lunedì e in misura minore di giovedì. Non si sono rilevati effetti relativi alla composizione dell’equipe come pure gli scostamenti nei tempi di gestione per medico sono limitati e questo conferma la qualità del lavoro di organizzazione dell’equipe stessa. Ma il dato davvero rilevante per la spiegazione dei giorni critici (giornate nelle quali si verificano un maggior numero di attese prolungate) è dato dalla presenza di un maggior numero di accessi con criteri di urgenza rispetto alla media delle altre giornate, e quindi a giorni che si caratterizzano per la necessità d gestire casistica maggiormente complessa.


Codice di entrata


 Accessi medi / die

variazione

BIANCO                  

Giorni non critici

2,74

-0,04

Giorno critico

2,70

VERDE                   

Giorni non critici

54,84

+ 3,9

Giorno critico

58,73

GIALLO                   

Giorni non critici

29,46

+ 5,4

Giorno critico

34,89

ROSSO                   

Giorni non critici

1,30

+ 0,6

Giorno critico

1,85


Da segnalare, infine, che sono in corso i lavori per l’installazione dell’area radiologica all’interno del nuovo Pronto Soccorso al fine di mettere a disposizione dei percorsi dell’emergenza-urgenza una TAC, un telecomandato di ultima generazione e un ecografo.

Nelle prossime settimane, infine, inizieranno i lavori di ristrutturazione del Pronto soccorso e sarà necessario allestire una struttura temporanea negli adiacenti locali destinati al reparto di Medicina d’Urgenza; al fine di ridurre i disagi, anche in questo caso sarà fornita un’opportuna informazione alla Cittadinanza.”




16 Gennaio 2010 alle 0:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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