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Il Camerino Festival rende omaggio all’Italia ed al Barocco

di | in: Cultura e Spettacoli

Camerino Festival 050711

CAMERINO – Le mani del pianista iraniano Ramin Bahrami, che intensamente disegnano la musica di J.S. Bach sui tasti del magnifico Steinway gran coda, apriranno nel teatro Filippo Marchetti di Camerino il prossimo 6 agosto alle ore 21.30 l’edizione numero venticinque del Camerino Festival, rassegna internazionale di musica e teatro da camera organizzata dalla Gioventù Musicale di Camerino, con il patrocinio del Comune. Per Bahrami è un ritorno nelle Marche, a distanza di tre anni dalla sua presenza a Camerino nel 2008 proporrà al pubblico “Le Variazioni Goldberg”, uno dei capolavori del repertorio bachiano nato da una situazione davvero insolita.


Una notte a Lipsia, quando l’ambasciatore russo, malato di insonnia, chiede a Bach di riuscire lì dove i medici hanno fallito. Farlo finalmente dormire, donargli di nuovo il balsamo del riposo. Bach accetta la sfida, con una ninna-nanna al cembalo per le orecchie di un nobile al quale l’assenza del sonno sta per far perdere la ragione. Sarà la musica a salvarlo, ma il genio non è soltanto un medico. L’Aria iniziale, così calma, così ordinata, senza apparenti pretese è la chiave d’ingresso alle 30 porte di un labirinto sempre eguale, sempre diverso. 27 volte sol maggiore, 3 volte sol minore. Variare poco per cambiare sempre! Di variazione in variazione, la ninna-nanna diventa un’enciclopedia della musica, delle “forme” musicali del Settecento. E lui sa come tirarti dentro, come non farti più uscire, come incantarti. L’esecuzione integrale delle Goldberg – Johann Gottlieb Goldberg era il clavicembalista di fiducia dell’ambasciatore che ebbe il folle piacere di suonarle, di battezzarle. Per entrare in quella corte, in quelle notti insonni, e sopratutto nella mente di Bach, che trasforma una commissione perfino insultante – “Fammi dormire!” – in un prodigio, che oggi ci fa piuttosto perdere che ritrovare il sonno. Felicemente. (da un testo di Sandro Cappelletto).

 

Un tuffo nelle sonorità del Barocco è previsto per la serata dell’8 agosto, all’interno della chiesa di San Filippo con il complesso d’archi dell’Accademia Bizantina, che si esibirà nella Cappella Foschi, con alle spalle la splendida tela di Giambattista Tiepolo, in un mirabile connubio tra arte pittorica, musica e devozione. In chiesa risuoneranno le musiche del “Settecento Veneziano” di Galuppi, Vivaldi, Albinoni e Platti; quest’ultimo compositore, fra l’altro, ha molte affinità con il Tiepolo, poiché entrambi furono alle dipendenze del principe vescovo di Würzburg Johann Philipp Franz von Schönborn. Giovanni Benedetto trascorse l’intera vita a Würzburg, distinguendosi per le sue raffinati doti musicali e la sua abilità sia come compositore che polistrumentista, mentre il Tiepolo affrescò, dal 1750 al 1753, gran parte dei saloni di parata dello stesso palazzo vescovile.


La settecentesca galleria dell’architetto camerinese Antinori, dalla perfetta acustica nel castello di Lanciano a Castelraimondo, riporterà invece l’atmosfera barocca del “Concerto Italiano”, diretto da Rinaldo Alessandrini. Il 16 agosto il prestigioso complesso renderà omaggio a 150 anni di musica italiana, un periodo più ampio rispetto a quello proposto dall’Accademia, passando dalle Sonate del primo barocco di Dario Castello, ai Concerti del veneziano Baldassare Galuppi, che rinnovò così profondamente la musica del suo tempo fino ad influenzare il classicismo viennese.


