La “giornata di bordo” dei vescovi – Ecco la nave “Riviera del Conero”
di Redazione | in: Cronaca e AttualitàANCONA – L’accoglienza ad Ancona, nei giorni della visita del Papa e del Congresso
Eucaristico Nazionale, è stata studiata nei minimi particolari.
Per quanto riguarda la sistemazione degli ospiti presenti in città per la XXV edizione
del Congresso Eucaristico Nazionale e per la visita del Santo Padre, l’11 settembre
prossimo, alle autorità ecclesiastiche verrà riservata una “via preferenziale”. I
Vescovi partecipanti al Congresso e alla S. Messa celebrata da Papa Benedetto XVI
potranno contare, sia per quanto riguarda la sicurezza negli spostamenti e
nell’alloggio, sia per la partecipazione ai lavori stessi, sulla disponibilità di un’intera
nave.
La società Armatoriale Adria Ferries ha messo a disposizione del Comitato
organizzativo del CEN la propria nave Riviera del Conero. Per l’occasione e in via
del tutto eccezionale la Riviera del Conero rimarrà a disposizione dei suoi “insoliti”
ospiti, alla centralissima banchina 12 del porto di Ancona, proprio a pochi passi da
dove si volgeranno gli eventi più importanti del Congresso.
Come ha recentemente sottolineato il responsabile della Protezione civile Roberto
Oreficini, questa nave rappresenta una soluzione per tutti i problemi di sicurezza,
spostamento ed accoglienza degli ospiti.
Ma come si svolgerà “la giornata a bordo” dei Vescovi e com’è fatta questa nave?
La “Riviera del Conero” trasporta di norma oltre 800 persone quindi ha grandi
spazi a disposizione con cabine triple e quadruple, con possibilità di uso singolo.
I prelati oltre a poter usufruire delle cabine dotate di tutti i comfort, avranno anche la
possibilità la sera del 10 settembre di poter cenare a bordo della nave. Domenica 11
sarà la giornata del Papa Benedetto XVI e il suo arrivo per celebrare la S. Messa in
Fincantieri sarà l’evento clou del Congresso Eucaristico. A bordo troveranno posto
anche gli uffici della Conferenza Episcopale Italiana e quelli liturgici, in modo da
facilitare scambi e contatti con i rappresentanti delle Diocesi italiane ed affiancare
all’accoglienza anche l’opportunità di lavorare in tutta tranquillità.