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8 Marzo: Festa della Donna, quella con la D maiuscola!

di | in: Primo Piano

Festa della Donna

di Gloria Lattanzi


Mai come quest’anno la festa della donna unisce tutte coloro che si sentono tali. E tali sono le donne che amano se stesse, che scommettono sulle proprie capacità intellettuali, che si fanno rispettare. Nel nostro paese c’è bisogno di ritrovarsi contro una discriminazione sessuale dominante nel mondo del lavoro, in politica, nella cultura. Ed è per questo che qualcosa comincia a muoversi, a farsi largo tra coscienze non più assonnate, ma desiderose di esprimere dissenso e la volontà di cambiare. Se non ora quando?
È questo il nome della mobilitazione nazionale e non solo, che anima ferventi protagoniste dello scenario pubblico ma anche cittadine comuni. Attraverso un’unione che trascende la politica, questo movimento vuole ribellarsi alla parità fittizia, alla mercificazione del corpo femminile, allo stereotipo di donna oggetto. Il 13 Febbraio sono scese in piazza un milione di donne in Italia e all’estero mosse da un impeto scatenato dai recenti fatti di cronaca di cui si è reso protagonista il Presidente del Consiglio. Il messaggio dalla Sicilia al Veneto, da Londra a Tokyo è stato forte e chiaro: siamo stufe della scarsa e deviata considerazione nei nostri confronti.  Così anche la festa internazionale della donna  diviene l’occasione  per mostrare il coraggio di chi non vuole assuefarsi a questo andazzo desolante e squallido in cui i personaggi femminili di spicco sono spesso serventi a un maschilismo imperante e vessatorio. Dalla vita istituzionale a quella domestica, i soprusi, le disparità di trattamento, le violenze , i pregiudizi sono all’ordine del giorno. 

La minaccia di una precarietà sistematica, che rende impossibile una serena pianificazione familiare è uno dei temi caldi della mobilitazione così come il rapporto tra media e donna. Saranno questi gli argomenti trattati nelle manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia. Partendo da quella di Roma che si svolgerà in Piazza Vittorio  dal titolo “ Rimettiamo al mondo l’Italia” insieme ad altre, segnalo quelle nelle Marche e in Abruzzo: a Ancona l’appuntamento  è in Piazza Roma alle ore 18:30, a Urbino alle ore 16:00 in Piazza della Repubblica, a Jesi l’incontro è in Piazza Federico II alle ore 17:00, a Pesaro in Piazza del Popolo. A Pescara si è già svolta il 6 Marzo la Bridge Parade, mentre interessante è l’iniziativa di Chieti: alle ore 17:00 presso la Libreria De Luca in via De Lollis, ci sarà una lettura sulla storia delle donne dal 1860 fino ai giorni nostri. Per chi volesse più informazioni, basta andare sul sito all’indirizzo http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/.
Ogni donna deve essere conscia del proprio valore. È col “Fattore C” (Cervello) che deve farsi strada nel mondo del lavoro, della politica. E se per questo si deve ancora lottare, in molte sono disposte a farlo. Per le 129 donne morte nel 1908 a New York mentre scioperavano per rivendicare condizioni lavorative umane. Per quelle che ancora oggi sono costrette in una condizione di inferiorità  e schiavitù. Per quelle che vivono in una società in cui la parola “parità” è stata svuotata di qualsiasi effettività. Ma soprattutto per quelle che verranno. Affinché le figlie di domani conoscano il senso vero di libertà, dignità, rispetto. E lo facciano proprio.




7 Marzo 2011 alle 18:21 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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