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DAL SEGRETARIATO PERMANENTE DELLA IAI AD ANCONA ALLA MACROREGIONE ADRIATICA


Nel giugno 2008, in virtù della lunga tradizione di impegno della Regione Marche nell’area dell’Est Europa e del Mediterraneo, è stato inaugurato ad Ancona il Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica. Scopo del Segretariato è quello di garantire la continuità nel passaggio tra due presidenze e di dare all’Iniziativa un taglio “project oriented”, operando come catalizzatore di proposte da parte dei Paesi membri.

“Terminata la fase di spinta dal basso – afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca – fra enti locali e città dell’Adriatico per istituire e avviare il Segretariato, che ha prodotto una serie di interventi di sostegno comunitario (come dal Programma Interreg) in diverse direzioni, dalla sanità ai servizi sociali, dall’agricoltura alla gestione del territorio e all’urbanistica, fino al turismo e alle piccole imprese, oggi dobbiamo insistere per avere riconosciuto il ruolo di macroregione”.

Le fondamenta di una regione europea che superi i confini dei singoli Stati, sarà come già annunciato l’argomento del seminario organizzato congiuntamente dalla Regione Marche e dal Comitato delle Regioni – Gruppo Alleanza dei Liberali Democratici mercoledì prossimo 27 ottobre ad Ancona.

Il Segretariato permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica – alla quale aderiscono Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia – è stato istituito alla Cittadella di Ancona, ed è la sede dove si confrontano periodicamente i rappresentanti dei Paesi dell’area, dove si mettono a punto le strategie ed i programmi di sviluppo economico, infrastrutturale e sociale; è la struttura che lavora per l’organizzazione delle attività di incontro e di elaborazione di proposte progettuali comuni nell’area.
Il Segretariato facilita un approccio sistemico ai problemi dell’area, in cui le diverse dimensioni relazionali fra Paesi e Regioni adriatiche e ioniche (a livello economico, culturale, sociale, istituzionale) trovino una armonizzazione, finalizzata allo sviluppo dei territori coinvolti. La costituzione del Segretariato permanente ad Ancona, ha aperto nuove prospettive di lavoro e di elaborazione comune: comuni sono infatti i problemi di pace, stabilità e sicurezza, difesa dell’ambiente e lotta all’inquinamento, sviluppo economico e garanzia di libertà degli scambi e dei transiti commerciali tra i Paesi che si affacciano sui due Mari. Un ruolo destinato a diventare di primo piano nel corso del turno di presidenza italiana nel 2009.
La cooperazione nell’ambito dei Programmi europei ed internazionali attuata dalla Regione Marche ha favorito nel tempo il consolidamento di relazioni tra territori e la creazione di reti partenariali, generando un numero elevato di iniziative; in alcuni casi sono stati rinsaldati rapporti iniziati già nei decenni passati e sono state capitalizzate esperienze e competenze acquisite dagli enti territoriali.
Le Marche, insieme a tutte le Regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio, intervengono con convinzione per rafforzare una sempre maggiore integrazione, economica, sociale e culturale tra i paesi dell’area, al fine di creare una ‘massa critica’ che abbia le dimensioni e l’autorevolezza per riportare su quest’area l’attenzione delle istituzioni comunitarie e degli attori dell’economia europea ed internazionale.
Per raggiungere tali obiettivi si sono condotti progetti su molteplici direttrici:
favorire una maggiore internazionalizzazione del sistema adriatico; mettere in rete i territori locali; migliorare il flusso delle informazioni e dei rapporti tra i territori del bacino Adriatico Ionico e realizzare un network delle diverse reti già  esistenti; inserire il sistema adriatico ionico in strutture politiche e di opportunità più ampie, guardando in primo luogo al Mediterraneo.

INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO E COOPERAZIONE TERRITORIALE

Marche in prima fila nelle relazioni con i Paesi che si affacciano su Adriatico e Ionio

 

Una lunga storia quella della Regione Marche con i Paesi che si affacciano sul Mare Adriatico e lo Ionio e che sono parte, insieme all’Italia, dell’Iniziativa IAI: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Serbia, Montenegro, Slovenia.

Un terreno su cui le Marche si sono sempre impegnate, raggiungendo significativi risultati e gestendo il numero più alto di Progetti e risorse tra le Regioni italiane.


COOPERAZIONE  TERRITORIALE

Negli ultimi 4 anni sono stati finanziati Progetti con il Programma Interreg IIIA Transfrontaliero ADRIATICO per un totale di 13.852.088 euro gestiti dalle Marche.

