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Decalogo del buon amministratore secondo l’Udc

di | in: Cronaca e Attualità

UDC

L’UDC sottopone a tutti i suoi candidati il decalogo dell’amministratore.

Si tratta della sottoscrizione di un impegno da parte di tutti e 24 candidati, i quali si vincolano a tenere comportamenti sobri, improntati alla coerenza, serietà e trasparenza; al rispetto delle decisioni istituzionali prescindendo dalle maggioranze in carica; all’azione amministrativa improntata al bene comune.

Sergio Corradetti, Segretario Provinciale UDC
 

Si allega l’impegno.


     Il sottoscritto candidato/amministratore _______________________________________________ aderente all’UDC, sottoscrivendo il presente documento si impegna a rispettarne i principi di buon governo in esso contenuti.


Decalogo del buon amministratore


1. Gli amministratori lavorano per il benessere e lo sviluppo delle comunità locali. Si impegnano a dedicare la massima attenzione e ad aiutare chi ha più bisogno: chi precario, chi vittima della crisi, chi ha la famiglia numerosa, chi solo, chi debole.

2. Il buon amministratore sa che governare significa affrontare i problemi della comunità, sa che è meglio un’idea buona messa in pratica che un’idea ottima rimasta incompiuta. Chi amministra deve saper prendere decisioni anche scomode: l’impegno a fare ciò che è necessario viene prima della ricerca del consenso.

3. Serve trasparenza totale nei bilanci così che i cittadini sappiano esattamente come vengono spesi i soldi e perché.

4. Chi ha incarichi nell’amministrazione è legato ad un patto di onestà e trasparenza. Non compie atti che possano portargli interessi o guadagni, non favorisce nessuno. Mantiene con tutti gli interlocutori un rapporto di seria disponibilità.

5. Chi è pubblico amministratore deve mettere al primo posto l’interesse della collettività, costruendo un rapporto collaborativo con gli altri livelli di governo, nell’interesse della comunità che guida, collaborando con tutte le istituzioni, anche di segno opposto alla propria.

6. Anche se di colore politico diverso, una nuova amministrazione deve impegnarsi a portare a termine ogni intrapresa avviata dall’amministrazione precedente che risulti utile per la comunità.

7. In tutto il Paese serve una classe politica nuova. È necessario dare spazio ai giovani preparati, meritevoli e disposti a crescere e a portare avanti idee e logiche nuove facendo squadra, sostenendosi a vicenda, dedicandosi alla formazione come modello di progresso della comunità.

8. Non si può amministrare senza una proficua collaborazione con la pubblica amministrazione, la Chiesa, l’Università, gli istituti di cultura, le organizzazioni di categoria. I buoni amministratori danno spazio alle scuole di politica, ai luoghi di dibattito, agli strumenti per acquisire una competenza sui problemi del territorio.

9. Un buon amministratore deve tagliare le spese e gli sprechi del sistema amministrativo. La questione della sobrietà dell’amministrazione va posta anche a livello personale: irrinunciabile per gli amministratori di domani un nuovo stile di comportamenti, di sobrietà, di eticità della politica rispetto al tema dell’ambiente e del risparmio dei consumi. Su questo fronte chi governa deve dare l’esempio.

10. Chi ha incarichi nell’amministrazione deve essere trasparente e saper comunicare tutto quanto concerne il suo lavoro, nella piena disponibilità al dialogo con i cittadini, non solo con quelli che sono i suoi elettori. Così si assume una piena responsabilità di fronte ai cittadini e favorisce la loro partecipazione.


     ________________, ___________                                               In fede


                                                                              _________________________________




2 Maggio 2011 alle 13:51 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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