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Capodanno da incubo a San Benedetto del Tronto? La replica di Ballestra a Cosignani

di | in: Cronaca e Attualità

Botti_ no grazie

La replica di Daniela Ballestra
Presidente di “Abbassiamo il volume”

a Pierluigi Cosignani, Presidente dell’Associazione Culturale ecce Homo   


Probabilmente chi ha replicato  in tal modo al nostro articolo, dovrebbe documentarsi meglio riguardo le leggi, e i regolamenti sull’inquinamento acustico, tutte a favore del diritto al riposo e alle occupazioni dei residenti. E’ evidente che chi propugna il fracasso delle feste, non è al corrente delle succitate leggi.


Vediamone alcune:


PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA: Un piano di zonizzazione acustica, adottato dallo stesso comune, vieta di svolgere feste e manifestazioni a carattere musicale in prossimità delle civili abitazioni. La legge regionale n.28/01 (art.3 comma4) e la relativa D.R.G.M. N.896/03 (capitolo 6) impongono ai Comuni di scegliere idonee aree, (nel cui interno non ci deve essere comunque presenza di abitazioni) da destinarsi  a spettacoli o manifestazioni a carattere temporaneo, tenendo conto dell’impatto acustico indotto, sia dall’attività principale che da quelle collegate dovute all’afflusso e reflusso di partecipanti. Chi intende esercitare tali attività temporanee o mobili, deve presentare con congruo anticipo all’Ufficio Ambiente del Comune una richiesta di deroga contenente una valutazione di impatto acustico redatta da tecnico competente in acustica ai sensi dei commi 6,7 ed 8 dell’art.2 della legge 447/95
Anche in presenza di deroghe, devono esserci delle prescrizioni sia in decibel che in orari, atte a contenere il disturbo causato dal rumore (deroga non significa “fracasso ad oltranza”)

 

ART.57 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza: “Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi d’artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa.
 E’ vietato sparare mortaretti e simili apparecchi.


art.703 C.P. recita: chiunque senza  licenza della autorità in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco,accende fuochi d’artificio o lancia razzi o innalza arrosti con fiamme  o in genere fa accensioni o esplosioni pericolose è punito con l’ammenda fino a 103 euro Se il fatto è commesso in luogo dove si adunano persone la pena è dell’arresto fino ad un mese”


La Suprema Corte di Cassazione , in merito al reato 659 del C.P. “Disturbo alle occupazioni o al riposo delle persone” ha affermato:  “ il reato contestato non richiede alcun superamento di soglie predeterminate purche’ la condotta sia idonea ad arrecare disturbo ad una serie indeterminata di persone, ed e’ del tutto irrilevante che una serie indeterminata di persone si sia lamentata effettivamente, basta pero’ che la condotta sia in se’ idonea ad arrecare disturbo.(Sentenza Cassazione penale, sezione I, 25 giugno 2008, n. 25716)


Come si vede la giurisprudenza abbonda di leggi che sanciscono il diritto a non essere disturbati da decibel selvaggi


Se c’è già il Capodanno di Piazza Giorgini,  poi, non si vede l’utilità di un’altra festa in Viale S.Moretti, dove tra l’altro ,c’erano pochissime persone.


Ci auguriamo che tale vergogna non si ripeta più!


 La casa è un luogo tutelato dalla legge, il Sindaco dovrebbe tutelare la salute dei cittadini e far rispettare le leggi , mentre i  festaioli devono capire, che le piazze pubbliche non sono un far west, ci sono limiti  di convivenza civile, e beni  collettivi  da tutelare che hanno la priorità su tutto.


Daniela Ballestra
Presidente di “Abbassiamo il volume”




6 Gennaio 2011 alle 3:58 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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