Si tratta di progetti sia a “regia regionale” (17), che “a bando” (20 dove le Marche sono capofila e altri 20 dove le Marche compaiono come soggetti partner).

Va sottolineato che questi sono dati, sia in termini di finanziamento che di numero dei progetti, dove le Marche ricoprono il primo posto tra le Regioni italiane.

Progetti sono da inserirsi nei tre Assi presi in considerazione dal Programma:

  • Tutela e valorizzazione ambientale, culturale e infrastrutturale del territorio transfrontaliero (interventi di carattere essenzialmente pubblico per energia, trasporti, telecomunicazioni, cultura, territorio);
  • Integrazione economica dei sistemi produttivi transfrontalieri (interventi di interesse privato, per competitività delle piccole e medie imprese di tutti i settori);
  • Azioni di rafforzamento della cooperazione (rafforzamento dei rapporti istituzionali, per la promozione della democrazia, sicurezza, occupazione).  


ACCORDI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Nello stesso periodo sono stati finanziati 91 Progetti, sia a regia regionale, che a bando. A disposizione e spesi dalla Regione circa un milione di euro all’anno con la l.r. 9/02, a cui si sono aggiunti, con il meccanismo del coofinanziamento, fondi dell’UE, del Ministero Affari Esteri, delle Agenzie dell’ONU (FAO, UNDP, OMS, UNOPS…).  Per fare un esempio: ogni euro di risorse regionali, attiva circa 9 euro di altri fondi.

Le priorità geografiche riguardano tutta l’area balcanica e mediterranea. I settori privilegiati sono: il socio-sanitario, l’ambiente, lo sviluppo ecoonomico endogeno, il sostegno a minori, donne e anziani, la formazione professionale.

Diversi gli Accordi che la Regione Marche ha firmato per promuovere tali iniziative.  Tra questi si ricorda:

  • Regione Marche e Camera di Commercio italo-albanese per la realizzazione del Progetto “sviluppo dei sistemi turistici in Albania”;
  • Regione Marche e Fondazione Città del teatro per il Progetto “creazione di una compagnia teatrale Albanese”;
  • Regione Marche e ARCI per il Progetto “Pianificazione territoriale in Albania”
  • Regione Marche, Forum delle Camere di Commercio e delle città dell’Adriatico-Ionico per la realizzazione del Progetto “azione di sostegno delle reti transfrontaliere”;
  • Regione Marche e ANCONAMBIENTE per il Progetto “Gestione integrata dei Rifiuti”;
  • Regione Marche e alcune ONG per il Progetto “Programma di politiche sociali e welfare mix”

Piano triennale delle opere pubbliche: investimenti per 26 milioni. 11,950 subito per il 2011. Canzian: “Prioritario l’obiettivo della difesa della costa”
Nel triennio 2011/2013 la Regione Marche investirà 26 milioni e 550 mila euro nel settore dei lavori pubblici finanziati con le risorse del bilancio regionale: 11 milioni e 950 mila euro saranno subito disponibili nel 2011 per la difesa della costa e per la realizzazione della vasca di colmata dell’area portuale di Ancona, indispensabile per consentire il dragaggio dei porti marchigiani. Su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Canzian, la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma triennale e l’elenco annuale degli investimenti di competenza della Regione. L’atto dovrà essere approvato dall’Assemblea legislativa.
“La priorità è stata riconosciuta alla difesa della costa e ai porti, che necessitano di interventi risolutivi – afferma Canzian – La vasca di Ancona, che assorbirà la maggiore quota delle risorse del 2011, risulta essenziale e propedeutica per avviare il dragaggio degli scali marchigiani, in quanto dovrà stoccare il materiale estratto, come previsto dal Piano regionale dei porti, approvato dall’Assemblea legislativa all’inizio dell’anno. I lavori di ripascimento previsti verranno realizzati privilegiando il recupero di materiale marino, per non alterare l’equilibrio costiero”.
Il programma inviato in Consiglio regionale prevede, nel 2011, queste opere pubbliche:
– manutenzione straordinaria scogliere Pesaro                500 mila euro
– lavori urgenti litorale Fano                                            200 mila euro
– vasca colmata porto Ancona                                       8 milioni e 200 mila euro
– manutenzione litorale Portonovo Ancona                      500 mila euro
– spostamento scogliere Potenza Picena                        800 mila euro
– emersione scogliere San Benedetto del Tronto              1 milione e 150 mila euro
– manutenzione scogliere Massignano e Campofilone      600 mila euro




25 Ottobre 2010 alle 22:24 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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