La recentissima strage di soldati italiani, oltre un generale e comprensibile cordoglio, suscita un occulto e pericoloso sentimento di vendetta.
Il pensiero “nascosto” è il seguente: «Voi (i talebani) ce ne avete ammazzati 4, noi (gli Italiani), con le bombe, ve ne uccidiamo 4.000».
Tutto questo, per gli insorgenti afgani, è come un invito a nozze.
Bombardando i talebani si esalta, in loro, il sentimento islamico del martirio e della Vendetta.
In Afganistan, con le bombe italiane, la situazione militare si involverà a livelli sempre più bassi, con, non 4, ma 40, 400, morti nostri connazionali.
Un po’ come nei nostri anni di piombo, con le opposte fazioni partite con “le grida sediziose”, per passare, gradualmente, ai pugni, poi ai bastoni, poi alle pistole ed, infine, alle bombe.
Insomma bisogna invitare tutti, talebani per primi, ad un tavolo della Pace, prima che sia troppo tardi.
Giuseppe Angellotti
