In viaggio con Raffaella Milandri
di Redazione | in: Primo PianoMiniguida del Montana : panorami e… punti di vista.
Sono le 7.15 ora locale, siedo alla scrivania della mia stanza al Motel 6 a Kalispell e mi fa compagnia un caffè formato famiglia di circa
1 litro e mezzo.Parliamo del Montana! Il Montana è: riserve indiane, immensi campi di grano,città minerarie fantasma,
casinò ovunque, religione cristiana nelle varie dottrine diffusissima, cappelli da cowboy e pistole (al sud), e il Glacier Park (al nord).
RISERVE INDIANE
Ieri raccolgo la testimonianza del Blackfeet David Dragonfly, direttore del Museum of the Plains Indian di Browning.
E così rispondo alle domande di alcuni amici.<span> Lingua nativa indiana</span>: da qualche anno nelle diverse tribù si sta recuperando l’uso della lingua originale da parte dei giovani. In origine era stata proibita (!!) dal Governo; ora si studia nelle scuole private (a pagamento) ma non in quelle pubbliche(gratuite). <span>Medicine man</span> (anche detto sciamano o stregone): ve ne sono in tutte le tribù; partecipano a tutte le cerimonie a livello propiziatorio ma solo alcuni continuano con la preparazione di erbe, unguenti e medicamenti che però come professione non paga.
<span>Religione</span>: la religione originale dei nativi americani era stata anch’essa proibita (!!), in particolare a favore del cattolicesimo.Dal 1972 è stata permessa nuovamente. Assistendo ad una cerimonia, ho avuto modo di vedere la famosa “pipa o calumet della pace”: esiste ancora,
e viene fumata dai “saggi” della tribù. Lo scambio e il dono di coperte è ancora un cerimoniale importante: me ne hanno donata una anche in occasione della mia adozione nella famiglia Crow.
<span>Alcolismo</span>: mentre ad esempio nella riserva dei Crow l’alcol è proibito, in quella dei Blackfeet è permesso fin dal 1951. Ma in entrambi i casi
l’alcolismo rimane un grosso problema da gestire nelle riserve.
Parlo con David anche dell'<span>artigianato originale </span>dei nativi americani: i prodotti “taroccati ” abbondano, e molto spesso avviene una grossa speculazione a discapito della economia tribale. I turisti spesso non fanno caso a dove o cosa comprano, purchè gli articoli “sembrino” originali. Per aiutare le riserve indiane, occorre fare attenzione e spender soldi nelle attività gestite da loro.
<span>Terreni delle riserve indiane</span> statunitensi: contrariamente al Canada, dove nelle riserve possono avere terreni solo i nativi,
nelle riserve negli States esistono appezzamenti ” a macchia di leopardo” di proprietà non-indiana; anche qui viene favorito lo sfruttamento
a discapito dei nativi. <span> </span>
Mi permetto una annotazione personale : <span>Razzismo</span>: sì, esiste una malcelata e diffusa vena di discriminazione nei confronti dei nativi americani.Non ovunque e comunque. Innumerevoli le persone che mi hanno detto: nelle riserve? ma cosa ci vai a fare, non dormire nei loro alberghi, cosa ci trovi di interessante. Inutile dire alcune facce quando ho detto che sono stata adottata dai Crow.
<span>Adozione</span>: la mia adozione nella famiglia di Cedric Black Eagle è stata un evento raro e particolare, che non accade facilmente ; mi è stato confermato da molti.
Il contatto con la famiglia è indissolubile e va mantenuto nel tempo, è un legame serio. Pur se l’adozione di fatto è avvenuta, non ho ancora il mio nome in lingua Crow: devono conoscermi meglio per potermelo assegnare . La comunità Crow tiene molto alle tradizioni ed è di fatto molto chiusa e riservata.
<span>Nota:</span> non ho foto delle riserve indiane al di fuori del pow wow.Credo che noi stessi considereremmo una estrema scortesia se qualcuno ci facesse foto mentre andiamo a fare spesa, andiamo a scuola, facciamo benzina. Non bisogna dimenticare che questa gente, pur dall’indole
estremamente cordiale e semplice, ne ha passate davvero di tutti i colori. Solo un grande sorriso aperto e una manifesta simpatia nei loro confronti possono abbattere una muraglia di autodifesa .
GLACIER PARK
Questo parco che si sviluppa tra Canada e Stati Uniti, molto decantato, mi ha un pò deluso: molto traffico, gente dovunque,
nessun animale avvistato, lavori stradali con rallentamenti.Bei panorami però. 10.000 volte meglio il Denali , in Alaska: niente auto private, solo autobus, e copiosi avvistamenti di animali (orsi, alci, caribù etc)
<span>Nota</span> : solo un comportamento molto corretto da parte dei visitatori può preservare la natura e la fauna di un parco o una riserva .
Importante: dare del cibo ad un animale selvatico è come dare l’elemosina ad un bambino e incoraggiarlo a non andare a scuola.
Inoltre, nel caso degli orsi, può portarli ad avvicinarsi pericolosamente agli uomini e anche ad essere abbattuti!
Iil mio cammino mi porta lontano; una nostalgia mi assale quando devo lasciare luoghi e persone; in viaggio nascono amicizie e affetti.
Ecco una piccola carrellata di panorami per i miei carissimi amici!!
A presto!!! Un abbraccissimo!