Restauro

–       Presentati i lavori di restauro eseguiti sui Codici di San Giacomo della Marca
 
 Conservare, , riscoprire e godere dell’arte e delle sue bellezze. E’ questa la vocazione del Salone dell’Arte e del Restauro e della Conservazione dei beni culturali e ambientali di Ferrara.  Giunta alla sua XVIIIa edizione, la fiera è supportata dal Ministero dei Beni Culturali e presa d’assalto dagli operatori del settore, artisti, architetti e tutti coloro che amano il mondo dell’arte.Un salone che si sta imponendo come palcoscenico di riferimento nel dibattito internazionale sulla tutela e la valorizzazione dell’architettura antica e moderna. 
Il Comune di Monteprandone ha avuto l’onore di partecipare alla Fiera. Una delegazione  composta dal Sindaco Stefano Stracci e dal responsabile del Settore Cultura Fernando Giarrocchi è stata protagonista di un incontro del Salone, dedicato all’eccezionale lavoro di restauro e recupero dei codici di San Giacomo della Marca eseguito dall’Opificio delle Pietre dure di Firenze. Due anni di lavoro intenso, per curare quei tesori colpiti da funghi, muffe e larve che stavano mangiando centinaia di anni di storia.
 
In particolare i ricercatori dell’Opificio, il Professor Roberto Boddi e la biologa Isetta Tosini, hanno illustrato i dettagli dell’intervento e l’allestimento di un cantiere per il recupero dei manufatti danneggiati e per i procedimenti di restauro. L’Amministrazione Comunale allora si attivò immediatamente per trovare una nuova sistemazione ai Codici e per ripararli dall’umidità.  Dopo due anni di lavori i Codici sono stati collocati definitivamente nei locali del Palazzetto Parissi all’interno di alcune teche opportunamente predisposte al fine di rallentare gli scambi igrometrici con l’esterno della sala. Tutti i manufatti inoltre sono stati trattati in anossia con speciali assorbitori di ossigeno Ageless.
 
Per l’Amministrazione Comunale la partecipazione alla Fiera di Ferrara è stata l’ennesima conferma che il binomio “cultura e turismo” può essere la chiave vincente nel rilancio del centro storico, grazie anche alla collaborazione di un Istituto come l’Opificio che è noto in tutto il mondo come un soggetto fondamentale nella valorizzazione dell’arte e dei tesori italiani. Attualmente nel Museo di Monteprandone sono presenti 4 codici autografi di Giacomo della Marca contenenti tutti i suoi sermoni più una lettera che egli scrisse al suo maestro ed amico San Giovanni da Capestrano.

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