Si torna nel teatro Filippo Marchetti il 10 agosto per “Un Peer Gynt da camera”, dramma fiabesco scritto da Luigi Maio, liberamente ispirato al poema del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, per il quale il musicista Evdard Grieg scrisse le musiche di scena. L’opera di Luigi Maio prevede, accanto alla partecipazione del poliedrico e geniale attore genovese, quella del grande pianista Bruno Canino, impegnato nelle deliziose suites pianistiche scritte da Grieg. Maio cercherà dunque di restituirci la sulfurea fiaba di Peer Gynt alla sua originale dimensione teatral musicale attraverso una dinamica concertazione tra note e parole, un’alchimia sognata e allestita dagli autori Ibsen e Grieg, coloro che, nel 1876 a Oslo, diedero voce e canto a quel bizzarro ‘ragazzaccio’ del nord…



Un raffinato momento di musica da camera sarà ospitato dalla Sala Consiliare del Comune di Camerino, il 12 agosto, con il duo violoncello e pianoforte composto da Francesco Dillon e Emanuele Torquati; il programma prevede, tra gli altri, una interessante trascrizione delle Kinderszenen di Schumann, la splendida Sonata di Richard Strauss e una interessante selezione di brani lisztiani, contenuti in un CD che il duo ha registrato lo scorso inverno al Teatro Marchetti per la prestigiosa etichetta olandese Brilliant. Il disco, prodotto grazie alla collaborazione del Comune e della Gioventù Musicale di Camerino, contiene l’integrale delle opere per violoncello e pianoforte del compositore ungherese, del quale si celebra quest’anno il bicentenario della nascita.

 

Anche quest’anno il Camerino Festival si concede una contaminazione con il jazz e ciò avverrà nella serata del 14 agosto sul palco del Marchetti, con il Tangaria Quintet di Richard Galliano. Grazie a Richard Galliano, considerato l’erede di Astor Piazzolla, la fisarmonica ed il bandoneon sono riusciti a conquistare il ruolo di protagonisti nello scenario jazz contemporaneo. Galliano ha creato un genere, derivato dalle “musette”, nel quale trovano spazio elementi del tutto eterogenei tratti ad esempio dallo swing, dal tango, dal valzer e dalle ballads, tutti raccolti nella migliore tradizione musicale francese che ricorda sonorità alla Debussy e alla Ravel. Con Tangaria Quintet, ci presenta un mèlange di atmosfere francesi, tango argentino, melodie mediterranee e ritmi brasiliani.


Gran finale il 18 agosto con il pianoforte di Michele Campanella, cittadino onorario di Camerino dal 1997, quando con grande generosità offrì alla città martoriata dal sisma, un concerto gratuito che è rimasto nel cuore. “Liszt e l’Italia” è il titolo del recital del M° Campanella, che per l’ultima serata della kermesse presenterà al pubblico uno dei capolavori di Liszt, il ciclo Deuxième Année de Pèlerinage: Italie. Nonostante le composizioni lisztiane siano caratterizzate da un virtuosismo a volte sfrenato, che sfocia spesso nell’apocalittico, in questo ciclo Liszt si ripiega in uno stato di meditazione e riflessione sulle bellezze dell’arte italiana, con espliciti riferimenti ad alcune opere di Raffaello, Michelangelo, Petrarca e Dante.


Si rinnova, infine, la collaborazione con l’Istituto musicale Nelio Biondi di Camerino con “I concerti delle 7”, divertissements musicali che si svolgeranno presso il cortile della Palma, di fronte al teatro Marchetti alle ore 19 in punto (giorni del 7, 9, 11 e 13 agosto).


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Per informazioni: www.camerinofestival.it , info@gmicamerino.it

GMI Camerino tel. 0737/630193 – 338/3821153

Comune di Camerino – Ufficio Cultura 0737/634725.


Gmi Camerino




5 Luglio 2011 alle 20:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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