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Il Misantropo di Molière secondo Mario Perrotta al Teatro della Fortuna di Fano

di | in: Cultura e Spettacoli

Fano – Un Misantropo del terzo millennio è quello che Mario Perrotta (che è qui attore, regista e traduttore) porterà al Teatro della Fortuna da venerdì 9 a domenica 11 aprile, chiusura di “Commedie e Classici”, stagione di prosa della Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con Amat (inizio spettacoli alle 21.15, la domenica alle 17.00).

L’artista leccese torna a Fano – dopo il gradimento ottenuto lo scorso anno con la sua Odissea per attore solo – per presentare il primo lavoro della “Trilogia sull’individuo sociale”, un progetto triennale che prevede poi un Aristofane nel 2010 e un Flaubert l’anno successivo, “tre farse violente, o grottesche tragedie, per rispondere ad un interrogativo: siamo per natura individualisti o animali sociali?”.

Perrotta sceglie uno dei grandi classici del teatro europeo per parlare al mondo del mondo, e lo fa come lo avrebbe fatto il suo autore, Molière, se fosse stato un nostro contemporaneo, lavorando all’attualità politica di un Misantropo che si fa “militante dell’etica”, un uomo disgustato dagli intrecci scandalosi di potere e politica. Il risultato è garantito dall’abilità del teatrante che usa sapientemente i ferri del mestiere, attori e testo in primis, combinati insieme in un ritmo serrato ma non frettoloso. Riguardo al testo, fondamentali sono stati i tagli apportati con maestria e la traduzione dello stesso regista che “sarebbe piaciuta a Garboli – come scrive il critico Claudia  Cannella su Hystrio – , rispettando il verso ma rendendolo ‘dicibile’ in scena e concedendosi qualche manomissione per mantenere l’efficacia del portato satirico”, come nel caso dei nomi dei cortigiani dell’epoca sostituiti con nomi di “cortigiani del nostro tempo”, restituendo così senso e ruolo attribuito loro da Molière.

La regia è studiata in ogni minimo dettaglio, nulla, nemmeno uno sguardo, un movimento, un passo, è lasciato al caso. “Perrotta scaglia in uno spazio vuoto i personaggi del Misantropo di Molière in un corpo a corpo senza respiro con i fantasmi della menzogna sociale. Otto sedie ai bordi della scena, segnata in terra con linee che formano un quadrato. Geometricamente ossessive sono le passioni dei personaggi che si affronteranno in quel ring ideale, inchiodati ai loro ruoli in un confronto sulla sincerità e la menzogna virato al nero, incalzante, contemporaneo e antico come i costumi, barocchi e di oggi.” (Massimo Marino, Corsera)

Lo spettacolo è una produzione Teatro dell’Argine (la compagnia stabile di Perrotta), Festival delle Colline Torinesi, Armunia Festival di Castiglioncello e Castel dei Mondi Festival. Con Perrotta – nei panni di Oronte – in scena Marco Toloni, il Misantropo, Lorenzo Ansaloni, Paola Roscioli, Donatella Allegro, Giovanni Dispenza, Alessandro Mor, Maria Grazia Solano. Le musiche originali sono di Mario Arcari.




6 Aprile 2010 alle 22:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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