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Il 25 aprile si festeggia al PalaSpeca con Pizzica e Taranta dei Tamburrellisti di Torrepaduli

di | in: Cultura e Spettacoli

Tamburrellisti di Torrepaduli

LA PIZZICA E LA TARANTA DEI TAMBURRELLISTI DI TORREPADULI
IL 25 APRILE AL PALASPORT SPECA DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
INGRESSO GRATUITO

Per festeggiare, come da conseutudine, il 25 Aprile Piceno Eventi e Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto hanno organizzato un concerto con i Tamburrellisti di Torrepaduli.

L’evento, ad ingresso gratuito, avrà inizio alle ore 21,30.

Il gruppo riprende la musica che guarisce i tarantati (i “morsicati” dal mitico ragno taranta) dalla malinconia e si ispira alle grandiose tradizioni del tamburello e della danza-scherma di Torrepaduli (Ruffano-Lecce), dove ogni anno (15 agosto) rivive una cultura antichissima legata al Santuario di San Rocco. Il successo dei Tamburellisti, alla fine, contribuisce persino alla nuova vertiginosa crescita della festa di San Rocco. I Tamburellisti di Torrepaduli vantano la collaborazione di Paolo Pellegrino, docente di estetica, e di Antonio Anchora, ambasciatore dell’ellenismo nel mondo. Recuperano anche il grico della cosiddetta Grecìa salentina, lingua sopravvissuta dopo la colonizzazione magnogreca e la dominazione bizantina, cantandone alcuni brani significativi e scrivendone di nuovi. Ma tutto il Salento può essere considerato culturalmente greco ed è proprio la pizzica pizzica che, di per se stessa, per la sua struttura e per le sue funzioni, incarna le antiche concezioni elleniche. Anche Torrepaduli vanta ben definite origini greco-bizantine. Così l’arte dei Tamburellisti, nonostante manifesti una collocazione contemporanea, che De Giorgi rivendica decisamente, ha un sapore greco: danzatori e musicisti paiono davvero satiri e menadi di un tiaso dionisiaco. Il canto, che unisce autentica poesia e buone vibrazioni musicali, non è diverso da quello degli aedi. Con i Tamburellisti l’arte, come l’araba fenice, rifiorisce in un settore che sembrava totalmente dimenticato. I Tamburellisti di Torrepaduli sia con il loro originale percorso artistico, maturato in tantissimi concerti dal vivo, sia con lezioni impartite ai giovani nelle scuole pubbliche e private, danno l’avvio alla dilagante rinascita della pizzica pizzica, come testimoniano sistematicamente tanti giornali locali e nazionali dei periodi in questione, ad esempio la rivista “Panorama Travel”, il “Messaggero”, il “Quotidiano”, la “Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Corsivo”. Nel 1991, infatti, esce lo storico album Fantastica Pizzica, che viene tanto ascoltato e riascoltato da render necessarie ben 10 ristampe.


La musica e lo stile dei Tamburellisti sono stati imitati da un gran numero di gruppi, a volte nati da loro allievi o da musicisti che seguivano i loro concerti. Nella parte centrale dello spettacolo I Tamburellisti di Torrepaduli si abbandonano ad uno splendido assolo di tamburello che ricrea e reinventa la magica atmosfera della festa di San Rocco della stessa Torrepaduli. L’assolo mostra il ruolo primario del tamburello salentino e la grande abilità raggiunta da Donato Nuzzo, Salvatore Crudo e Rocco “Luca”. Tra tutti svetta Rocco con i suoi effetti ritmici impressionanti, ma anche “maestro” Donato e l’atletico Salvatore entusiasmano tutti. Donato Nuzzo suona anche la fisarmonica, armonizzando piacevolmente le melodie e i ritmi, a volte fino a creare veri e propri arrangiamenti. Il violino di Valentina percorre le linee melodiche con un intrigante piglio espressionistico. Alle raffinate evoluzioni della musica e della danza si aggiungono la voce intensa e i testi coinvolgenti di De Giorgi, elaborati con intenti esplicitamente letterari. Nel 2000 esce lo storico CD dei Tamburellisti Pizzica e rinascita, abbinato al noto quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno. In pochissimi giorni il Cd, prodotto dalle Edizioni musicali Sorriso e con musica e testi scritti da De Giorgi, va letteralmente a ruba. Il disco evidenzia i forti valori di rinascita del tarantismo e ripropone l’antica cultura della Magna Grecia, vere e proprie possibilità di migliorare il nostro futuro. La poesia contemporanea, quella dell’Antigone di Soflocle e quella del latino medioevale dei Carmina Burana si sposano magnificamente con la pizzica pizzica. Gli strumenti solisti, come violino e fisarmonica, reggono splendidamente e con grande professionalità il forsennato ritmo dei Tamburellisti.




22 Aprile 2011 alle 23:02 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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