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Sisto V, “Quando la storia rivela incontrovertibili verità”

di | in: Cronaca e Attualità

All’insegna di “Vogliamoci bene e conosciamoci meglio nel reciproco interesse storico”, sabato 5 e domenica 6 giugno si sono incontrati in più momenti gli autori del libro “I Mille Volti di Sisto V, rapporti tra Grottammare e le famiglie Peretto-Peretti, con Sindaco, Presidente della Pro Loco Claudio Lubrano e cittadini di Sant’Agata dei Goti” che lungamente hanno discusso sull’ancora annoso problema: “Sisto V tra Montalto e Grottammare”.

Quei cittadini stanno veramente onorando Sisto V, seppure alla distanza di più di quattrocentocinquant’anni l’Abate Priore del Convento di San Lorenzo Maggiore a Napoli, veniva insignito da papa Pio V a Vescovo di Sant’Agata dei Goti, spargendo in tutta la cittadina, migliaia di bandierine e altrettanti manifesti murali con locandine fitte d’un programma dalla durata di un intero mese.

Festeggiano quindi il personaggio Sisto V con concerti di alta cultura religiosa e storica, con la partecipazione di storici locali e dell’antico Sannio.

Rincresce per diritto però notare, la mancanza di esperti grottammaresi per dare una soluzione veritiera sulle origini del Papa di Grottammare.

Proprio in questo consesso, rappresentanti grottammaresi per Sisto V, quali Mario Petrelli e Alessandro Ciarrocchi hanno potuto far sfoggio del loro sapere allibendo di stupore gli ignari interlocutori che meravigliati da tante incontestabili verità storiche si sono promessi di arrivare a Grottammare con interi gruppi studenteschi per far propri gli argomenti che riguardano le origini delle famiglie “Peretto-Peretti)

nei rapprorti con Grottammare.

Nello scambio dei doni assegnatici dall’Amministrazione Comunale grottammarese, si è molto parlato di Sisto V e delle sue gesta che i Sant’agatesi ritengono loro privilegio l’aver offerto in occasione del possesso della Diocesi da parte di Fra Felice Peretti, di un prezioso calice tuttora presente nel Museo Sistino della chiesa di San Giovanni Battista.

Il Presidente della Pro Loco prof. Claudio Lubrano ha anche affermato di voler venire a Grottammare per toccare il problema dei festeggiamenti centocinquantenari per lo scoccare della scintilla dell’Unità d’Italia avvenuta presso il palazzo dei Marchesi Laureati tra il 10 e il 15 ottobre 1860 tra il re Vittorio Emanuele II e la delegazione partenopea composta dai connestabili napoletani Ruggero Bonghi e Luigi Settemdrini.

Petrelli e Ciarrocchi sono tornati a Grottammare certi d’aver seminato verità incontestabili a scapito di pochi e a favore di tutti per il trionfo delle verità sulla storia del personaggio Sisto V che, a quasi cinquecento anni dalla sua nascita ancora riesce a far parlare di se, scomodando pure il grande poeta Torquato Tasso che dirà di lui:

”Quante in ciel le stelle in mar l’arene, tanti sono del gran Sisto i merti e i pregi”.




10 Giugno 2010 alle 22:58 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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