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L’angolo di Brontolo

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l’angolo di Brontolo

Disavventure al pronto soccorso.

            
CUPRAMARITTIMA – E’ appurato che chiunque, dopo aver superato problemi più o meno gravi di salute, si sente quasi rinato e medita in generale su quello che gli è successo magari scambiando opinioni con un familiare od un amico alla ricerca di assicurazioni e conforto. E chi meglio di  Brontolì  poteva  supportare questo ruolo???

            Oh, ‘nte si visto più, pensivo che eri morto, già ero ito la’ Pippo a ordinà la corona!!!!!

            C’è poco da scherzare, sono stato ricoverato e me la sono vista brutta, ma ora sto discretamente!

            Du si stato, jo la rottamazione?

            Ma che dici?

            Vulivo dì jo lu spedà civile, li ‘zzeccagarbuji!

            No, lì sono andato solo come pronto soccorso, che tanto pronto non è stato perché ho aspettato dolorante su una sedia per tutta la notte  prima che mi chiamassero.

            Embè ne le sapivi? Io nen me ce farì purtà neanghe per guardà l’ogne ‘ngarnite!

           

Dai, non esageriamo, in generale è una struttura con tanti lati positivi e serietà , solo che quando capitano certe esperienze come si fa a non arrabbiarsi? E’ possibile che d’estate con tantissimi turisti che affollano la riviera non ci sia modo di rafforzare il personale? Che non si può fare l’ecografia urgente perché non c’è un addetto e ci si dice di aspettare ancora fino a “domani mattina”? (ma alle 5,00 non è già mattina?????)

            Se capitiva a me je te davo ‘na botta de stampella su la coccia!!!!!!!!

            Purtroppo la sanità pubblica è questa: sale del pronto soccorso piene, attese interminabili, personale carente e, diciamolo, con vari personaggi (pochi per fortuna) che si distinguono per scortesia, insofferenza ed anche incompetenza dimenticandosi che sono al servizio dei cittadini;

            Quissi che dici tu è li ruffià e li rcummannati che ‘nza tenè pe le mane neanche ‘na zappe, sa sole firmà quanne da pià lu stipendie: che je se ruppesse le mane!!!!!!!!

            Eppoi ci sono tanti bravi giovani diplomati e laureati in questo campo che fanno esperienze e sacrifici  ma i continui tagli alla sanità li costringono all’angolo.

            Io je tajerì li cojoni a quilli su lu governo, a noi ce fa tribolà e loro va su le cliniche de lusse, ce da fa lu patreterno che è troppo bono ma me sa che ormai sa stufato pure isso!

            Ma amò rtorneme a noi: mo’  stai be scì, perché dache venì jo lu cummune a fatte vedè nu sacche de carte, è tutte rogne ma tu sci bravo e non ciai gnende da fà, me pu jutà!

            Noooooooooooooooooo, dalla padella alla brace!!!!!

Pubblicata da Maurizio Virgulti il giorno lunedì 1 agosto 2011 alle ore 18.16



1 Agosto 2011 alle 20:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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