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Perazzoli: “Nel Piceno un Distretto delle Energie e delle Nuove Tecnologie”

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San Benedetto del Tronto (AP)  – Anche il terzo Forum d’Ascolto organizzato da Paolo Perazzoli, ieri 12 marzo, presso il Bocciodromo di Centobuchi è stato un momento di riflessione su tematiche di interesse quali le sinergie tra ambiente, innovazione e impresa.


A fare gli onori di casa Stefano Stracci, sindaco di Monteprandone. “La presenza di tante persone a questo Forum d’Ascolto indica grande attenzione verso un tema di attualità per il nostro Comune, da sempre teso a risolvere il problema dell’approvvigionamento energetico e per tutto il territorio Provinciale e Regionale: quello della Green Economy. Ma l’attenzione oggi è anche verso il candidato al Consiglio Regionale Paolo Perazzoli che non è venuto qui per fare una passerella politica, ma per porre sul tavolo questioni prioritarie per il nostro territorio attraverso un approccio programmatico e pragmatico”.


Infatti il forum è stato occasione per ascoltare anche Francesco Ferrante, Senatore delle Repubblica  in quale è intervenuto pronunciando un secco ‘no’ alla tecnologia nucleare. “Bisogna sfatare un mito creato dal centro destra – ha esordito Ferrante – secondo cui  la scelta del ritorno al nucleare abbatte il costo dell’energia. Questa è una bugia. Un grande centro di ricerca come il MIT, Massachusetts Institute of Technology, ha verificato che il nucleare è una tecnologia insicura, non costa meno di altre forme energetiche e prevede problemi seri in merito allo smaltimento delle scorie”.


Contemporaneamente Ferrante ha ritenuto fondamentale affermare alcuni ‘si’ espliciti che permettano di assicurare un futuro di sviluppo del Paese: “si al risparmio energetico, si al settore delle energie rinnovabili, si alle innovazioni tecnologiche, si allo sviluppo di nuove forme di economia verde, capaci di produrre nuova occupazione di qualità”.


Mario Gamberale, Amministratore delegato “AZZERO CO2” e consulente del ministero dell’ambiente in tema di fonti rinnovabili e risparmio energetico, ha puntato l’attenzione sul ruolo della Regione in tema ambientale: “Le Marche sono per vocazione industriale e artigianale votate a politiche integrate di tutela e valorizzazione dell’ambiente. Ma è necessaria la diffusione di una nuova cultura ambientalista che venga accolta nelle norme dettate dagli enti locali. Solo così si può salvaguardare le aree più sensibili del territorio ed evitare un consumo di suolo. Strumenti paesaggistici e urbanistici se correttamente integrati, possono consolidare migliori politiche di sviluppo energetico sostenibile”.


Assente Luigino Quarchioni Presidente Regionale di Legambiente, impegnato con i candidati governatori ad Ancona nella firma del patto per un futuro verde delle Marche. Ma l’associazione ambientalista per voce di Lina Lazzari, consigliere del Comune di San Benedetto del Tronto ed esponente provinciale di Legambiente, ha voluto portare il proprio contributo al Forum d’Ascolto.


“E’ importante – ha affermato Lina Lazzari – potenziale gli incentivi per la crescita delle energie rinnovabili sviluppando le previsioni del PEAR, Piano Energetico Ambientale Regionale delle Marche. Ed è importante che tale piano sia adottato da tutti i Comuni nel rispetto delle norme di compatibilità ambientale, al fine di un riequilibrio energetico territoriale e di una rinnovata produttività della nostra Provincia in termini economici”.


Durante il convegno sono intervenuti alcuni imprenditori illuminati che da anni hanno declinato sul territorio provinciale idee innovative e progetti in tema di energie rinnovabili Giovanni Cimini del gruppo WESTERN CO, Roberto Cameli della Texton Italia, Renato Ciarrocchi della Troiani&Ciarrocchi e Adriano Maroni della Sorgenia Menowatt.


Giovanni Cimini ha sottolineato che il 50% delle energie rinnovabili prodotte nella Regione è nella provincia di Ascoli Piceno e che le Marche sono la seconda Regione d’Italia in materia di energie alternative. In tema di fotovoltaico, Cimini ha lanciato una proposta agli imprenditori della green economy e agli amministratori presenti: “Creiamo un tavolo di confronto tra aziende che si occupano di fotovoltaico, imprenditori del settore agricolo, ordine degli ingegneri e degli architetti per pensare insieme strategie e progetti innovativi che possano tutelare l’ambiente, far crescere l’economia della nostra provincia e far nascere nuove forme di occupazione”.


Roberto Cameli, Planet General Manager della Texton Italia, ha illustrato la fortunata sinergia che la propria azienda ha realizzato nel campo delle bioenergie. “Nella nostra azienda, che produce materiale cellulosico per la realizzazione di sottopiedi nelle calzature, abbiamo un impianto di cogenerazione di energia rinnovabile proveniente da oli vegetali di semi di girasole. Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Ripatransone e di alcuni agricoltori locali siamo riusciti a creare una filiera corta che porta alla riduzione di emissione di anidride carbonica”.


Molti sono stati gli interventi da parte del pubblico, di particolare interesse la proposta sostenuta da Debora Siliquini, in rappresentanza della Cooperativa “Lella 2001”, associazione che si occupa di disagio giovanile, operante sul territorio che ha proposto progettualità attraverso le quali coniugare ambiente, economia e mondo del sociale.


A fare sintesi, Paolo Perazzoli: “La Regione Marche ha approvato il PEAR. In questo piano si tiene conto della promozione dell’impiego delle energie rinnovabili con particolare riferimento all’energia eolica ed alle biomasse di origine agro-forestale anche per la produzione di biocarburanti. Inoltre si parla anche di revisione profonda delle modalità costruttive in edilizia che adottino tecniche di risparmio energetico, di sfruttamento dell’energia solare e di edilizia bioclimatica. Abbiamo delle regole, queste regole devono essere chiare, trasparenti e adottate su tutto il territorio. Nella Regione abbiamo anche delle intelligenze nel campo imprenditoriale dell’energia rinnovabile. In particolare la nostra Provincia ha molte eccellenze che investono in ricerca e propongono soluzioni innovative in tema di economia verde. Il Piceno può fare molto istituendo e penso che il primo passo sia la creazione di un Distretto delle Energie e delle Nuove Tecnologie, centro nevralgico che metta in comunicazione mondo imprenditoriale, sia dell’agricoltura sia dell’industria, ed enti locali al fine di valorizzare e tutelare il nostro paesaggio di qualità”.




13 Marzo 2010 alle 13:41 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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