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In viaggio con Raffaella Milandri

di | in: Primo Piano

Miniguida del Montana : panorami e… punti di vista.

pubblicata da Raffaella Milandri il giorno martedì 31 agosto 2010 alle ore 16.08

Sono le 7.15  ora locale, siedo alla scrivania della mia stanza al Motel 6 a Kalispell e mi fa compagnia un caffè formato famiglia di circa

1 litro e mezzo.Parliamo del Montana! Il Montana è: riserve indiane, immensi campi di grano,città minerarie fantasma,

casinò ovunque, religione cristiana nelle varie dottrine diffusissima, cappelli da cowboy e pistole (al sud), e il Glacier Park (al nord).

RISERVE INDIANE

Ieri raccolgo la testimonianza del Blackfeet David Dragonfly, direttore del Museum of the Plains Indian di Browning.

E così rispondo alle domande di alcuni amici.<span> Lingua nativa indiana</span>: da qualche anno nelle diverse tribù si sta recuperando l’uso della lingua originale da parte dei giovani. In origine era stata proibita (!!) dal Governo; ora si studia nelle scuole private  (a pagamento) ma non in quelle pubbliche(gratuite). <span>Medicine man</span> (anche detto sciamano o stregone): ve ne sono in tutte le tribù; partecipano a tutte le cerimonie a livello propiziatorio ma solo alcuni continuano con la preparazione di erbe, unguenti e medicamenti che però come professione non paga.

<span>Religione</span>: la religione originale dei nativi americani era stata anch’essa proibita (!!), in particolare a favore del cattolicesimo.Dal 1972 è stata permessa nuovamente. Assistendo ad una cerimonia, ho avuto modo di vedere la famosa “pipa o calumet della pace”: esiste ancora,

e viene fumata dai “saggi” della tribù. Lo scambio e il dono di coperte è ancora un cerimoniale importante: me ne hanno donata una anche in occasione della mia adozione nella famiglia Crow.

<span>Alcolismo</span>: mentre ad esempio nella riserva dei Crow l’alcol è proibito, in quella dei Blackfeet è permesso fin dal 1951. Ma in entrambi i casi

l’alcolismo rimane un grosso problema da gestire nelle riserve.

Parlo con David anche dell'<span>artigianato originale </span>dei nativi americani: i prodotti “taroccati ” abbondano, e molto spesso avviene una grossa speculazione a discapito della economia tribale. I turisti spesso non fanno caso a dove o cosa comprano, purchè gli articoli “sembrino” originali. Per aiutare le riserve indiane, occorre fare attenzione e spender soldi nelle attività gestite da loro.

<span>Terreni delle riserve indiane</span> statunitensi: contrariamente al Canada, dove nelle riserve possono avere terreni solo i nativi,

nelle riserve negli States esistono appezzamenti ” a macchia di leopardo” di proprietà non-indiana; anche qui viene favorito lo sfruttamento

a discapito dei nativi. <span> </span>

Mi permetto una annotazione personale : <span>Razzismo</span>: sì, esiste una malcelata e diffusa vena di discriminazione nei confronti dei nativi americani.Non ovunque e comunque. Innumerevoli le persone che mi hanno detto: nelle riserve? ma cosa ci vai a fare, non dormire nei loro alberghi, cosa ci trovi di interessante. Inutile dire alcune facce quando ho detto che sono stata adottata dai Crow.

<span>Adozione</span>: la mia adozione nella famiglia di Cedric Black Eagle è stata un evento raro e particolare, che non accade facilmente ; mi è stato confermato da molti.

Il contatto con la famiglia è indissolubile e va mantenuto nel tempo, è un legame serio. Pur se l’adozione di fatto è avvenuta, non ho ancora il mio nome in lingua Crow: devono conoscermi meglio per potermelo assegnare . La comunità Crow tiene molto alle tradizioni ed è di fatto molto chiusa e riservata.

<span>Nota:</span> non ho foto delle riserve indiane al di fuori del pow wow.Credo che noi stessi considereremmo una estrema scortesia se qualcuno ci facesse foto mentre andiamo a fare spesa, andiamo a scuola, facciamo benzina. Non bisogna dimenticare che questa gente, pur dall’indole

estremamente cordiale e semplice, ne ha passate davvero di tutti i colori. Solo un grande sorriso aperto e una manifesta simpatia nei loro confronti possono abbattere una muraglia di autodifesa .

GLACIER PARK

Questo parco che si sviluppa tra Canada  e Stati Uniti, molto decantato, mi ha un pò deluso: molto traffico, gente dovunque,

nessun animale avvistato, lavori stradali con rallentamenti.Bei panorami però. 10.000 volte meglio il Denali , in Alaska: niente auto private, solo autobus, e copiosi avvistamenti di animali (orsi, alci, caribù etc)

<span>Nota</span> : solo un comportamento molto corretto da parte dei visitatori può preservare la natura e la fauna di un parco o una riserva .

Importante: dare del cibo ad un animale selvatico è come dare l’elemosina ad  un bambino e incoraggiarlo a non andare a scuola.

Inoltre, nel caso degli orsi, può portarli ad avvicinarsi pericolosamente agli uomini e anche ad essere abbattuti!


Iil mio cammino mi porta lontano;  una nostalgia   mi assale quando devo lasciare luoghi e persone; in viaggio nascono amicizie e  affetti.

Ecco una piccola carrellata di panorami per i miei carissimi amici!!

A presto!!! Un abbraccissimo!

 


Montana…vicino a Great Falls





Glacier park



Glacier Park



Glacier park



On the road



1 Settembre 2010 alle 13:04 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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